Anthropic ha svelato ieri la nuova generazione dei suoi modelli linguistici, Claude 4: Claude Opus 4 e Claude Sonnet 4. Entrambi portano con sé un’evoluzione nel paradigma dell’intelligenza artificiale generativa. Questi sistemi sono stati progettati per affrontare compiti articolati, mantenendo coerenza e tenuta del contesto per periodi prolungati. Claude Opus 4 si posiziona come il vertice dell’offerta Anthropic; è concepito per governare task complessi che richiedono stabilità cognitiva e continuità nel ragionamento IA.

Claude Sonnet 4, invece, rappresenta una versione più snella; conserva però caratteristiche avanzate che lo rendono idoneo a contesti meno specialistici ma non per questo meno esigenti. La loro uscita è stata coordinata su più fronti: Anthropic API, Amazon Bedrock, Google Cloud Vertex AI.
Per ora non è previsto il modello minore Claude Haiku 4. Curiosità: con la serie Claude 3.5 è mancato all’appello Claude Opus, mentre erano presenti i fratelli minori Sonnet e Haiku. Con la serie Claude 4 è ritornato Claude Opus ma questa volta manca il piccolo Haiku.
Al lancio di questa distribuzione si aggiungono funzionalità di nuova generazione, come la modalità di pensiero esteso, il supporto alla memoria persistente e l’integrazione con strumenti di sviluppo professionale. Con questa release, Anthropic si propone di consolidare la sua posizione nel mercato degli LLM offrendo modelli che non si limitano a rispondere, ma ragionano, memorizzano e cooperano.
Claude 4: capacità di codifica e reasoning
Secondo i dati riportati da Anthropic, Claude Opus 4 ha ottenuto un punteggio del 72,5% su SWE-bench e ha superato modelli consolidati come GPT-4.1 e Gemini 2.5 Pro.

Ma il dato più eclatante riguarda la sua autonomia operativa; durante test effettuati da Rakuten, ha mantenuto coerenza per oltre sette ore consecutive riuscendo a gestire un intero progetto open-source in modo fluido. Questa performance indica una resistenza inedita per un modello linguistico; permette di sostenere attività continuative senza interruzioni di contesto.
Claude Sonnet 4, pur con un’impostazione meno ambiziosa, mostra miglioramenti tangibili rispetto alla versione 3.7. L’aderenza alle istruzioni ricevute è ora più rigorosa e il supporto alla memoria contestuale è stato rafforzato. Questo risulta particolarmente efficace quando i modelli ricevono accesso a file locali; la stabilità nella gestione dei task ne beneficia notevolmente. La combinazione di queste qualità rende entrambi i modelli strumenti ideali per scenari in cui precisione, affidabilità e continuità risultano indispensabili.
Le allucinazioni IA e le imprecisioni nelle risposte dei modelli di intelligenza artificiale sono un problema noto. Con Claude 4, Anthropic ha lavorato molto per limitare il problema. Rispetto ai precedenti modelli, Claude 4 dimostra un miglioramento nell’accuratezza delle risposte su domande complesse, riducendo anche la generazione di risposte sbagliate.
Claude Code e tool di sviluppo
Con il rilascio generale di Claude Code, i modelli Claude si affermano come partner affidabili nello sviluppo software moderno. Il sistema si integra perfettamente con strumenti come GitHub Actions, VS Code e JetBrains; consente modifiche contestuali direttamente nel codice sorgente.
Questo approccio semplifica il ciclo di feedback tra progettazione e revisione; rende il processo più fluido e meno soggetto a errori manuali. Claude Opus 4, in particolare, mantiene coerenza tra file multipli, migliora la struttura complessiva del codice e riduce l’intervento umano in fase di debugging. Questa coerenza è essenziale nei progetti su larga scala; previene disallineamenti logici tra moduli distinti.
In contesti aziendali, tali capacità si traducono in un’accelerazione dei cicli di sviluppo; aumentano la precisione nella localizzazione dei bug e ottimizzano le risorse coinvolte. Inoltre, la qualità del codice prodotto beneficia della supervisione ovvero ogni modifica viene valutata nel contesto dell’intero progetto.

