Chi pensava che i 240Hz fossero già un eccesso dovrà ricredersi. Il Samsung Odyssey OLED G6 (modello S27DG612SU) spinge il limite fino a 500Hz su un pannello QD-OLED da 27 pollici. Si tratta di un monitor gaming fuori dal comune; combina un refresh rate elevato con colori vividi e neri profondissimi della tecnologia OLED.

Il risultato è un display pensato per i gamer competitivi più esigenti; ma anche per chi vuole il massimo in fluidità e qualità d’immagine. Fedele alla tradizione della serie Odyssey di Samsung, questo modello si posiziona ai primi posti tra i monitor da gaming avanzati. È pronto a sfidare la concorrenza in fatto di prestazioni e innovazione.
Samsung Odyssey OLED G6: design
Il Samsung Odyssey OLED G6 ha un look moderno e aggressivo, in pieno stile “Odyssey”. Il monitor presenta una cornice sottile con bordo argentato lungo i lati dello schermo. Questa finitura aggiunge un tocco di stile, anche se potrebbe risultare leggermente visibile con contenuti molto scuri ai margini. Il resto del telaio è realizzato in plastica robusta di colore nero opaco; mentre la solida base a cinque punte è in metallo e assicura un supporto stabile. Ogni componente è ben assemblato e il monitor rimane fermo.

Dal punto di vista ergonomico, l’Odyssey OLED G6 offre ampie possibilità di regolazione. Il supporto permette la regolazione in altezza su un intervallo generoso. Consente anche l’inclinazione dello schermo (verso l’alto e verso il basso), la rotazione sulla base e persino la pivot a 90° per usare il monitor in verticale. Inoltre è presente la compatibilità VESA 100×100 nel caso si preferisca montarlo a parete oppure su un braccio snodabile. La base è ampia di circa 30 cm di larghezza; offre quindi il vantaggio di essere piatta nella parte superiore.

Sul retro si notano ampie griglie di aerazione. Il pannello utilizza inoltre un design Glare Free per il rivestimento dello schermo. Si tratta di una speciale finitura opaca che riduce i riflessi fino al 54% rispetto ai trattamenti convenzionali. In ambienti luminosi, questa caratteristica aiuta a mantenere lo schermo leggibile senza i tipici bagliori fastidiosi.
Specifiche tecniche
Il cuore del monitor è il pannello da 27 pollici a risoluzione QHD (2560×1440 pixel) con tecnologia QD-OLED. Questa è una tecnologia che combina i pixel auto-illuminanti dell’OLED con i Quantum Dot; risulta quindi un contrasto praticamente infinito (neri assoluti) e una gamma cromatica ampia e accurata. Il monitor copre totalmente lo spazio colore sRGB e quasi tutto il DCI-P3. È anche certificato Pantone Validated per la fedeltà nella riproduzione di oltre 2100 colori e 110 tonalità di incarnato differenti. Questo display si presta bene anche ad attività di grafica e content creation.

Tuttavia, il dato tecnico che attira l’attenzione è la frequenza di aggiornamento fino a 500Hz. È il primo monitor OLED a raggiungere un simile traguardo. Inoltre, il tempo di risposta GtG è di appena 0,03 ms, praticamente istantaneo. Questo significa che i pixel cambiano colore così velocemente da eliminare qualunque effetto di scia o ghosting durante i movimenti sullo schermo.
Il supporto alle tecnologie di sincronizzazione variabile è completo; risulta compatibile con NVIDIA G-SYNC e supporta AMD FreeSync Premium Pro, assicurando gameplay senza tearing né stuttering su PC di ogni tipo. FreeSync Premium Pro implica anche il supporto all’HDR con latenza ridotta durante la sincronizzazione.
Certificazioni e funzioni extra

