Il settimo volo di prova dello Starship di SpaceX di ieri sera 16 gennaio 2025 ore 23:37 (in Italia), è stato un evento importante nell’esplorazione spaziale moderna. Decollato da Starbase, in Texas, lo Starship è il più potente e grande razzo mai costruito; progettato per missioni ambiziose come il viaggio verso Marte. La missione aveva due obiettivi principali; testare il modulo superiore, chiamato Ship, e catturare il Super Heavy booster al suo ritorno sulla Terra.
La cattura del booster è avvenuta con successo per la seconda volta consecutiva; a dimostrazione che SpaceX ha raggiunto un livello di affidabilità notevole per una tecnologia così avanzata. Con due catture riuscite su due tentativi, l’azienda ha raggiunto un tasso di successo del 100% in questa fase di test. Questo risultato è una conferma tecnica importante verso sistemi di lancio completamente riutilizzabili; in grado di ridurre i costi delle missioni future.
Tuttavia, non tutto è andato come previsto con il modulo superiore. Separatosi correttamente dal booster, ha incontrato un problema durante la fase di ascesa. Un’anomalia tecnica ha causato lo spegnimento dei motori prima del tempo, portando alla perdita del veicolo. Sembra che l’anomalia abbia innescato un sistema di auto distruzione della Ship. SpaceX dovrà affrontare nuove soluzioni e aggiornamenti per garantire il successo delle future missioni.
Il Super Heavy booster invece ha eseguito il suo compito alla perfezione; è atterrato con precisione millimetrica tra le braccia possenti della torre di cattura, Mechazilla. Una operazione che molti definiscono fantascientica considerando il peso del booster, la fase di caduta ad altissima velocità, e la struttura non aereodinamica del booster.
Il Super Heavy booster, un successo
Il Super Heavy booster, dotato di 33 motori Raptor, è stato progettato per fornire la spinta iniziale necessaria per il decollo dello Starship. Nel volo di prova, il booster ha completato con successo tutte le fasi operative; inclusa la manovra di ritorno con l’emozionate atterraggio controllato tramite i bracci meccanici della torre di cattura.
Questo risultato è una conferma importante verso un sistema completamente riutilizzabile. I sensori aggiornati e le modifiche strutturali alla torre hanno dimostrato e confermato la loro efficacia nel garantire precisione e sicurezza durante la cattura.
La riutilizzabilità dei razzi è fondamentale per ridurre i costi delle missioni spaziali e aumentare la frequenza dei lanci.
Fallimento del modulo superiore, Ship
Il modulo superiore, o Ship, separatosi dal booster con successo, ha incontrato difficoltà critiche durante la fase di ascesa. I sei motori Raptor, responsabili della propulsione nello spazio, hanno mostrato spegnimenti irregolari; il tutto è culminato con la perdita di telemetria a circa otto minuti dal decollo. In seguito alla perdita di telemetria è stato innescato il sistema di autodistruzione che ha portato a termine la missione di Ship. SpaceX ha identificato come causa probabile una perdita di propellente sopra la paratia del motore; la perdita ha generato una pressione eccessiva non gestibile dal sistema di ventilazione esistente.
SpaceX ha delineato una serie di interventi tecnici per mitigare problemi simili in futuro. Tra questi, un ampliamento delle capacità di ventilazione; l’installazione di sistemi di soppressione degli incendi e una revisione approfondita dei materiali strutturali utilizzati nelle zone critiche. Questi miglioramenti, se implementati con successo, potrebbero aumentare l’affidabilità del modulo superiore nelle prossime missioni.
Conclusione
Starship Flight 7 ha evidenziato come successi e insuccessi possano intrecciarsi in un programma di sviluppo tecnologico tanto ambizioso quanto complesso. La cattura del Super Heavy booster, avvenuta ancora una volta con un livello di precisione straordinario, rappresenta un punto di svolta per la visione di SpaceX. Un sistema di lancio completamente riutilizzabile che potrebbe ridurre drasticamente i costi dell’esplorazione spaziale. Due catture consecutive su due tentativi non solo offrono una dimostrazione di affidabilità tecnica; segnalano anche la maturità di un’innovazione che, fino a pochi anni fa, sembrava pura fantascienza.
Tuttavia, la perdita del modulo superiore sottolinea le sfide ancora da affrontare. Questo incidente ha sottolineato l’intrinseca complessità delle tecnologie spaziali avanzate, dove anche un piccolo errore o una debolezza strutturale possono causare problemi significativi.
Lo Starship è cruciale non solo per le ambizioni marziane di SpaceX, ma anche per il programma Artemis della NASA, che prevede l’utilizzo del veicolo come lander lunare. La collaborazione con enti regolatori come la FAA rimane essenziale per garantire la sicurezza delle operazioni, specie in caso di anomalie come quella verificatasi durante questo volo. Ieri durante la caduta in mare del modulo Ship la FAA ha dovuto prontamente deviare diverse rotte aree per evitare la collisione.
Il futuro dello Starship, pur con le sue incognite, si presenta promettente. Con ogni test, SpaceX non solo costruisce un razzo, ma rafforza una visione; quella di un’umanità che può superare i confini terrestri per esplorare e vivere nuovi mondi. Questo percorso, benché irto di sfide, dimostra che il progresso non si misura solo con i successi immediati, ma anche con la capacità di trasformare i fallimenti in lezioni per il domani.