Anthropic ieri ha introdotto nel proprio assistente AI, Claude, due strumenti mirati alla produttività lavorativa: la funzione “Research” e la compatibilità con Google Workspace. Claude passa così da chatbot conversazionale a operatore intelligente in grado di condurre ricerche strutturate, e ad accedere a dati in tempo reale per offrire risposte contestualizzate.

Questo aggiornamento si inserisce in un mercato in cui la distanza tra i principali modelli AI tende ad assottigliarsi; la differenza viene definita ora da rapidità, affidabilità e precisione. In questo scenario, l’integrazione nativa con Google Workspace, affiancata dalla capacità autonoma di raccogliere informazioni contestuali, segna una svolta nell’esperienza d’uso. Meno tempo perso a caricare dati, più spazio per la concentrazione sulle decisioni strategiche e di lavoro.
Research Mode: un’agente AI che esplora e contestualizza
La modalità Research non è un semplice motore di ricerca. Claude analizza un prompt attraverso più cicli di cosidetti ragionamenti interni; decide autonomamente cosa esplorare, incrocia fonti e restituisce un output argomentato.
Questa dinamica si avvicina al comportamento di un analista esperto, non si limita a cercare e raccogliere dati come farebbe un motore di ricerca, ma li interpreta. Le ricerche avvengono in parallelo; Claude formula ipotesi, le verifica in tempo reale e rielabora la strategia di approfondimento.
Funzioni simili sono già presenti in Grok, Perplexity, ChatGPT o Google Gemini. I principali chatbot basati su intelligenza artificiale si stanno sempre più allineando in termini di prezzi e funzionalità come la ricerca su Internet, la ricerca approfondita o il rendering del codice che vengono rapidamente copiate l’una dall’altra.
Le alternative si distinguono per la grande quantità di informazioni che riescono a fornire; spesso offrono risposte lunghe, dettagliate e articolate. Claude, invece, adotta una filosofia diversa; concentra l’attenzione sull’efficacia e sulla velocità. Invece di raccogliere tutto, cerca di selezionare solo ciò che serve davvero; lo fa rapidamente, con un linguaggio sintetico ma chiaro. L’obiettivo non è dire di più, ma dire meglio; riducendo la complessità e migliorando l’accessibilità delle risposte.
Il suo approccio riduce i tempi di interazione; diminuisce anche la necessità di interventi ripetitivi. I risultati arrivano con meno passaggi; sono immediatamente utilizzabili e già contestualizzati. Questo stile operativo privilegia la sintesi efficace rispetto all’abbondanza di dati. Claude cerca di rispondere con rapidità, senza sacrificare la qualità; un equilibrio che trova applicazione pratica nel lavoro quotidiano.
Le sue risposte sono brevi ma complete; costruite per agevolare azioni immediate, non solo per informare. Questo lo rende adatto a scenari in cui velocità e chiarezza contano più della profondità enciclopedica.
Claude, integrazione con Google Workspace
Claude si connette ora direttamente a Gmail, Google Calendar e Google Docs. Non è più necessario caricare manualmente i file o spiegare il contesto: l’AI lo deduce da sola. Basta autorizzare l’accesso e Claude scandaglia la casella di posta, il calendario e i documenti, individuando pattern e punti chiave.
Le funzioni disponibili includono il riassunto di email, la redazione di verbali di riunione, l’estrazione di task da conversazioni, e la generazione di risposte mirate. Il tutto con citazioni e riferimenti ai documenti originali.

Per chi lavora in ambienti strutturati, è possibile attivare il “cataloging“: una funzione avanzata che crea un indice semantico personalizzato dell’intera documentazione aziendale. Anche i contenuti sepolti in archivi poco accessibili diventano consultabili. Questa integrazione rappresenta un salto qualitativo per chi gestisce flussi complessi, consentendo di risparmiare tempo e mantenere la coerenza operativa. Claude, in questo scenario, non è solo assistente ma archivista, segretario e analista allo stesso tempo !
Disponibilità: dove e come accedere alle nuove funzioni
Al momento, queste nuove funzionalità di Claude sono disponibili in fase beta e solo per specifici piani a pagamento. I piani compatibili includono Claude Max, Claude Team e Claude Enterprise. Anche la distribuzione geografica è per ora limitata: gli aggiornamenti sono accessibili per ora solo negli Stati Uniti, in Giappone e in Brasile.
Per attivare Research, è necessario disporre di un abbonamento attivo; il nuovo piano Max, ad esempio, parte da 100 dollari mensili. L’integrazione con Google Workspace richiede un account professionale: non è possibile collegare Claude a un account Gmail personale. Inoltre, alcune funzioni, come il cataloging avanzato, restano esclusive delle versioni Enterprise e devono essere attivate a livello amministrativo.
In sintesi: l’accesso non è gratuito e neanche economico; servono strumenti professionali e abbonamenti specifici. Tuttavia, chi ha le risorse per utilizzarlo trova in Claude un supporto immediatamente operativo, capace di migliorare concretamente l’efficienza e la gestione delle informazioni.
Nelle prossime settimane, l’azienda prevede di ampliare la gamma di fonti di contenuti disponibili e di dare a Claude la possibilità di condurre ricerche ancora più approfondite.
Claude e l’automazione del pensiero operativo
La direzione intrapresa da Anthropic con Claude suggerisce un’intenzione precisa: trasformare l’intelligenza artificiale in uno strumento operativo continuo, non solo reattivo. L’adozione della modalità Research e l’integrazione nativa con Google Workspace rivelano un progetto ambizioso: unire il pensiero sintetico dell’AI con le dinamiche quotidiane di chi lavora nel digitale.
La rapidità di risposta è il punto di forza; mentre la qualità dei contenuti è il fattore differenziante. La sfida non è più creare AI che sappiano conversare, ma AI che sappiano decidere, cercare e organizzare in autonomia. Claude oggi si avvicina a questa visione; non si limita ad ascoltare comandi, ma si muove nel contesto, cercando di comprenderlo e intervenire dove serve.