Tra le certificazioni, vanta la VESA DisplayHDR True Black 500. Quindi è in grado di riprodurre neri profondissimi e un elevato rapporto di contrasto. Con i pixel OLED spenti nelle scene buie, viene eliminato qualsiasi alone o “blooming” attorno agli oggetti luminosi; invece le aree brillanti possono raggiungere picchi fino a 1000 nit.
La luminosità tipica in SDR si aggira intorno ai 250 nit su tutto lo schermo, ma la resa è comunque vivace anche in ambienti non oscurati. Inoltre, lo speciale coating antiriflesso “OLED Glare Free” aiuta a minimizzare i riflessi ambientali.
Samsung ha incluso anche alcune funzioni extra. E’ presente la modalità Virtual Aim Point, che aggiunge un mirino virtuale a schermo per aiutare la mira nei giochi FPS privi di crosshair. Non manca la modalità Eye Saver (filtro luce blu) per affaticare meno la vista nelle sessioni prolungate. C’è poi la funzione SeeColors dedicata ai giocatori daltonici, che calibra i colori per migliorare la distinzione delle tonalità sullo schermo.
Tutte queste impostazioni sono accessibili tramite l’OSD (On Screen Display) intuitivo, navigabile con il joystick posizionato sotto la cornice.
Connettività e I/O dell’Odyssey OLED G6
Essendo un monitor per gaming su PC e console, la connettività è ampia e aggiornata. Sul retro troviamo una porta DisplayPort 1.4 (la scelta ideale per sfruttare i 500Hz e la risoluzione QHD collegandosi al PC) e una porta HDMI 2.1, che permette di collegare console di ultima generazione o PC in alternativa. Tramite HDMI 2.1, il monitor supporta infatti segnali 4K a 120Hz con HDR e VRR; una combinazione perfetta per PlayStation 5 e Xbox Series X|S.
Pur avendo HDMI 2.1, la risoluzione nativa resta 1440p: le console che emettono un segnale 4K potranno comunque utilizzarlo (il monitor effettuerà il downscale a QHD), ma non è un pannello 4K. In ogni caso, giocare su console a 1440p fino a 120Hz risulta ottimo, con l’enorme vantaggio dei neri OLED rispetto ai classici LCD.
Oltre alle porte video, il G6 offre un hub USB 3.0 integrato. C’è una porta USB-B upstream (da collegare al PC) e due porte USB-A downstream a cui si possono attaccare mouse, tastiera, controller o chiavette. Manca invece una porta USB-C con funzione video/ricarica. È una scelta comprensibile dato l’orientamento gaming puro del prodotto, ma da valutare se si volesse usare il monitor anche come hub per un laptop con USB-C.
Sul fronte audio, il monitor non integra speaker. È presente un’uscita audio analogica da 3,5 mm per collegare cuffie cablate o casse esterne direttamente al monitor.
Prestazioni in gaming e uso da ufficio
Le prestazioni dell’Odyssey OLED G6 in ambito gaming sono semplicemente di altissimo livello. Questo monitor eccelle nei giochi frenetici: la combinazione di refresh rate elevatissimo e tempi di risposta praticamente nulli si traduce in un’esperienza incredibilmente fluida e reattiva. L’input lag estremamente basso dà una sensazione di immediatezza ai comandi. Ogni azione compiuta si riflette quasi istantaneamente sullo schermo, un fattore cruciale nelle partite online competitive.
La funzione di VRR (Variable Refresh Rate) sia su PC che su console mantiene il gioco fluido anche quando il frame rate varia dinamicamente. Samsung ha inoltre introdotto il VRR Control per ridurre quasi completamente eventuali sfarfallii del pannello ai bassi framerate. Presente anche l’illuminazione LED posteriore sincronizzata che aggiunge immersività .
Per l’uso quotidiano, molte delle qualità che lo rendono eccellente nel gioco tornano utili anche in ambito ufficio o produttività. Per esempio la definizione: la risoluzione 1440p su 27 pollici offre una densità di pixel più che sufficiente per testi nitidi e grafici dettagliati. Tuttavia, a causa del peculiare layout subpixel del pannello QD-OLED, i caratteri piccoli risultano leggermente meno definiti rispetto a un monitor LCD classico con subpixel RGB convenzionali.
Un altro limite è la luminosità di picco in SDR che raggiunge circa 250 nit a tutto schermo. In un ambiente normale vanno più che bene, specialmente considerando l’ottimo trattamento antiriflesso. Tuttavia in un ufficio molto luminoso, o con luce solare diretta sul monitor, un LCD tradizionale da 400+ nit potrebbe risultare più visibile. L’Odyssey OLED G6 dà il meglio in condizioni di luce controllata o moderata.
Consumo energetico
Il consumo energetico dell’Odyssey OLED G6 è variabile a seconda dell’utilizzo e dei contenuti mostrati. Samsung dichiara un assorbimento massimo di circa 140 W quando il monitor opera alla piena luminosità e frequenza; ad esempio visualizzando immagini HDR molto luminose a 500Hz. Si tratta di un valore abbastanza elevato per un 27 pollici. Tuttavia, nell’uso reale quotidiano la richiesta energetica è molto più contenuta.
Durante normali sessioni di lavoro o di gioco in SDR, la media si aggira intorno a 40-50 W. Questo vantaggio deriva anche dalla natura degli OLED. Consuma energia solo per illuminare i pixel effettivamente accesi rispetto un LCD che mantiene la retroilluminazione sempre attiva.

