Nel mercato competitivo dei chipset mobile di fascia alta, MediaTek ha trovato una collocazione stabile e crescente; questo grazie al continuo sviluppo della serie Dimensity. L’ultimo arrivato, il Dimensity 9400+, non cambia le fondamenta del modello precedente ma le affina con precisione.
Il 9400+ si concentra piuttosto su piccoli ma efficaci miglioramenti. La struttura di base resta invariata; quello che cambia sono alcuni dettagli che ne aumentano la competitività. Il core principale, un Cortex-X925, aumenta la frequenza operativa: si passa da 3,62 GHz a 3,73 GHz; una modifica che influisce soprattutto sulle prestazioni in ambito single-thread.

Questo tipo di incremento, apparentemente modesto, consente al SoC di guadagnare reattività nei task più leggeri; operazioni che beneficiano di una risposta più rapida. Parallelamente, entra in gioco la NPU 890, supportata da una nuova tecnologia chiamata Speculative Decoding+. Insieme, questi due elementi permettono al Dimensity 9400+ di migliorare sensibilmente l’elaborazione AI on-device; aspetto ormai centrale in molte applicazioni moderne.
L’elaborazione dei modelli linguistici di nuova generazione, spesso vincolata al cloud, può avvenire direttamente sul dispositivo; questo aumenta la velocità e riduce la dipendenza dalla rete. In sostanza, MediaTek con il 9400+ non cambia tutto, ma punta ad affinare ciò che funziona; lo fa mirando a miglioramenti concreti in ambiti ben selezionati.
Dimensity 9400+: tra continuità e ottimizzazione
Il Dimensity 9400+ mantiene l’impostazione “All Big Core” ereditata dal modello precedente; si basa su una combinazione di un core Cortex-X925, tre Cortex-X4 e quattro Cortex-A720. Questa configurazione, già rodata, non cambia nella sostanza; migliora però sul piano delle prestazioni grazie a una revisione delle frequenze operative.
I core A720, ad esempio, salgono da 2,0 a 2,4 GHz; questo incremento contribuisce a una gestione più fluida dei processi paralleli. Anche il core principale Cortex-X925 riceve un leggero affinamento nella frequenza massima; questo si traduce in un’efficienza maggiore in ambito multitasking e reattività nelle operazioni intensive.

Il supporto alla memoria LPDDR5X spinge fino a 10667 Mbps; questa velocità consente una trasmissione dati senza colli di bottiglia tra CPU, GPU e memoria. Lo storage UFS 4.0 resta una scelta mirata; riduce i tempi di caricamento e migliora l’interazione con le app più complesse.
La GPU Immortalis-G925 MC12 non cambia, ma beneficia del nuovo Frame Rate Converter 2.0+, che aumenta la fluidità dei giochi e ottimizza i consumi. Questo sistema migliora il framerate senza gravare sulle risorse hardware in modo significativo.
Nel comparto video, il supporto alla registrazione in 8K a 60 fotogrammi al secondo dimostra l’ambizione del chip. Anche la compatibilità con sensori fotografici fino a 320 MP mostra la volontà di coprire ogni esigenza visiva, dai dettagli minimi alle macro ad alta definizione.
Connettività
Sul fronte connettività si registra un salto in avanti: Wi-Fi 7 a 7,3 Gbps garantisce velocità elevate; inoltre introduce il supporto al Bluetooth 6.0 con 12 Mbps di data rate teorici. C’è anche il supporto phone-to-phone Bluetooth in grado di raggiungere portate fino a 10 km, a condizione di campo aperto.
Infine, il supporto al 5G con doppia SIM attiva amplia la flessibilità d’uso; utile per chi alterna contesti professionali e personali sullo stesso dispositivo. Inoltre con il Dual Data la doppia SIM permette di raddoppiare la capacità di transferimento dati sul 5G.
Intelligenza artificiale sul dispositivo: cosa cambia
Uno dei fronti su cui MediaTek sta concentrando investimenti e sviluppo è l’intelligenza artificiale locale; integrata direttamente nel cuore del SoC. La NPU 890, in questa versione aggiornata, vede un potenziamento che incrementa le prestazioni AI del 20%; un progresso focalizzato in particolare su agentic AI e modelli linguistici complessi.
Grazie al supporto a modelli ottimizzati, come Deepseek R1 Distill, la gestione delle attività AI avviene in locale; si riduce la necessità di inviare dati al cloud. Questo consente maggiore velocità nelle risposte e un controllo sulla privacy; vantaggi concreti per applicazioni vocali, fotografiche e di assistenza intelligente.
La nuova architettura si presta alla conversione rapida di applicazioni AI tradizionali in soluzioni agentic AI; con capacità di decisione e adattamento in tempo reale. Questo tipo di approccio sebbene non visibile a prima vista è determinante per l’esperienza quotidiana. Riduce i tempi di risposta, alleggerisce la rete, protegge i dati personali e migliora l’efficienza complessiva del sistema.
Dimensity 9400+: conclusione
Il Dimensity 9400+ non mira a introdurre rivoluzioni tecnologiche; l’obiettivo principale è consolidare una base solida, arricchendola con scelte tecniche calibrate. Il suo valore si manifesta nella coerenza progettuale e nella cura dei dettagli funzionali; caratteristiche che trovano spazio in ogni sezione del chip.
MediaTek sceglie di intervenire in modo selettivo; migliora le frequenze operative della CPU, amplia le capacità di elaborazione della NPU e riduce il consumo energetico senza compromettere la potenza. La connettività riceve anch’essa aggiornamenti mirati.
Questi miglioramenti, rendono il chip competitivo in un mercato complesso, dove anche piccoli margini possono fare la differenza. Le prime integrazioni nei dispositivi confermano questo approccio: Oppo Find X8s, Vivo X200s e Realme GT7 scelgono questo SoC per il bilanciamento tra prestazioni e versatilità.
Il 9400+ non cerca visibilità con annunci spettacolari; punta invece su una presenza concreta, che si esprime nella fluidità d’uso quotidiano. Una piattaforma costruita per durare, pensata per funzionare senza compromessi. Una scelta consapevole, che privilegia la sostanza alla forma e risponde alle reali esigenze dei produttori di smartphone.