Ti piacerebbe avere un videogioco gratis? Epic Games Store ogni settimana ti regala uno dei suoi giochi in catalogo. Dal 22 maggio a partire dalle ore 17:00 fino alle ore 17:00 del 29 maggio 2025, Epic ti regala il gioco Deliver At All Costs. Il gioco è in vendita a €29.99, ma per questo periodo puoi averlo gratis per sempre.

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Deliver At All Costs: un’avventura folle
Nel mondo dei videogiochi, dove la tendenza dominante spinge spesso verso un realismo grafico quasi ossessivo e trame di una complessità a volte esagerate, capita, per fortuna, di imbattersi in piccole gemme che mirano direttamente all’essenza del divertimento più puro e immediato. Deliver At All Costs si colloca decisamente in questa nicchia.
Questo titolo è frutto del lavoro del team indipendente svedese Far Out Games; un nome forse nuovo per molti, ma che con questa opera prima dimostra un talento notevole. La pubblicazione è stata affidata a un colosso storico del settore, Konami. Una scelta che testimonia una rinnovata apertura della casa giapponese verso produzioni dal budget più contenuto, ma dotate di un elevato potenziale di intrattenimento.
Deliver At All Costs è un gioco d’azione arcade disponibile esattamente da oggi 22 maggio 2025 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Epic Games generosa come solito, regala a tutti questo gioco Konami nuovo di zecca del valore di 30 euro!
Deliver At All Costs è un’esperienza a visuale isometrica capace di fondere lo spirito dei primi Grand Theft Auto con un caos da cartone animato. L’ambientazione è collocata nel 1959, sull’isola immaginaria di St. Monique; il contesto è volutamente fuori dagli schemi. Protagonista della vicenda è Winston Green, un ingegnere brillante con un passato problematico che si ritrova in difficoltà economiche.

Una storia bizzarra tra razzi, pesci e caos
Winston vive in un appartamento disordinato, pieno di oggetti che testimoniano la sua ossessione per lo spazio. Nonostante sogni razzi e conquiste spaziali, la realtà è più misera. Per tirare avanti, Winston accetta un impiego come corriere nella compagnia “We Deliver“; l’offerta di lavoro arriva da una pubblicità radiofonica ascoltata per caso. Questa compagnia gestisce consegne in un mondo surreale, che unisce l’estetica degli anni ’50 a trovate da fumetto. L’assunzione è immediata; da quel momento inizia una carriera surreale fatta di consegne bizzarre, veicoli distruttibili e missioni sopra le righe.
Tutto ciò è presentato con un tono leggero e satirico; il gioco non cerca mai il realismo, ma abbraccia il nonsenso con convinzione. L’approccio arcade rende l’esperienza accessibile e, allo stesso tempo, la varietà degli incarichi mantiene alto il coinvolgimento. La formula si dimostra subito efficace; chi ama le esperienze fuori dal comune troverà pane per i suoi denti.
La storia si sviluppa gradualmente, alternando missioni principali a dialoghi divertiti e autoreferenziali. Ogni incarico porta alla luce un frammento del passato di Winston; il tutto è raccontato con leggerezza, senza appesantire la narrazione. Alcune missioni si rivelano autentici cortometraggi comici.

Il passato di Winston
Gradualmente, vengono svelati dettagli sul passato enigmatico di Winston e sulle oscure macchinazioni che si celano dietro l’innocua facciata della We Deliver. Figure chiave come l’ambiguo fondatore, Harald, e soprattutto suo figlio Donovan, emergono come centrali in questo intrigo.
Poi ci sono figure di contorno come il simpatico collega Norman che aggiunge un tocco di umorismo genuino alle vicende. Il tono generale della narrazione oscilla con abilità tra la pura commedia slapstick generata principalmente dalle esilaranti situazioni di gioco e dalla fisica esagerata, e un’atmosfera che a tratti sconfina quasi nel film noir. Si accenna spesso a cospirazioni governative (la CEA, una chiara e divertente parodia della CIA, è più volte coinvolta).
Questo continuo contrasto tonale contribuisce al fascino unico e originale del titolo. La progressione della storia riesce quasi sempre a mantenere vivo e palpabile l’interesse; ti spinge con curiosità a scoprire cosa si cela dietro la prossima, inevitabilmente folle, consegna. L’atmosfera che ne risulta è surreale; il tono grottesco è uno dei punti di forza più evidenti del gioco.

Gameplay: guida, distruzione e invenzioni folli
L’elemento che definisce in maniera inequivocabile l’identità di “Deliver At All Costs” risiede anche nel suo gameplay; immediato, accessibile e appagante nelle sue meccaniche fondamentali. Tutto si basa su una gestione della fisica volutamente esagerata; gestione che sfida le leggi della natura per puro divertimento. E anche su un mondo di gioco concepito per essere quasi completamente distruttibile. Ogni elemento dello scenario è un potenziale ostacolo da travolgere.
La prospettiva di gioco adottata è quella isometrica, con una limitata possibilità di ruotare la telecamera attorno al veicolo; si tratta di una scelta stilistica che omaggia con affetto i grandi classici del genere “run and gun” veicolare, ma che, in alcune circostanze, può rendere la navigazione meno intuitiva; o la percezione precisa degli ostacoli e delle distanze un po’ più difficoltosa.
Vesti i panni di Winston che si mette al volante del suo fido, anche se un po’ sgangherato, furgone da consegne. Quando scende dal furgone, Winston può interagire con l’ambiente circostante, attivare interruttori, raccogliere oggetti o, più semplicemente e con una certa dose di comica brutalità, prendere a calci casse e altri contenitori per racimolare qualche spicciolo extra.
La vera protagonista dell’esperienza è la guida; ogni veicolo presente nel gioco, a partire dal furgone base fino a mezzi più insoliti, risponde in maniera reattiva e precisa ai comandi impartiti. Tuttavia, la fisica volutamente “scivolosa”, imprevedibile e talvolta capricciosa rende ogni curva, ogni dosso, ogni frenata una potenziale e quasi inevitabile fonte di caos.

