Google ha fissato la data: il prossimo evento Made by Google si terrà il 20 agosto 2025 a New York. Google punta ancora, come lo scorso anno, su un evento ad agosto; segno di una strategia ormai consolidata per allineare il lancio hardware alle tempistiche di Android e alla finestra pre-iPhone. L’annuncio è arrivato attraverso inviti ufficiali e post sui canali social dell’azienda, con la promessa di mostrare “Pixel phones, watches, buds, and more”. Sarà l’occasione per scoprire la nuova famiglia di smartphone Pixel 10, i rinnovati auricolari Pixel Buds, il Pixel Watch 4 e forse qualche sorpresa inedita. Tutto verrà trasmesso in diretta streaming su YouTube a partire dalle 10:00 PT (le 19:00 italiane).

Con Android 16 già disponibile da giugno e un nuovo linguaggio visivo (Material 3 Expressive) in rampa di lancio, Google punta a integrare in modo più armonico il lancio dei suoi dispositivi con l’evoluzione di Android e dei suoi servizi digitali.
Pixel 10 al Made by Google: una gamma completa e segmentata
Il piatto forte dell’evento sarà senza dubbio la serie Pixel 10, che si preannuncia articolata e pensata per coprire ogni fascia di mercato. I modelli attesi sono quattro: Pixel 10, Pixel 10 Pro, Pixel 10 Pro XL e il pieghevole Pixel 10 Pro Fold. Tutti dovrebbero condividere la nuova piattaforma Tensor G5, per la prima volta prodotta da TSMC con processo a 3nm, in sostituzione del precedente fornitore Samsung. Questa mossa mira a migliorare l’efficienza energetica e le prestazioni del chip, anche se il modem integrato resterà di provenienza Samsung.
Le varianti Pro punteranno su display più ampi, fotocamere avanzate e funzionalità AI spinte; invece il modello base potrebbe introdurre per la prima volta un sensore teleobiettivo. Il Pixel 10 Pro Fold, inoltre, potrebbe offrire una resistenza all’acqua e alla polvere IP68, superando rivali come il Galaxy Z Fold 7. I primi render trapelati mostrano linee sobrie e una continuità stilistica con la generazione Pixel 9, lasciando il grosso delle novità all’interno: hardware, software, autonomia, ottimizzazione.
Pixel Watch 4: autonomia e formati al centro
Accanto agli smartphone, il palco del Made by Google accoglierà il Pixel Watch 4; si presenterà con cassa in due dimensioni: 41 mm e 45 mm. Nonostante le indiscrezioni non indichino un processore completamente nuovo, l’autonomia dovrebbe trarre beneficio da una batteria maggiorata. Design e materiali manterranno una linea elegante; potrebbero essere introdotti miglioramenti nell’interfaccia Wear OS e nella fluidità delle animazioni, grazie anche al contributo del chip Tensor.
L’orologio sarà pensato per un’integrazione totale con Android 16 e il nuovo ecosistema Pixel; sfrutterà le funzionalità smart home, fitness e notifiche potenziate dall’IA. In particolare, si parla di nuove gesture per la gestione del dispositivo; inoltre un’interfaccia rinnovata secondo i canoni di Material 3 Expressive. Il nuovo stile grafico che Google vuole rendere coerente e integrato su tutti i suoi dispositivi.
Ecosistema Pixel: Pixel Buds, PixelSnap e XR
Oltre ai dispositivi principali, Google dovrebbe presentare anche una versione aggiornata delle Pixel Buds Pro; miglioramenti all’audio spaziale, alla cancellazione attiva del rumore e una maggiore autonomia. Potrebbero arrivare anche nuove Pixel Buds A, più economiche ma curate sul piano software.
Tra le novità più intriganti c’è il possibile debutto del sistema PixelSnap; una soluzione di ricarica magnetica basata su standard Qi2. Un sistema di ricarica paragonabile al MagSafe di Apple. L’ecosistema di accessori compatibili comprenderà dock, supporti per auto e probabilmente una base da scrivania in grado di ricaricare anche il Pixel Watch.
Infine, alcuni rumor parlano di una possibile anteprima dei nuovi dispositivi XR di Google; dispositivi sviluppati in collaborazione con il team Android. Nulla di confermato, ma il successo della demo all’I/O 2025 lascia sperare in una sorpresa nel finale dell’evento.
Perché questo Made by Google potrebbe contare più del solito
Il Made by Google 2025 si colloca in un contesto in cui Google cerca di consolidare la propria identità hardware, rafforzando il legame tra dispositivi, software e servizi AI. Il lancio anticipato serve ad evitare il confronto diretto con Apple e a garantire una stagione commerciale più lunga. Inoltre, l’accelerazione del rilascio di Android 16 e l’arrivo di Material 3 Expressive puntano a uniformare l’esperienza visiva e funzionale.
Naturalmente come nelle ultime edizioni, si parlerà molto di innovazione AI con Gemini in prima fila; probabilmente sapremo anche qualcosa di più sull’annunciata unificazione ChromeOS con Android.
Il Pixel 10 si preannuncia come una proposta matura; supportata da un processore ancora più competitivo e una suite software costruita per valorizzarne le potenzialità. Se le promesse su Tensor G5 saranno mantenute, Google potrebbe avvicinarsi al livello dei top di gamma rivali (Snapdragond 8 Gen 3 Elite); offrendo però una visione più integrata tra hardware e AI. La sfida non sarà solo con Apple e Samsung; la sfida è aperta anche con l’ecosistema di produttori Android che faticano a costruire un’esperienza integrata su più dispositivi.