Chi ha seguito le ultime generazioni di GPU sa bene quanto AMD abbia faticato a tenere il passo di NVIDIA nel ray tracing; le differenze sono state evidenti, specialmente nei titoli tripla A. Con UDNA, che potrebbe essere l’evoluzione diretta o una sintesi strategica di RDNA e CDNA, qualcosa si sta muovendo; l’obiettivo sembra essere quello di rompere gli schemi consolidati.

I nuovi brevetti AMD apparsi recentemente non lasciano spazio a interpretazioni. Meno compromessi, più efficienza nei calcoli e maggiore potenza elaborativa. Non si tratta solo di numeri su carta; si intravede la volontà di costruire una piattaforma capace di affrontare le sfide grafiche del presente e del futuro.
La notizia riguardante i nuovi brevetti di AMD relativi all’architettura grafica UDNA (annunciata per la prima volta da AMD a settembre 2024) è stata resa nota da TechPowerUp, che ha analizzato i documenti pubblici depositati dall’azienda. Questi sviluppi potrebbero consentire ad AMD di raggiungere o superare le prestazioni simili dell’architettura Blackwell di NVIDIA.
UDNA 5 : dal rendering al realismo
Le tecnologie descritte nei brevetti AMD rendono il ray tracing finalmente più gestibile per le GPU AMD; è un’esigenza sentita da tempo nel settore. Tra le innovazioni più promettenti emergono la compressione avanzata delle istanze BVH, l’accelerazione del traversal dei raggi e la riduzione mirata dell’overhead su CPU e memoria. Tutti questi elementi suggeriscono un salto qualitativo netto nella gestione delle scene complesse.
Non parliamo solo di miglioramenti incrementali; il cambiamento potrebbe incidere sulla struttura stessa dei flussi di rendering. In parole povere, più fotorealismo, meno sforzi computazionali, più immersione visiva, meno colli di bottiglia tecnici. E questo, in un gioco moderno, può fare la differenza tra un effetto luce decorativo e una scena che ti fa sentire dentro al mondo di gioco.

PlayStation 6 e l’effetto traino
Non si tratta soltanto del mondo PC. I documenti emersi suggeriscono con forza che UDNA 5 sarà anche l’anima grafica della futura PlayStation 6; una notizia che cambia le prospettive. L’integrazione con le console non è un’aggiunta marginale; è una scelta strategica che potrebbe ridefinire le priorità nello sviluppo delle architetture AMD.
Il feedback derivato da milioni di sessioni su console offrirà dati preziosi; questi dati, a loro volta, potrebbero essere reinvestiti per migliorare sia l’efficienza che la stabilità dell’intero ecosistema grafico AMD. In sostanza, le console diventano non solo vetrine di performance, ma laboratori dinamici di evoluzione tecnologica. E nel lungo periodo, questo meccanismo circolare potrebbe risultare determinante per il successo di UDNA 5 anche nel mercato PC.
Il lancio concomitante con PlayStation 6 sarà forse il vero motivo del ritardo di uscita di GTA 6?

BVH: il cuore invisibile del ray tracing in UDNA 5
Il miglioramento delle strutture BVH è centrale per rendere il ray tracing più efficiente e meno affamato di risorse. Ma cosa significa BVH? La sigla sta per Bounding Volume Hierarchy, cioè una gerarchia di volumi che racchiudono oggetti. È una struttura ad albero che consente di organizzare oggetti 3D dentro scatole virtuali, semplificando il calcolo delle collisioni tra i raggi di luce e i modelli grafici.
In pratica, quando il sistema deve capire se un raggio colpisce un oggetto, non controlla tutto. Prima verifica se il raggio entra in una di queste scatole; se sì, esplora le sotto-scatole fino a trovare l’oggetto specifico. AMD ha investito in tecniche avanzate di compressione per istanze simili; il risultato è una drastica riduzione dei dati da elaborare.
Ha inoltre sviluppato metodi di calcolo più agili e flessibili per la traversata dei raggi, aumentando la velocità con cui il sistema identifica intersezioni tra oggetti. Questi dettagli, apparentemente nascosti, sono fondamentali, ogni ciclo CPU risparmiato si traduce in maggiore fluidità; ogni ottimizzazione BVH può significare fotogrammi in più nei momenti critici. Nei giochi moderni, dove l’illuminazione real-time fa la differenza tra immersione e artificio, ogni frame è un battito di cuore in più; ogni riduzione di latenza grafica è un passo verso mondi digitali più credibili.
Il confronto inevitabile: AMD vs NVIDIA
NVIDIA domina il ray tracing con le sue serie RTX; è un dato di fatto consolidato da generazioni. La sua architettura, pensata fin dall’inizio per gestire calcoli complessi in tempo reale, ha dettato lo standard.
Ma i documenti brevettuali più recenti suggeriscono che AMD non solo sta recuperando terreno, ma potrebbe presto sedersi allo stesso tavolo. Le tecnologie proposte per UDNA 5 intendono colmare il gap attraverso soluzioni mirate; tra queste, l’ottimizzazione delle citate strutture BVH, una gestione più rapida delle intersezioni e una distribuzione più efficiente del carico computazionale.
Se queste novità raggiungeranno la maturità tecnica attesa, AMD potrebbe avvicinarsi sensibilmente alle performance della serie Blackwell. Parliamo di una potenziale parità nei frame drop con ray tracing attivo, una situazione impensabile solo fino a poco tempo fa. E anche se NVIDIA resta un colosso difficile da scalfire, il fatto stesso che AMD possa contendere lo spazio grafico con risultati comparabili segna un cambiamento importante.

