Negli ultimi anni, il settore della domotica ha assistito a un continuo ricambio di dispositivi intelligenti; prodotti innovativi hanno conquistato rapidamente il mercato, mentre altri hanno ceduto il passo ad alternative più aggiornate. Ieri Google ha deciso di abbandonare la produzione di due storici prodotti; il Nest Protect, presente da circa dieci anni, e il Nest x Yale lock, sul mercato da sette anni. Google sceglie così di voltare pagina; intensifica le collaborazioni con aziende partner affidabili come First Alert e rafforza ulteriormente quella con Yale.

Introdurrà nuovi prodotti che promettono di soddisfare le esigenze di chi già utilizza dispositivi Google Home. Questa scelta segue un trend più generale nel settore della smart home; molte aziende preferiscono dedicare risorse allo sviluppo di piattaforme digitali e ecosistemi integrati piuttosto che continuare con la produzione diretta di hardware.
Addio Google Nest Protect: First Alert prende il suo posto
Con la fine della produzione del Nest Protect, Google ha collaborato con First Alert per lanciare il nuovo SC5 Smart Smoke & Carbon Monoxide Alarm. Questo nuovo dispositivo presenta caratteristiche simili al Nest Protect; come le notifiche in tempo reale su smartphone in caso di emergenza, avvisi vocali. Inoltre la possibilità di comunicare con altri dispositivi compatibili nelle vicinanze tramite il protocollo Weave di Nest basato su Thread.
Il prodotto sarà disponibile in versioni cablate e a batteria e potrà essere controllato direttamente tramite l’app Google Home; oltre che con l’app ufficiale di First Alert. Il prezzo annunciato è di circa 130 dollari, con disponibilità prevista entro la fine dell’anno negli Stati Uniti e in Canada; in seguito arriverà in Europa. Un elemento che potrebbe non piacere a tutti è la mancanza della funzione “nightlight” e del sensore di presenza integrato che caratterizzavano il Nest Protect originale.
Nest x Yale lock lascia il passo al nuovo Yale Smart Lock

Parallelamente, la chiusura della linea Nest x Yale lock lascia spazio a una nuova serratura intelligente prodotta da Yale stessa. Il Yale Smart Lock, compatibile con il protocollo Matter, si integrerà perfettamente con dispositivi Google Home, Alexa e Apple HomeKit grazie alla tecnologia Thread; promette fino a un anno di autonomia della batteria.
Questa serratura, con accesso tramite app, codice o chiave tradizionale, arriverà sul mercato entro l’estate. Questa transizione evidenzia la volontà di Google di spingere ulteriormente sulla compatibilità universale; sfruttare protocolli standardizzati come Matter, facilitando così l’integrazione con ecosistemi differenti e rendendo la domotica più accessibile e meno frammentata.
Conclusione
La decisione di Google di abbandonare la produzione diretta di alcuni dispositivi hardware non è nuova; già in passato, la società aveva mostrato la tendenza a delegare a terzi la realizzazione di hardware, mantenendo il controllo sull’esperienza software e sulla piattaforma.
Con questo approccio, Google potrebbe intensificare la sua presenza nel mercato della domotica senza sostenere direttamente i costi di sviluppo e produzione. È una transizione importante per Google che potrebbe delineare chiaramente il futuro della casa intelligente, sempre più basata su ecosistemi aperti e flessibili.