Nel mondo dei dispositivi mobili, la ricarica wireless ha sempre suscitato curiosità ma anche qualche riserva. Limitazioni nella velocità, surriscaldamenti e incompatibilità con i vari standard proprietari hanno frenato un’adozione piena. Ma ora è stato ufficialmente presentato Qi2 25W, il nuovo standard del Wireless Power Consortium (WPC).
Questo aggiornamento nasce dalla precedente versione Qi2.2, ma con l’obiettivo di rendere la ricarica magnetica veloce, efficiente e condivisa tra i principali marchi, sia Android che Apple. Promette una potenza fino a 25 watt, un netto miglioramento rispetto ai 15W massimi dei precedenti dispositivi certificati Qi2. E se l’iPhone 16 già supporta MagSafe da 25W, ora la nuova generazione vuole estendere quel traguardo a tutta l’industria; con centinaia di dispositivi Android e iOS in fase di certificazione.

Qi2 25W: velocità, magneti e compatibilità
Con Qi2 25W, il WPC mette fine a uno dei limiti storici della ricarica wireless, ovvero la frammentazione tra standard. Molti brand, da Xiaomi a OnePlus, hanno sviluppato negli anni protocolli di ricarica rapida personalizzati; tuttavia, sono difficili da integrare tra dispositivi di produttori diversi. Invece Qi2 25W vuole offrire una piattaforma condivisa e realmente performante.

La base tecnologica è il Magnetic Power Profile (MPP), mutuato dall’ecosistema MagSafe. Garantisce un allineamento preciso grazie a un anello magnetico integrato. Questo permette una maggiore efficienza, ma anche un’esperienza più stabile e funzionale.
Anche il salto di potenza è importante con un incremento del 66% rispetto a Qi2 standard. Mentre la riduzione della dissipazione di calore arriva fino al 15%, secondo le dichiarazioni ufficiali del WPC.
Tuttavia, l’aspetto forse più interessante riguarda la compatibilità. Dopo anni in cui Android è rimasto ai margini della ricarica magnetica, i principali produttori sono pronti a adeguarsi. Al momento l’unico smartphone Android con magneti integrati è l’HMD Skyline. Ma si attende il debutto del Pixel 10 il prossimo agosto con supporto completo a Qi2 25W. E la lista dei modelli in certificazione è lunga: il consorzio parla di oltre 300 dispositivi tra accessori e smartphone già in fase di test.
Il nodo dei magneti su Android

Nonostante le ottime premesse, Qi2 25W deve superare una sfida tecnica tutt’altro che banale: l’adozione del sistema magnetico da parte dei produttori Android. Molti dispositivi sono dichiarati “Qi2 Ready“, come il Galaxy Z Fold 7 o lo Z Flip 7, ma non integrano l’anello magnetico; per sfruttare i 25W è necessario utilizzare una cover magnetica compatibile. Comunque, una soluzione parziale che rischia di limitare l’esperienza rispetto a quella offerta dagli iPhone con MagSafe integrato.
L’altra questione riguarda la differenza tra Qi2 Ready e Qi2 completo. Molti dispositivi sul mercato si fermano alla compatibilità teorica con Qi2, senza adottare il profilo magnetico obbligatorio per raggiungere davvero i 25W. In questo senso, il WPC dovrà chiarire le differenze e guidare i produttori verso un’adozione piena e coerente dello standard.
Cosa cambia per chi ricarica ogni giorno
Nel quotidiano, Qi2 25W si traduce in vantaggi tangibili. La velocità di ricarica migliora nettamente: da 15W a 25W significa tempi più brevi, meno stress termico e una minore dipendenza dai cavi. Oltre all’esperienza d’uso facilitata: il sistema magnetico aiuta a posizionare lo smartphone correttamente; quindi, si riducono le ricariche interrotte o lente a causa di un disallineamento.
Inoltre, la standardizzazione amplia la compatibilità con accessori di terze parti: caricatori da scrivania, dock da auto, power bank magnetici. Ugreen, Anker e Baseus hanno già ottenuto le prime certificazioni Qi2 25W.