Il 9 novembre è uscito ufficialmente la distro MX Linux 25 “Infinity” basata su Debian 13 “Trixie”. La nuova versione porta una serie di miglioramenti tecnici, estetici e funzionali; rappresenta un’opzione sia per chi cerca un sistema leggero, sia per chi desidera un ambiente desktop moderno e completo.
Con la nuova versione, MX Linux mantiene il suo stile funzionale, pragmatico e orientato alla reale esperienza quotidiana. Anche il nome “Infinity” riflette una visione di continuità, stabilità e crescita controllata nel futuro.
Questa release introduce systemd come init predefinito in tutte le edizioni; tuttavia, per chi preferisce restare fedele a sysVinit sono ancora disponibili le varianti di Xfce, Xfce-AHS e Fluxbox con questa opzione ben evidenziata nel nome del file ISO. La scelta è il risultato prestato di MX Linux alla sua comunità, flessibilità senza compromessi.


MX Linux 25 Infinity: prestazioni, kernel e supporto hardware
Ogni edizione di MX Linux 25 è stata curata con attenzione specifica per il proprio ambiente desktop. L’edizione Xfce arriva con Xfce 4.20, una base stabile e reattiva; inoltre, introduce Engrampa al posto del classico File Roller per la gestione degli archivi. Il menu Whisker è stato aggiornato al nuovo formato di configurazione, risultando più fluido e personalizzabile.
Per chi possiede hardware più recente, la variante Xfce-AHS (Advanced Hardware Support) monta il kernel Liquorix 6.16; è ottimizzato per prestazioni e latenza, ideale per gaming o produzione multimediale. L’edizione KDE Plasma presenta Plasma 6.3.6 con Wayland attivo di default; ma lascia sempre la possibilità di tornare a X11 dallo schermo di login. Il lettore immagini Qimgv sostituisce Gwenview; mentre Dolphin guadagna azioni root e menu di servizio aggiuntivi per una gestione avanzata dei file.
TLP è stato rimosso in favore di power-profiles-daemon, risolvendo un fastidioso conflitto con il widget dei profili di alimentazione. Infine, Fluxbox, l’ambiente più leggero e minimalista, riceve un’attenzione sorprendente; nuove configurazioni del pannello, menu radice rivisti, stili aggiornati e l’integrazione di Rofi come launcher principale. Audacious prende il posto di DeaDBeeF come lettore audio predefinito, garantendo stabilità e compatibilità con una vasta gamma di formati.
Strumenti MX rinnovati: Qt6, mx-updater e un installer più intelligente
Uno dei punti di forza storici di MX Linux è sempre stato il suo set di strumenti personalizzati, progettati per semplificare la gestione del sistema anche a chi non ha dimestichezza con il terminale. In MX-25, i set di strumenti personalizzati sono portati a Qt6, per garantire una migliore integrazione con i desktop più moderni e una maggiore stabilità nel tempo. Il vecchio apt-notifier lascia spazio a mx-updater; è una una nuova utility che conserva la semplicità d’uso ma offre opzioni avanzate come la possibilità di scegliere nala come backend al posto di apt.
Anche l’installer si arricchisce di nuove ed utili funzionalità . Per esempio riceve la capacità di “sostituire” un’installazione Linux esistente preservando le cartelle home; il sistema analizza la vecchia partizione, recupera le informazioni di fstab e le riutilizza. Sono quindi risparmiate ore di configurazione manuale. Inoltre, l’installer ora supporta nativamente le installazioni UEFI Secure Boot a 64 bit; ma solo si utilizzi il kernel Debian standard (il Liquorix, pur essendo più performante, non è firmato per Secure Boot).
Viene anche introdotto il supporto a systemd-cryptsetup per le partizioni crittografate, migliorando l’esperienza su sistemi con dati sensibili.
Ottimizzazioni di sistema, sicurezza e cura nei dettagli visivi
MX Linux 25 non si limita a rimpacchettare software aggiornato, ma introduce ottimizzazioni che riflettono la cura del sistema. MX Cleanup ora identifica e disinstalla automaticamente driver DKMS obsoleti per chipset Wi-Fi come Realtek o Broadcom; un vero sollievo per chi aggiorna spesso il kernel. Inoltre, elimina manuali e FAQ in lingue non corrispondenti alla locale del sistema; quindi, riduce l’ingombro senza sacrificare la documentazione utile.
L’aspetto visivo riceve un trattamento speciale; i temi mx-ease e mx-matcha sono aggiornati, mentre nuovi sfondi e stili coerenti con l’identità “Infinity” sono disponibili. Anche Conky ora supporta una configurazione predefinita per passare tra formato orario 12h e 24h in base alle preferenze locali.
Per chi usa il sistema live come ambiente principale, le varianti con sysVinit offrono una migliore compatibilità con il sistema live di antiX; anch’esso aggiornato per funzionare in modo più armonioso con systemd quando necessario. La migrazione a Debian 13 porta anche il supporto nativo al formato deb822 per la gestione dei repository; più sicuro e strutturato rispetto al vecchio formato testuale. Tutto questo in più a centinaia di correzioni di bug e aggiornamenti alle traduzioni.
MX Linux 25 Infinity: conclusioni
Il comunicato ufficiale dedica ampio spazio ai ringraziamenti: dai tester delle beta e delle release candidate, fino ai traduttori, agli sviluppatori dei repository, ai moderatori del forum e ai donatori che mantengono attivi i server. Una forte collaborazione che ha prodotto una distro che funziona, giorno dopo giorno. Per chi proviene da MX 23, la pagina di migrazione ufficiale offre indicazioni chiare per passare a questa nuova base Debian senza traumi. La distribuzione non impone scelte forzate: si può usare systemd o sysVinit, Wayland o X11, KDE o Fluxbox, a seconda del proprio hardware e delle proprie abitudini.
MX Linux 25 Infinity offre un equilibrio tra modernità e rispetto per le risorse, tra innovazione e stabilità, tra potenza e semplicità. Chi cerca un sistema Linux affidabile per lavoro, studio o intrattenimento troverà in questa release un alleato senza fronzoli ma efficace.










