Google ha trasformato radicalmente il suo servizio di localizzazione Find My Device rinominandolo in Find Hub. L’obiettivo di Find Hub non è più solo ritrovare uno smartphone dimenticato sul divano, ma offrire un sistema completo per monitorare oggetti, dispositivi, persone e animali domestici. Con il lancio in concomitanza con Android 16, Find Hub diventa una piattaforma centralizzata (un Hub appunto) per la gestione della posizione, ampliata e arricchita con tecnologie come l’Ultra-Wideband (UWB), il supporto alla localizzazione via satellite e una rete crescente di partner.

Find Hub è pensato per chi viaggia spesso, per chi ha una casa piena di dispositivi connessi o semplicemente vuole sapere dove sono le cose che contano. Find Hub presenta un’interfaccia rinnovata, con sezioni dedicate per dispositivi e persone, rendendo più semplice la gestione e il tracciamento degli oggetti e dei contatti .
Una nuova identità: da Find My Device a Find Hub
Il cambio di nome segna molto più di una semplice operazione estetica. Find Hub amplia il raggio d’azione di quello che in origine era solo un servizio dedicato ai dispositivi Android smarriti; ora include la localizzazione di oggetti fisici come chiavi, zaini e valigie, ma anche persone care, grazie alla condivisione volontaria della posizione.
L’interfaccia dell’app è stata completamente riorganizzata; le nuove sezioni distinte per “dispositivi” e “persone” semplificano la navigazione e riducono il rischio di confusione tra oggetti e contatti. Questo design modulare consente un’interazione più chiara e funzionale. Con tale approccio, Google intende rendere Find Hub un hub vero e proprio per la gestione della posizione in tempo reale, pensato per adattarsi non solo all’universo digitale ma anche a quello materiale e relazionale della vita quotidiana.
Find Hub : integrazione con partner e accessori intelligenti

Un pilastro fondamentale della strategia Find Hub è l’integrazione con terze parti; un’iniziativa che consente al servizio di espandersi oltre i confini dei dispositivi prodotti direttamente da Google. L’azienda ha stretto accordi con marchi come July, Mokobara, Pebblebee e Peak; questi brand offrono valigie intelligenti e tag compatibili già predisposti per la rete Find Hub.
Chi viaggia potrà sapere esattamente dove si trova il proprio bagaglio, con precisione e in tempo reale. Pixbee introdurrà a breve etichette Bluetooth a tema Disney, ideate per facilitare la localizzazione di oggetti nelle famiglie con bambini.
Find Hub vuole affermarsi come uno standard trasversale per il monitoraggio, capace di operare su ampia scala. Questo approccio incrementa il valore percepito della piattaforma; amplia la sua utilità potenziale, rendendola pertinente anche a chi utilizza dispositivi di marchi diversi e cerca una soluzione affidabile, coerente e accessibile.
Tecnologia UWB e tracciamento ultra preciso

Il supporto all’Ultra-Wideband è una delle novità più sostanziali introdotte da Find Hub; segna un cambio di passo nella precisione del tracciamento. I dispositivi compatibili, come il Moto Tag, sfruttano l’UWB per localizzare oggetti in modo incredibilmente preciso; non si limitano a indicare la distanza, ma forniscono anche la direzione esatta dell’elemento ricercato.
Questa tecnologia funziona quasi come un radar; la precisione può raggiungere margini di errore di pochi centimetri. A differenza del Bluetooth, che indica solo una generica prossimità, l’UWB è in grado di guidare l’utente nella stanza giusta, fino al punto esatto. Tuttavia, l’adozione dell’UWB richiede hardware dedicato; solo alcuni smartphone recenti includono il chip necessario.
La maggior parte degli iPhone moderni è già compatibile; al contrario, tra i dispositivi Android la diffusione è più frammentata. Alcuni modelli Pixel (Google Pixel 6 Pro e successivi), Motorola (Motorola Edge 50 Ultra) e Galaxy supportano UWB; altri, anche di fascia alta, ne sono ancora sprovvisti. In prospettiva, Find Hub potrebbe accelerare la diffusione della localizzazione UWB utile sia in ambienti domestici che in contesti lavorativi o logistici.
Find Hub: sicurezza e localizzazione offline
La rete Find Hub è progettata per garantire la localizzazione anche quando il dispositivo associato risulta offline; questo avviene sfruttando la comunicazione passiva con altri dispositivi Android nelle vicinanze. Questo meccanismo distribuito consente a un dispositivo di inviare segnali anonimi, che vengono raccolti da altri terminali; i quali, a loro volta, trasmettono i dati alla rete Find Hub in forma crittografata.
Tutte le comunicazioni sono protette con crittografia end-to-end; nessuno, nemmeno Google, può leggere le informazioni contenute nei messaggi trasmessi. Per ogni operazione di localizzazione viene richiesto un consenso esplicito; questo consente di mantenere il pieno controllo sulla condivisione delle informazioni.