Missioni e compiti
Le missioni principali, che vengono attivate ascoltando la radio all’interno del furgone, costituiscono il motore portante della progressione narrativa e brillano per la loro costante varietà e per l’assurdità intrinseca delle situazioni proposte.
Si spazia dal dover trasportare un delicato sismografo fino al cratere di un vulcano attivo, cercando di evitare le rocce incandescenti in caduta, al consegnare preziose statue cercando disperatamente di non farle imbrattare dagli escrementi dei dispettosi gabbiani, fino a cimentarsi nel pilotaggio di minuscole auto radiocomandate per sfuggire alle grinfie della polizia. Ogni nuovo incarico introduce con intelligenza una nuova meccanica di gioco o una sfida specifica.
Ci sono poi compiti opzionali e numerosi oggetti collezionabili sparsi con cura per le vaste mappe di gioco; questi elementi incentivano attivamente l’esplorazione e forniscono le risorse necessarie per potenziare il proprio mezzo con una serie di gadget tanto strampalati quanto utili (o semplicemente divertenti), come un clacson talmente potente da frantumare i vetri degli edifici circostanti, un solido argano per trainare oggetti, una rudimentale ma efficace catapulta montata sul retro, o persino un congegno sperimentale capace di rallentare il flusso del tempo.

L’interazione con i pedoni che popolano le strade è anch’essa improntata a un umorismo nero e assurdo; investirli li farà volare via come birilli, ma senza conseguenze letali. Anzi, spesso si rialzeranno indenni per apostrofare Winston con insulti coloriti o, in un impeto di rabbia, si aggrapperanno tenacemente al furgone nel tentativo di fermarlo.
La polizia invece interviene solo a seguito di devastazioni ambientali particolarmente massicce e plateali; e anche in quelle circostanze, la sua presenza risulta essere più comica e goffa che realmente minacciosa.
Grafica e comparto sonoro: un mondo da cartolina in fiamme
La grafica punta tutto su un’estetica colorata e caricaturale; la visuale isometrica consente di apprezzare i dettagli e pianificare le manovre più audaci. Ogni elemento è saturo, esagerato, ironico; si ha l’impressione di giocare dentro a una pubblicità degli anni ’50 impazzita. Le auto ricordano modelli d’epoca; gli edifici sembrano usciti da vecchi spot televisivi.
L’effetto comico è costante e rafforzato da un comparto sonoro curato. La musica alterna rockabilly a jazz frenetico; accompagna le corse e le distruzioni come una colonna sonora cinematografica. I suoni ambientali non sono realistici, ma volutamente grotteschi: clacson che stridono, esplosioni esagerate, urla buffe. L’insieme caratterizza profondamente l’identità del gioco. Visivamente e acusticamente, il titolo riesce a essere memorabile; trasmette una sensazione di caos felice e controllato, capace di distinguersi nel panorama arcade.

Conclusione: Deliver At All Costs
Deliver At All Costs è un titolo che, pur con qualche difetto fisiologico per una produzione indipendente al suo esordio, riesce a centrare l’obiettivo principale: divertire, e anche tanto. È un’ode al caos creativo, un gioco che non si prende sul serio e che ti invita a fare altrettanto, sperimentando con la fisica e godendoti la libertà di seminare distruzione in un colorato mondo anni ’50. Le missioni, con la loro crescente assurdità sono capaci di strappare più di una risata e di offrire sfide sempre nuove e imprevedibili.
La sensazione di guidare il proprio furgone attraverso edifici, vedendoli crollare in mille pezzi, è appagante e difficilmente stanca. La ripetitività può fare capolino verso le fasi finali della campagna, e tecnicamente non è esente da pecche. Tuttavia, questi aspetti negativi passano in secondo piano di fronte alla spensieratezza che il gioco riesce a trasmettere. Lo consigliamo caldamente a chi cerca un’esperienza arcade vecchio stile, un titolo che ricordi i tempi in cui i videogiochi erano soprattutto sinonimo di divertimento immediato.
Se hai amato i classici giochi di guida caotici e hai nostalgia di un gameplay basato sulla fisica esagerata e sulla libertà, Deliver At All Costs saprà regalarti ore di puro spasso; a volte, basta una buona idea, una fisica strampalata e la libertà di fare un gran macello.
Buon divertimento con questo altro rilascio gratuito! Il gioco al momento supporta la lingua italiana per l’interfaccia e i sottotitoli.
Hardware consigliato
Per giocare a Deliver At All Costs in FHD (1080p) è sufficiente una GPU entry level come la AMD Radeon RX 7600 🧺 oppure la Nvidia GeForce RTX 4060 🧺. Può essere giocato in 1080p con settings moderati anche da processori con GPU integrata come l ’AMD Ryzen 8700G (su socket AM5) o qualsiasi minipc con GPU integrata come il Geekom AE8, il GMKtec NucBox K11 o il potente Beelink SER9.
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