Google ieri ha svelato una versione aggiornata del suo modello di intelligenza artificiale, Gemini 2.5 Pro Preview (edizione I/O); questo aggiornamento precede la conferenza annuale per sviluppatori Google I/O, prevista il 20 e 21 maggio prossimi. L’annuncio segnala l’intenzione di Google di mettere rapidamente nelle mani degli sviluppatori strumenti AI più performanti per il coding.

L’azienda ha motivato questa uscita anticipata in seguito “all’entusiasmo travolgente” manifestato dalla comunità; l’obiettivo è permettere ai creatori di iniziare a costruire con le nuove capacità il prima possibile, invece di attendere il lancio ufficiale previsto per l’evento di maggio.
Questo modello non è solo un aggiornamento incrementale; introduce miglioramenti mirati che toccano il cuore della programmazione e dello sviluppo di applicazioni web interattive.
I modelli Preview di Google sono immediatamente disponibili in via sperimentale; completamente gratuita e senza limiti di utilizzo sulla piattaforma AI Studio. Il nuovo modello Gemini 2.5 Pro Preview è disponibile anche su Gemini API e Vertex AI; a sorpresa è anche integrato sul sito di Gemini e sui dispositivi mobili, mantenendo la stessa fascia di prezzo del suo predecessore.
Codice al centro dell’innovazione
Il fulcro della versione aggiornata di Gemini 2.5 Pro (edizione I/O) risiede nelle sue capacità di codifica potenziate; Google sottolinea come il modello presenti miglioramenti “sostanziali” specificamente per la programmazione e la creazione di applicazioni web interattive. Questo include un focus sullo sviluppo front-end e sull’interfaccia (UI).
La nuova versione migliora in modo sostanziale operazioni come trasformazione, refactoring e modifica del codice. Inoltre, abilita flussi di lavoro agentici più avanzati, aprendo scenari interessanti per chi lavora con sistemi software complessi. A livello pratico, è più semplice generare interfacce grafiche coerenti, scrivere CSS e replicare stili visivi partendo da un prompt. Questo riduce il lavoro manuale e consente maggiore coerenza estetica tra i componenti.
Questa enfasi sulla programmazione risponde direttamente alle esigenze di un settore in continua evoluzione; gli strumenti AI diventano partner sempre più indispensabili nel ciclo di vita dello sviluppo software.
Gemini 2.5 Pro (edizione I/O) : prestazioni
Le affermazioni di Google sulle capacità di Gemini 2.5 Pro (edizione I/O) sono supportate da risultati concreti in benchmark riconosciuti. Il modello si è posizionato al vertice della WebDev Arena Leaderboard; questa classifica valuta la capacità dei modelli AI di creare applicazioni web che siano non solo funzionali ma anche esteticamente piacevoli e intuitive.
L’incremento di +147 punti Elo rispetto alla versione precedente di Gemini 2.5 Pro su questa leaderboard testimonia un affinamento notevole. Oltre alla generazione di codice web, il modello eccelle nella comprensione video; ha ottenuto un punteggio dell’84,8% nel benchmark VideoMME, che misura l’abilità dei modelli multimodali di analizzare e interpretare contenuti video.

Questa capacità apre scenari interessanti per applicazioni che necessitano di estrarre informazioni o creare interazioni basate su input video. La natura nativamente multimodale di Gemini, progettato fin dall’inizio per gestire testo, immagini, codice e video, è un punto di forza che si riflette in queste prestazioni; la capacità di processare e correlare diverse tipologie di dati è fondamentale per risolvere problemi complessi.
Dalla teoria alla pratica
Google illustra le nuove capacità di Gemini 2.5 Pro (edizione I/O) con esempi pratici che ne dimostrano l’utilità. L’app “Video to Learning” su Google AI Studio, per esempio, mostra come il modello possa creare un’applicazione di apprendimento interattiva partendo da un singolo video di YouTube; questo va oltre la semplice trascrizione, suggerendo la generazione di quiz o materiale didattico pertinente.
Per lo sviluppo web, il modello facilita la creazione di nuove funzionalità; può generare codice CSS per replicare proprietà visive (colori, font, margini) osservate in file di design, o integrare elementi come un lettore video mantenendo la coerenza stilistica con app esistenti, come nel caso dell’app di avvio Gemini 95.
La nuova app “dictation starter“, costruita con il modello aggiornato, esemplifica la capacità di trasformare rapidamente concetti in applicazioni funzionanti e gradevoli, con dettagli come animazioni e design responsivo.
Google ha anche ascoltato il feedback degli sviluppatori; il nuovo modello riduce gli errori nelle chiamate di funzione e migliora i tassi di attivazione delle stesse, aspetti cruciali per l’affidabilità delle applicazioni basate su AI.
Conclusione : accessibilità e prospettive future
L’introduzione anticipata di Gemini 2.5 Pro (edizione I/O) è una dichiarazione sulla strategia di Google nel rendere l’AI avanzata più accessibile. La disponibilità su piattaforme consolidate come Vertex AI e AI Studio, insieme alla Gemini API, garantisce che gli sviluppatori possano sperimentare e implementare queste nuove funzionalità senza dover rivoluzionare i propri flussi di lavoro.
L’azienda sottolinea che, per chi già utilizza Gemini 2.5 Pro, la transizione alla nuova versione (05-06) dall’iterazione precedente (03-25) è automatica, senza necessità di azioni aggiuntive. Questo approccio mira a una rapida adozione. In un contesto AI sempre più competitivo, con rivali come OpenAI e xAI che premono sull’acceleratore, la capacità di Google di rilasciare aggiornamenti performanti e di rispondere alle esigenze della comunità di sviluppo sarà determinante per mantenere una posizione di primo piano. E’ comunque evidente che dopo i primi passi imbarazzanti (per esempio con Bard) ora Google è tornata decisamente in prima linea nella cosa al primato dell’IA.