Il sistema utilizza chiavi temporanee che si aggiornano dinamicamente; in questo modo si limita il rischio di tracciamento continuativo e indesiderato. A livello tecnico, la sicurezza viene rafforzata da procedure di autenticazione a sfida-risposta; questi meccanismi garantiscono che le richieste siano legittime e autorizzate. Inoltre, viene attivata una modalità specifica contro il tracciamento non consensuale; questa funzione serve a proteggere da potenziali abusi, come i tentativi di sorveglianza attraverso dispositivi ignoti.
I dispositivi Android aggiornati e con i Play Services attivi contribuiscono alla rete Find Hub anche senza interazione diretta; tuttavia, la funzione non è sempre attiva per impostazione predefinita. In molti casi va abilitata manualmente tramite le impostazioni della privacy e della localizzazione. Google ha introdotto notifiche specifiche che invitano ad attivare la partecipazione alla rete; l’adesione, però, resta facoltativa e revocabile in ogni momento.
Collaborazione con compagnie aeree e connessione satellitare
Google ha annunciato partnership con compagnie aeree come United, Lufthansa e Japan Airlines; l’obiettivo è integrare il tracciamento dei bagagli nei flussi aeroportuali in modo diretto e automatizzato. Le informazioni rilevate dai tag compatibili saranno trasmesse in tempo reale alle infrastrutture delle compagnie; questo permetterà di monitorare le valigie lungo tutto il percorso, riducendo drasticamente i tempi di ricerca in caso di smarrimento.
Questo sistema punta a migliorare non solo l’efficienza logistica, ma anche l’esperienza complessiva di chi vola; sapere dove si trova il proprio bagaglio aggiunge un livello di serenità importante durante gli spostamenti. Inoltre, entro la fine dell’anno verrà attivato il supporto alla localizzazione via satellite; questa tecnologia si rivelerà cruciale in zone prive di copertura cellulare, come montagne, deserti o aree marine. L’introduzione della connettività satellitare amplia il raggio d’azione di Find Hub; lo rende utile anche in situazioni d’emergenza o in contesti dove la connettività terrestre è assente o instabile.
Come attivare Find Hub
Per attivare Find Hub sul tuo smartphone Android, segui questi passaggi:
- Verifica la versione di Android: Assicurati che il tuo dispositivo esegua Android 9 o versioni successive.
- Installa o aggiorna l’app Trova il mio dispositivo: l’app potrebbe essere preinstallata sul tuo dispositivo. In caso contrario, puoi scaricarla o aggiornarla dal Google Play Store.
- Abilita la rete Find Hub:
- Apri le Impostazioni del dispositivo.
- Vai su Google > Tutti i servizi > Dispositivi.
- Attiva l’opzione Scansione per dispositivi nelle vicinanze.
- Posizione e Bluetooth
- Assicurati che Bluetooth e Posizione satellitare siano attivi
Una volta completati questi passaggi, il tuo dispositivo sarà pronto per utilizzare tutte le funzionalità offerte da Find Hub, inclusa la localizzazione di dispositivi e oggetti compatibili, anche quando sono offline. La rete Find Hub è accessibile anche da web.
Find Hub: conclusioni
Google ha deciso di migliorare la tecnologia precedente di Find My Device trasformandola in Find Hub per rispondere alle crescenti esigenze di localizzazione. La necessità di un sistema più robusto e versatile è emersa con l’aumento dell’uso di dispositivi intelligenti e la richiesta di funzionalità avanzate.
Una delle principali motivazioni è stata la limitata capacità di Find My Device di localizzare solo smartphone e tablet Android. Con l’introduzione di Find Hub, Google ha ampliato il supporto a una vasta gamma di dispositivi, inclusi tracker Bluetooth di terze parti e accessori intelligenti, permettendo di localizzare oggetti come chiavi, valigie e persino persone ed animali domestici.
Sebbene l’esperienza completa (con UWB) resta disponibile solo su una selezione di dispositivi di ultima generazione, Google punta decisamente a offrire e ampliare una piattaforma standard in grado di semplificare la vita.