Claude 4: modalità di pensiero esteso e reasoning multimodale
Una delle innovazioni più avanzate introdotte da Claude 4 è la “modalità di pensiero esteso“; consente al modello di alternare tra riflessione autonoma e utilizzo di strumenti esterni come il web search. Questo approccio iterativo aumenta la precisione delle risposte e riproduce un processo analitico simile a quello umano; pensare, cercare, analizzare, sintetizzare.
Il modello non si limita a generare testi; costruisce una catena di ragionamenti che migliora il risultato finale. Inoltre, Claude 4 integra i “thinking summaries“, brevi sintesi del processo logico, generate automaticamente che aiutano a comprendere come il modello è arrivato a una determinata conclusione.
Questa funzione migliora la tracciabilità delle decisioni nei flussi di lavoro complessi. L’introduzione di questi strumenti rafforza il ruolo dell’IA come supporto cognitivo avanzato; rende possibile una collaborazione più trasparente, verificabile e integrata nei contesti organizzativi.
Memoria persistente e gestione del contesto nei task lunghi
Una delle difficoltà più comuni nei modelli precedenti era mantenere la coerenza su task distribuiti nel tempo; la perdita del contesto interrompeva spesso il filo logico. Claude Opus 4, grazie alla funzione di “memory file“, riesce a registrare informazioni fondamentali; le utilizza successivamente nei progetti.
Questa capacità risulta particolarmente utile in ambienti dove i task si sviluppano in sessioni separate; consente di mantenere un filo conduttore tra attività diverse. L’efficacia di questo approccio è già stata dimostrata in contesti sia ludici che professionali. Il modello può affrontare flussi narrativi e progettuali mantenendo continuità; una qualità importante per chi lavora su progetti a lungo termine o cicli iterativi.
Claude 4: Benchmark e prestazioni
Claude Opus 4 guida il settore anche sul fronte dei benchmark pubblici. Oltre al già citato SWE-bench dove ha raggiunto il 72,5%, eccelle anche su Terminal-bench; segna un 43,2% che lo posiziona al vertice delle classifiche globali. I test eseguiti da aziende come Rakuten e Block hanno confermato la sua capacità di gestire compiti complessi per ore senza cali di qualità; in uno scenario pratico, Opus 4 ha completato in autonomia una sessione di refactoring open source durata sette ore.
Questo risultato indica un aspetto determinante per le applicazioni in ambito enterprise. Claude Sonnet 4, sebbene progettato con un focus maggiore sull’efficienza, ha registrato un notevole 72,7% su SWE-bench; supera così il punteggio del suo predecessore 3.7. La combinazione tra precisione e leggerezza lo rende ideale per task ripetitivi ma critici; garantisce prestazioni affidabili anche in condizioni di carico sostenuto.
L’introduzione di Claude 4 avviene in un panorama IA sempre più affollato e competitivo. OpenAI ha recentemente aggiornato la sua famiglia GPT con GPT-4.1 e la sua serie o (o3 e o4). Google continua a spingere con Gemini 2.5 Pro e la sua capacità sperimentale Deep Think. Meta ha rilasciato Llama 4, con capacità multimodali e una finestra di contesto di 10 milioni di token. Anthropic, con Claude 4, ora rivendica una leadership soprattutto nelle prestazioni sostenute e nelle applicazioni di coding.
Disponibilità, costi e limiti di utilizzo
Claude Opus 4 e Sonnet 4 sono attualmente disponibili tramite molteplici canali cloud, tra cui Anthropic API, GitHUB, Amazon Bedrock e Google Cloud Vertex AI; ciò garantisce un’accessibilità ampia e capillare. La piena disponibilità delle funzionalità dipende però dalla tipologia di piano attivo.
Cluade Opus 4 è riservato agli abbonamenti a pagamento (Pro, Max, Team, Enterprise). Claude Sonnet 4, invece, è fruibile anche con l’account gratuito, pur con alcune limitazioni operative. I costi per Opus 4 variano da 15 a 75 dollari per milione di token processati (input e output inclusi); Sonnet 4 ha una fascia di prezzo compresa tra 3 e 15 dollari.
Non tutto è migliorato in Claude 4; la finestra di contesto è rimasta a 200k, molto piccola se paragonata con le finestre di contesto di Gemini 2.5 Pro (1MB) e LLama 4 (10 MB). Claude 4 inoltre è inferiore in ambiti come il riconoscimento visivo rispetto a Gemini 2.5. C’è già chi ritiene che Claude 4 sia troppo orientato agli sviluppatori e al coding, trascurando funzionalità multimodali o di contesto più ampio che potrebbero attrarre un pubblico più generale.
Un altro problema ricorrente è il limite di prompt (ad esempio, ogni 8 ore), che frustra molti utenti, specialmente per progetti complessi che richiedono molte interazioni. Sembra anche che Claude 4 sia eccessivamente restrittivo, con guardrail che bloccano anche richieste innocue, soprattutto in ambiti come la sicurezza informatica o la scrittura creativa. Questo lo rende meno versatile rispetto a ChatGPT in alcuni contesti.

Critiche a parte, Anthropic sta anche rilasciando quattro nuove funzionalità sull’API Anthropic che consentiranno agli sviluppatori di creare agenti di intelligenza artificiale più potenti; lo strumento di esecuzione del codice, il connettore MCP, l’API File e la possibilità di memorizzare nella cache i prompt per un massimo di un’ora.
Conclusione: Claude Opus 4 e Sonnet 4
La quarta generazione dei modelli Claude ridefinisce profondamente il ruolo dell’IA nella produttività e nella gestione di compiti ad alta complessità. La capacità di Opus 4 di lavorare autonomamente per ore su compiti complessi, mantenendo contesto e concentrazione, lo trasforma da uno strumento di risposta rapida a un vero collaboratore digitale per progetti di lunga durata.
Sonnet 4 invece, offre un equilibrio ottimale tra prestazioni avanzate e accessibilità economica. Le innovazioni architetturali, come il ragionamento ibrido e la memoria persistente, sono fondamentali per questa nuova generazione di IA.
Entrambi i modelli possono utilizzare strumenti in parallelo, seguire le istruzioni in modo più preciso e, quando gli sviluppatori hanno accesso ai file locali, dimostrano capacità di memoria significativamente migliorate per mantenere la continuità e la conoscenza nel tempo.
Mentre la competizione nel settore si intensifica, Anthropic con Claude 4 si distingue per la sua focalizzazione su prestazioni sostenute, affidabilità e una profonda integrazione negli strumenti di sviluppo.