Dune: Awakening è un ambizioso MMO survival open-world sviluppato e pubblicato da Funcom, rilasciato ieri 10 giugno 2025 su PC e Xbox Series X|S al prezzo di 49.99 euro; è prevista l’uscita anche su PlayStation 5. Ambientato nell’universo iconico creato da Frank Herbert, il gioco propone una reinterpretazione narrativa alternativa, dove Paul Atreides non è mai nato e le dinamiche politiche su Arrakis sono completamente ribaltate.

In questa realtà parallela, i giocatori impersonano agenti della Bene Gesserit o altre fazioni personalizzabili, immersi in una lotta per la sopravvivenza che unisce crafting, PvP(player versus player), PvE (player versus enemy) e gestione di risorse in un ecosistema condiviso con decine di altri partecipanti.
Un MMO survival è un gioco online persistente dove numerosi giocatori convivono in un mondo aperto, condividendo spazi, risorse e sfide. In questo genere l’obiettivo è sopravvivere, partendo spesso da condizioni minime, e progredire attraverso la raccolta di materiali, la costruzione di strutture e l’interazione con altri. In Dune: Awakening, questo significa resistere al sole micidiale, evitare i vermi delle sabbie e allearsi o combattere con altri per la Spezia.
Pensato per chi ama esplorare l’universo di Dune da una prospettiva interattiva, il gioco offre una combinazione di narrazione alternativa, dinamiche di alleanza tra gilde e memorabili pericoli ambientali. Il titolo attirerà tanto i fan storici della saga quanto chi si avvicina per la prima volta a questo universo e promette un’esperienza di gioco ricca di tensione, mistero e libertà d’azione.
Sopravvivenza e potere nel deserto di Arrakis
La narrazione di Dune: Awakening si discosta radicalmente dalla storyline ufficiale del ciclo di Frank Herbert. In questo universo alternativo, Paul Atreides non nasce mai; Lady Jessica mette invece al mondo una figlia. Il dottor Yueh non tradisce gli Atreides ma smaschera gli Harkonnen, cambiando il corso della storia; i Fremen vengono decimati, lasciando un vuoto tattico e culturale su Arrakis. Il risultato è un pianeta instabile, diviso tra casate imperiali in lotta e una Spezia ancora più preziosa, contesa e vitale per chi vuole dominarla. L’assenza di Paul stravolge ogni equilibrio; l’effetto domino colpisce ogni fazione.

Il gioco non segue una campagna lineare; propone invece un flusso narrativo persistente e dinamico, integrato in tempo reale all’universo condiviso. Le scelte dei giocatori influenzano eventi, territori e fazioni; ogni decisione può avere ripercussioni globali. Le gilde possono approvare decreti tramite il sistema del Landsraad; ciò modifica bonus attivi, strategie accessibili e relazioni diplomatiche. Non si segue una trama scritta; si abita un mondo reattivo e tutto è plasmato dall’interazione sociale e ogni sessione è diversa e imprevedibile.
Dune: Awakening, attenzione e resilienza
Il cuore pulsante dell’esperienza è la meccanica survival; ogni giocatore viene catapultato in un ambiente ostile dove sopravvivere richiede costante attenzione. Le minacce ambientali non sono un semplice contorno; il sole può letteralmente uccidere se ci si espone troppo a lungo, mentre i vermi della sabbia rappresentano una minaccia imprevedibile e brutale. Muoversi tra le dune richiede cautela assoluta e un rumore di troppo può scatenare il disastro.

Il sistema di crafting si distingue per profondità e varietà. Si inizia raccogliendo materiali basilari come acqua, metalli o fibre vegetali; successivamente, grazie a progetti sempre più complessi, è possibile costruire vere e proprie basi, dotarsi di moto delle sabbie personalizzate o perfino far volare ornitotteri artigianali. Ogni oggetto richiede risorse specifiche; il tempo impiegato a ottenerle o conservarle influisce direttamente sulla progressione.
Il sistema di idratazione è fondamentale: trascurarlo conduce inesorabilmente alla morte. A questo si aggiunge l’usura degli oggetti; le armi si danneggiano, gli strumenti si rompono, le armature perdono efficacia. La gestione della base diventa dunque prioritaria; serve proteggerla da tempeste di Coriolis e incursioni dei Sardaukar, forze imperiali che attaccano senza pietà.
La struttura MMO è onnipresente; esistono missioni da affrontare in gruppo, assalti organizzati contro avamposti nemici, eventi dinamici e decreti politici che vengono votati collettivamente. Le decisioni delle casate influenzano l’intero server; chi controlla il potere può ottenere vantaggi, bloccare risorse o guidare l’economia di Arrakis in direzioni precise.
Modalità di gioco: individuale, cooperativa e politica
Dune: Awakening si fonda su server condivisi che ospitano fino a 60 giocatori simultanei; questo crea un ecosistema dinamico in cui cooperazione e competizione si intrecciano costantemente. In questo contesto, è possibile allearsi con altri, commerciare risorse rare, pianificare incursioni o semplicemente dominare il territorio. Le modalità di gioco principali si articolano su più fronti:
- Esplorazione e PvE (player versus enemy) , dove si affrontano minacce ambientali reali; tempeste, vermi delle sabbie e pattuglie ostili rendono ogni spostamento rischioso.
- PvP competitivo (player versus player) , nel quale ogni risorsa può fare la differenza; le morti possono comportare la perdita permanente di equipaggiamento o materiali difficili da recuperare.
- Gestione politica, affidata al sistema Landsraad; le gilde più influenti possono votare decreti che influenzano bonus, modificando drasticamente l’equilibrio tra le casate.
Ogni giocatore sceglie una “classe” iniziale; questa determina le prime capacità speciali, influenzando lo stile di sopravvivenza e le strategie di approccio. Alcune opzioni includono strumenti come un rampino, utile per evitare il contatto diretto con il suolo; altre offrono bonus legati alla raccolta d’acqua, elemento critico per la sopravvivenza su Arrakis. La scelta della classe incide anche sulle sinergie all’interno del gruppo; durante i raid organizzati, l’efficienza collettiva dipende dalla complementarietà delle abilità individuali. Le build più efficaci derivano da una pianificazione accurata; bilanciare ruoli difensivi, esplorativi e offensivi è essenziale.