Per tenere sotto controllo assorbimento e temperature, il monitor integra la citata gestione termica (heat pipe e sensori); inoltre, applica un algoritmo di ABL (Auto Brightness Limiter). Ovvero, su schermate completamente bianche la luminosità viene leggermente ridotta in automatico. Nell’uso misto, il monitor diventa un po’ meno luminoso se lasciato su una finestra molto chiara per parecchi minuti. Si tratta del sistema di Thermal Modulation che entra in azione per proteggere il pannello e contenere i consumi.
In termini di efficienza, consuma meno di un LCD quando la scena è scura, mentre consuma di più quando tutto lo schermo è chiaro e luminoso. Possiede inoltre una modalità Eco e altre impostazioni per ridurre la luminosità o il refresh quando non servono. Infine, l’alimentazione è gestita tramite un alimentatore esterno. In conclusione, sul fronte dei consumi energetici il Samsung Odyssey OLED G6 si comporta in maniera adeguata al suo livello. Offre prestazioni esuberanti quando richiesto, ma sa anche moderarsi automaticamente nelle situazioni più tranquille.
Odyssey OLED G6: conclusione
Il Samsung Odyssey OLED G6 rappresenta senza dubbio uno dei monitor più avanzati attualmente sul mercato. Unisce due mondi che raramente si incontrano: da un lato la velocità estrema di un refresh rate da record (500Hz), dall’altro la qualità d’immagine garantita dal pannello QD-OLED. Al tempo stesso offre una resa spettacolare nei contenuti più cinematografici, grazie ai contrasti e colori fuori scala. È un monitor pensato per un pubblico specifico: chi cerca il non plus ultra in ambito gaming e non ha paura di investire in una periferica specialistica.
Ma l’Odyssey OLED G6 non è il classico “tuttofare” adatto a chiunque. Per sfruttarlo appieno serve un PC con hardware di primo livello con CPU e GPU capaci di spingere centinaia di frame al secondo. Occorre inoltre avere l’occhio allenato per apprezzare differenze che forse un utente medio nemmeno noterebbe, proveniendo da uno schermo standard.
In definitiva, il Samsung Odyssey OLED G6 è un prodotto di nicchia che dimostra come OLED e altissimi refresh rate possono convivere in un singolo monitor.

Odyssey OLED G6
- QD-OLED 27″
- 500 Hz / Gtg 0,03 ms
- G-Sync, FreeSync Premium Pro, VRR
- DisplayPort 1.4 / HDMI 2.1 / USB 3.0
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