Bluesky, piattaforma sociale nata da un progetto indipendente ispirato dall’ex CEO di Twitter Jack Dorsey, ha implementato un sistema ufficiale di verifica degli account. Il sistema introduce i cosiddetti “blue checkmarks“; l’obiettivo è quello di identificare in modo chiaro e pubblico gli account autentici e degni di nota.

L’iniziativa rappresenta un miglioramento rispetto al sistema precedente basato sui domini personalizzati, ritenuto da molti poco intuitivo. Ultimamente, Bluesky ha registrato una crescita rapida, attirando figure pubbliche e giornalisti di spicco. L’aumento di visibilità ha reso necessaria una risposta più efficace al problema dell’impersonificazione, rafforzando al contempo la trasparenza.
L’adozione di una verifica visiva non è solo una misura tecnica, ma anche una dichiarazione d’intenti: garantire maggiore fiducia nei rapporti digitali. I nuovi badge blu, quindi, rappresentano una strategia sociale incentrata sull’affidabilità.
Il nuovo sistema di verifica di Bluesky

Il meccanismo introdotto da Bluesky si articola su due livelli principali. Da una parte, troviamo la verifica centralizzata; la piattaforma stessa attribuisce un segno di riconoscimento blu accanto al nome degli utenti considerati autentici e rilevanti. Questo riconoscimento non sarà su richiesta; è Bluesky a selezionare gli account. Al momento, non esiste un modulo per candidarsi alla verifica, anche se è prevista l’introduzione futura di una procedura formale.

Dall’altra, esiste un sistema decentralizzato che coinvolge gli enti considerati “Trusted Verifiers“. Queste organizzazioni, come il New York Times, possono assegnare direttamente i badge ai propri affiliati. I badge associati ai Trusted Verifiers si distinguono grazie a un bordo ondulato. Inoltre, ogni checkmark è cliccabile; mostra la fonte dell’approvazione, fornendo così un contesto aggiuntivo. Questo modello misto unisce il controllo centrale con un riconoscimento distribuito.
Tuttavia, ogni verifica, sia diretta che indiretta, è soggetta a revisione da parte del team di moderazione di Bluesky. Il compito del team di moderazione è proprio di garantire l’autenticità delle identità segnalate. Inoltre, gli utenti possono disattivare la visualizzazione dei badge tramite le impostazioni dell’app. Infine, i badge non sono acquistabili come su X; quindi, la verifica diventa un merito e non un privilegio economico.
Conclusioni
L’adozione dei badge blu per la verifica degli account Bluesky risponde a un’esigenza pratica di identificazione. Inoltre, manifesta anche un orientamento culturale. In un contesto sempre più segnato dalla disinformazione e dalla moltiplicazione dei profili fake, la possibilità di riconoscere con chiarezza chi parla e a nome di chi è molto importante.
Inoltre, l’approccio ibrido, che combina l’intervento della piattaforma e l’autorizzazione da parte di enti terzi, introduce un modello flessibile e scalabile. Se implementato con coerenza, questo sistema potrebbe diventare un test di prova per il settore.