In un contesto sempre più sensibile all’accessibilità nel mondo videoludico, Ubisoft rilascia Chroma. Si tratta di un simulatore di daltonismo in tempo reale. Chroma è stato progettato internamente per aiutare i team di sviluppo a identificare problematiche legate alla visibilità dei colori.

Il tutto avviene attraverso un filtro che simula fedelmente varie forme di daltonismo. Secondo i dati condivisi da Ubisoft, circa 300 milioni di persone nel mondo sono affette da una qualche forma di deficit visivo del colore. Lo scopo di Chroma è di rendere i giochi più accessibili sin dalle prime fasi dello sviluppo.
La pubblicazione open source di Chroma su GitHub è un invito all’intera industria a prendersi carico di un tema spesso trascurato. Lo strumento è integrabile facilmente nei workflow esistenti; funziona sia su configurazioni a schermo singolo che doppio. Inoltre, non incide sulle prestazioni ed è completamente personalizzabile attraverso hotkey e overlay.
Il rilascio di Chroma è avvenuto in occasione della Game Accessibility Conference; evento che ha dato spazio a riflessioni e confronti sull’importanza di rendere i videogiochi fruibili da parte di tutte le categorie di giocatori.
Come funziona Chroma
Chroma è costruito attorno all’algoritmo Color Oracle, già riconosciuto come uno dei metodi più efficaci per simulare con accuratezza i diversi tipi di daltonismo. Il software consente di applicare un filtro che altera la resa cromatica del contenuto visualizzato; quindi, permette agli sviluppatori di osservare in tempo reale l’impatto visivo delle scelte grafiche. Questo approccio risulta utile nella fase di testing e nella fase concettuale; consente di anticipare criticità visive prima che diventino problemi concreti.

L’interfaccia di Chroma si presenta essenziale ma funzionale. Gli utenti possono modificare le impostazioni senza interrompere il flusso di lavoro. Le scorciatoie da tastiera permettono cambi rapidi tra le varie modalità (protanopia, deuteranopia, tritanopia).
Un aspetto importante riguarda la prestazione: l’applicazione del filtro non influisce sul framerate o sulla fluidità generale del gioco. Questo dettaglio tecnico è il risultato di anni di ottimizzazione interna da parte del team di Quality Control indiano di Ubisoft; lo stesso team che ha sviluppato la prima versione di Chroma nel 2021.
Nel corso del tempo, lo strumento ha ricevuto numerosi feedback, specialmente da parte di esperti in accessibilità e tester specializzati. Ogni iterazione ha portato miglioramenti concreti, come l’eliminazione del lag nella simulazione e l’affinamento della fedeltà visiva del filtro. Oggi, Chroma è considerato una delle soluzioni più avanzate e affidabili per chi desidera progettare contenuti sensibili alle diversità visive.
Chroma di Ubisoft: conclusioni
Il rilascio di Chroma da parte di Ubisoft apre all’accessibilità nei videogiochi; non solo dal punto di vista tecnico, ma anche culturale. Dal punto di vista operativo, Chroma è semplice da integrare e potente nei risultati. tuttavia, la sua efficacia dipende dalla volontà degli sviluppatori di adottarlo come strumento ricorrente, e non occasionale. Gli strumenti da soli non bastano; serve un cambio di mentalità.
Chroma può essere scaricato qui: https://github.com/ubisoft/UbiChroma .