Una Maxwell per AMD?
Alcuni hanno già paragonato UDNA 5 a quello che fu Maxwell per NVIDIA; non una GPU da record assoluto, ma quella che ha aperto davvero la porta a una nuova fase dell’elaborazione grafica. Maxwell non era la più potente sulla carta, ma ha reso il ray tracing e l’efficienza energetica più raggiungibili; più concrete per una fascia ampia di mercato.
Lo stesso potrebbe accadere con UDNA 5. Se la storia si ripete, potremmo assistere a una generazione Radeon capace di ridefinire il ray tracing non con la forza bruta, ma con equilibrio e accessibilità. Una tecnologia che smette di sembrare un’esclusiva per pochi e diventa uno standard. In quel caso, UDNA 5 non sarà solo un’evoluzione, ma un punto di svolta culturale nel modo in cui viviamo la grafica real-time.
UDNA: la scommessa del futuro unificato
UDNA vuole unificare il meglio dei mondi consumer e professionale; un’operazione che richiede una visione ampia e una progettazione modulare. Se RDNA era pensata per il gaming e CDNA per i data center, UDNA si propone come ponte tra questi due universi; un’architettura capace di parlare due linguaggi diversi, ma complementari.
In pratica, significa sviluppare soluzioni che mantengano alte prestazioni nei giochi e siano allo stesso tempo efficaci in contesti di calcolo intensivo, come intelligenza artificiale o rendering 3D. È un po’ come costruire una superstrada tra mondi prima separati: più flusso di dati; meno barriere tra settori. Il risultato atteso? Una piattaforma unica, flessibile e pronta a rispondere alle esigenze future, senza sacrificare né potenza né versatilità.
L’integrazione tra i mondi consumer e professionale potrebbe avere ricadute importanti anche su software creativi e applicazioni industriali. Non si parla più solo di gaming; anche ambiti come renderizzazione 3D, simulazioni fisiche complesse ed editing video in tempo reale traggono vantaggio da architetture grafiche evolute. Là dove servono potenza di calcolo e precisione millimetrica, UDNA potrebbe dimostrare il suo valore.
GTA 6 e il sogno 4K/60 con RT attivo
Tra i titoli più attesi degli ultimi anni, GTA 6 (rilascio ritardato al 2026) occupa una posizione privilegiata. L’idea di vederlo girare su PlayStation 6 con ray tracing attivo e 60 frame al secondo stabili fa brillare gli occhi a molti appassionati. Non si tratta solo di prestazioni; si parla di un’esperienza visiva completamente nuova ed immersiva.

Se le promesse di UDNA 5 verranno mantenute, potremmo finalmente vedere un open world in cui la luce si rifrange realisticamente su superfici bagnate; le ombre si muovono in tempo reale e le scene urbane cambiano volto con il passare delle ore.
Le ottimizzazioni per ray tracing previste da AMD sono pensate per supportare proprio questo tipo di ambienti dinamici. Con una gestione più efficiente dei calcoli grafici, anche le scene più dense di dettagli potrebbero scorrere fluide. Un GTA 6 in 4K, con RT attivo, su console, diventerebbe un manifesto per il gaming di nuova generazione su console.
Conclusione: AMD al bivio
Con UDNA 5, AMD si prepara a un bivio tecnologico che potrebbe influenzare l’intero ecosistema grafico nei prossimi anni. I brevetti sono promettenti e lasciano intuire un progetto profondo, non improvvisato. La visione è ambiziosa, ma anche concreta; coniugare efficienza, potenza e versatilità.
Il prossimo capitolo sarà raccontato attraverso esperienze visive e sensoriali che coinvolgono chi gioca, chi crea e chi lavora. Non si tratta solo di aumentare i numeri; si tratta di cambiare il modo in cui si percepisce la tecnologia grafica. Sarà il risultato di anni di sperimentazione, collaborazione e feedback. Se AMD saprà mantenere la rotta tracciata, UDNA 5 potrebbe diventare il primo mattone di una nuova identità; una base solida su cui costruire il futuro delle GPU, finalmente senza rincorse ma con direzione propria.