Microsoft ha annunciato l’apertura del codice sorgente di due componenti strategici della sua piattaforma. Si tratta di Windows Subsystem for Linux (WSL) e il nuovo editor testuale da terminale Edit. La notizia è stata condivisa durante la conferenza Build 2025. Genera particolare interesse tra sviluppatori, sysadmin e utenti avanzati di Windows. Si prevede un potenziale impatto su automazione, devops, scripting e compatibilità cross-platform.


Il progetto WSL consente l’esecuzione di applicazioni native Linux direttamente su Windows, senza l’impiego di macchine virtuali tradizionali. Edit, invece, è un editor CLI scritto in Rust e progettato per essere snello, moderno e user-friendly. Rappresenta un’alternativa open source ai classici editor come Vim o Nano.
Entrambi i progetti sono stati rilasciati sotto licenza MIT e resi disponibili su GitHub. Questa decisione stimola la partecipazione attiva della comunità open source. Gli sviluppatori indipendenti possono ora contribuire direttamente al miglioramento di strumenti che, fino a pochi anni fa, erano considerati rigidamente chiusi.
Microsoft apre il codice WSL


L’apertura del codice WSL riguarda principalmente i tool e i servizi accessori che gestiscono l’esecuzione delle istanze Linux all’interno di Windows. Il cuore della piattaforma WSL è una macchina virtuale ottimizzata; contiene un kernel Linux derivato dalla serie 6.6 modificato per adattarsi all’infrastruttura Windows. Queste modifiche includono ottimizzazioni per ridurre il consumo di RAM, velocizzare l’avvio dei processi e restituire memoria non più in uso al sistema operativo host.
Sono stati pubblicati i sorgenti di strumenti come wsl.exe, wslconfig.exe e wslg.exe, oltre al servizio wslservice.exe; quest’ultimo è responsabile dell’inizializzazione della macchina virtuale e del montaggio dei filesystem. Anche i processi di background fondamentali (come init, gns e localhost) sono ora visibili e modificabili; migliorano la tracciabilità delle azioni eseguite durante l’avvio e l’utilizzo dell’ambiente Linux.
Tuttavia, alcuni componenti restano proprietari. Tra questi: lxcore.sys, un driver cruciale che permette l’esecuzione di binari ELF tramite un layer di compatibilità; anche p9np.dll insieme a 9rdr.sys, fondamentali per la comunicazione file-based tra ambienti Windows e Linux. La non disponibilità del loro codice limita una piena trasparenza sull’intero stack WSL.
Edit: l’editor Rust minimale per la shell Windows
Parallelamente a WSL, Microsoft ha introdotto un nuovo editor testuale da terminale: Edit. Questo software CLI è progettato per essere una soluzione intermedia tra la complessità di Vim e la semplicità di Nano. E’ scritto in Rust ed è destinato a diventare parte integrante delle future versioni di Windows 11. Il suo codice sorgente è disponibile su GitHub e viene distribuito con licenza MIT. In questo modo si conferma l’intenzione di Microsoft di supportare attivamente l’approccio open source.


Edit può essere avviato semplicemente con il comando edit, sia da PowerShell che da Windows Terminal. Il suo peso ridotto (meno di 250 kB) lo rende adatto anche a scenari minimali, come script di emergenza o contesti di amministrazione remota. Tra le funzionalità supportate: il wrapping automatico del testo, il supporto per mouse e tastiera, la gestione di più file simultaneamente, operazioni di ricerca e sostituzione, e la compatibilità con scorciatoie da tastiera personalizzate. L’interfaccia utente è intuitiva anche per chi non ha esperienza pregressa con strumenti testuali da terminale.
L’integrazione di Edit in Windows semplifica l’accesso a strumenti moderni per lo sviluppo direttamente da ambienti CLI; senza necessità di installare software di terze parti. Inoltre, Edit rappresenta un esempio concreto di come Microsoft stia sfruttando Rust per lo sviluppo di tool di sistema, apprezzandone sicurezza e performance.
Conclusioni
Con la pubblicazione del codice di WSL e Edit, Microsoft si apre di più nella direzione di un ecosistema più aperto, dinamico e interoperabile. Negli ultimi anni ha integrato sempre più elementi open source nella propria strategia di prodotto.


Da un lato, WSL open source permette a sviluppatori e utenti avanzati di adattare l’ambiente Linux integrato in Windows alle proprie esigenze specifiche. Dall’altro, Edit offre un’alternativa leggera e moderna agli editor CLI preesistenti, strizzando l’occhio a chi cerca efficienza e semplicità. L’approccio modulare, l’apertura verso contributi esterni e la scelta di tecnologie come Rust rafforzano l’immagine di una Microsoft capace di coniugare pragmatismo industriale e apertura culturale.