Grafica spettacolare, un’immersione totale
La direzione artistica riesce a evocare perfettamente l’essenza visiva di Dune. I paesaggi sono vasti, con sabbie scolpite dal vento, rovine abbandonate e miraggi all’orizzonte. Le animazioni dei vermi delle sabbie sono spettacolari; la tensione che precede la loro comparsa è palpabile. Il ciclo giorno/notte influenza direttamente la visibilità e la pericolosità del mondo, regalando paesaggi suggestivi e minacciosi al tempo stesso; ogni variazione atmosferica contribuisce a rendere ogni viaggio unico e carico di tensione percettiva.
Il comparto sonoro è altrettanto curato; le musiche, ispirate alla colonna sonora cinematografica, alternano momenti solenni a passaggi più tesi. I suoni ambientali includono il ronzio dei droni, il fruscio della sabbia e i sibili del vento creando un sottofondo realistico. I rumori metallici degli strumenti, uniti al ruggito improvviso dei vermi, offrono picchi di adrenalina inaspettata.
Tutto il sound design lavora in modo sinergico per rafforzare l’immersione; ciò che si sente ha lo stesso impatto di ciò che si vede, amplificando l’intensità del mondo di gioco.

Dune: Awakening : conclusione
La libertà di esplorare Arrakis senza percorsi obbligati, la profondità delle meccaniche di crafting e la tensione palpabile generata da ogni passo sulle sabbie ne fanno un titolo capace di tenere alta la concentrazione; anche piccoli gesti, come raccogliere acqua o spostarsi da una duna all’altra, diventano occasioni per rischiare tutto.
Richiede attenzione e pazienza e premia l’organizzazione e la resilienza; è un gioco per chi ama progettare, costruire, adattarsi. Per chi conosce e ama l’universo creato da Herbert, è un’occasione rara per calarsi nei suoi deserti e viverli da protagonista; per chi invece entra in contatto per la prima volta con Dune, rappresenta un portale affascinante verso un mondo ostile ma magnetico.
Dune: Awakening è un esperimento audace e ambizioso che, pur mostrando alcuni limiti tecnici (ci sono alcuni bug, qualche interfaccia da sistemare, un bilanciamento da perfezionare) riesce a proporre un’esperienza survival davvero fuori dal comune con una struttura potenzialmente eccellente che riesce a restituire il fascino e la durezza del mondo di Dune. Con i prossimi aggiornamenti e miglioramenti tecnici, potrebbe facilmente aumentare il suo valore.
Buon divertimento !

Dune: Awakening
Hardware consigliato
Per chi gioca su PC, i requisiti minimi includono: Intel Core i7-8700K a 4,2 GHz o AMD Ryzen 5 3600 a 3,6 GHz; 16 GB di RAM; scheda video con supporto DirectX 12 da almeno 8 GB, come GeForce GTX 1060 o AMD Radeon 5600XT (6 GB). Sono richiesti almeno 75 GB di spazio su SSD. Per un’esperienza fluida in alta qualità, i requisiti consigliati sono: Intel Core i5-11600K o AMD Ryzen 5 5600X, 16 GB di RAM, scheda video Nvidia GeForce RTX 4060 🧺o la AMD Radeon RX 7600 🧺. Tutto gira meglio su SSD.
Può essere giocato in 1080p con settings moderati anche da processori con GPU integrata come l’AMD Ryzen 8700G (su socket AM5) o qualsiasi minipc con GPU integrata come il Geekom AE8, il GMKtec NucBox K11 o il potente Beelink SER9.
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