Nel panorama delle console portatili note anche come Handheld PC Gaming, le soluzioni hardware sono in costante evoluzione. AMD ha appena annunciato dei nuovi SoC della serie Ryzen Z2 e, in particolare, del Ryzen AI Z2 Extreme; chip pensati espressamente per le console portatili.

A fare da palcoscenico all’annuncio, l’evento Xbox Games Showcase, dove AMD ha collaborato strettamente con ASUS e Microsoft per svelare le nuove APU destinate alle prossime ROG Ally e altri dispositivi simili. Il Ryzen Z2 A sarà disponibile sulle nuove console portatili Rog Xbox Ally. Mentre si prevede che il modello di punta ROG Xbox Ally X sarà dotato del processore Ryzen AI Z2 Extreme.
Il Ryzen Z2 Extreme è costruito attorno all’architettura ibrida Zen 5 + Zen 5c, supportato da grafica RDNA 3.5. Il chip promette di coniugare prestazioni elevate e consumi contenuti; mantiene al centro l’efficienza energetica senza compromettere la fluidità del gioco. Ma la novità principale di questi SoC è l’introduzione della NPU XDNA 2 con una capacità di calcolo fino a 50 TOPS, per carichi di lavoro AI particolarmente impegnativi. Ma a cosa potrà servire una NPU tanto potente in una console handheld?
Ryzen AI Z2 Extreme: architettura ibrida e potenza neurale
Il cuore pulsante del nuovo Ryzen AI Z2 Extreme è una CPU dotata di 8 core e 16 thread. La configurazione include 3 core Zen 5 ad alte prestazioni e 5 core Zen 5c, ottimizzati per efficienza. Le frequenze operative variano tra 2,0 e 5,0 GHz; l’intero chip è costruito con processo a 4nm. Il TDP è configurabile tra 15W e 35W; questa flessibilità consente ai produttori di ottimizzare termicamente i dispositivi.

Accanto alla CPU, AMD integra una GPU Radeon 880M basata su architettura RDNA 3.5. Questa GPU include 16 Compute Units, equivalenti a 768 shader, e garantisce prestazioni adeguate per il gaming a 1080p; nei titoli ottimizzati o meno intensivi, offre una fluidità più che soddisfacente.
ll vero punto di forza, tuttavia, risiede nella NPU XDNA 2; questo modulo dedicato all’elaborazione neurale è capace di raggiungere i 50 TOPS su INT8. A differenza dei processori per PC la NPU non serve in questo caso per generare immagini, eseguire modelli LLM o compiti simili. In questo ambito la capacità della NPU apre nuovi scenari; l’upscaling basato su AI, le funzioni di assistenza contestuale al gioco e l’integrazione con futuri standard come FSR 4.
Per quanto riguarda la memoria, il chip supporta moduli LPDDR5x fino a 8000 MT/s; una scelta che privilegia la larghezza di banda e riduce la latenza nei carichi dinamici. Sul fronte connettività, sono presenti supporti nativi per USB4 e PCIe 4.0; questo consente un’ottima compatibilità con accessori esterni, schede d’espansione e sistemi di raffreddamento avanzati.

Ryzen Z2 A: vecchia architettura, nuova accessibilità
In netto contrasto con la complessità tecnica del modello Extreme, Ryzen Z2 A punta invece su una formula già collaudata. Il chip si basa su Zen 2 per la parte CPU (4 core) e RDNA 2 per la parte grafica (8 CU); ricalca quasi alla perfezione le specifiche del processore Aerith presente nello Steam Deck. La fascia di consumo scende sensibilmente, con un TDP che varia tra 6W e 20W; si posiziona tra le scelte più adatte per dispositivi economici o destinati a sessioni di gioco prolungate.
Per i dispositivi portatili che vengono spesso utilizzati senza essere collegati alla presa di corrente, la durata della batteria è importante quanto le prestazioni. Il basso TDP del Ryzen Z2 A consente di realizzare dispositivi più piccoli e leggeri; offre lunghe ore di gioco continuo. È già stato riferito che il chip verrà utilizzato nel nuovo portatile economico “ROG Xbox Ally” annunciato da ASUS. In futuro, dispositivi economici e di lunga durata dotati di questo chip appariranno probabilmente sul mercato uno dopo l’altro.

Con questo chip, AMD vuole aprire l’accesso alla piattaforma Z anche ad altri produttori; un chip efficiente, maturo e con costi contenuti. E’ un chip che risponde alle richieste più urgenti del mercato attuale. Il supporto alla memoria si ferma alla LPDDR5-6400, e mancano sia il supporto a USB4 che una NPU dedicata, ma il bilanciamento tra prezzo, compatibilità e consumi lo rendono molto competitivo.
Sia Zen 2 che RDNA 2 sono architetture collaudate, adottate nelle APU personalizzate installate nello Steam Deck di Valve e apprezzate per la loro efficienza energetica e la stabilità delle prestazioni. Garantiscono prestazioni sufficienti per giocare comodamente a un gran numero di titoli anche in tripla A, mantenendo al contempo bassi i costi di produzione.
Considerazioni sulle prestazioni e sulla strategia AMD
Con la nuova gamma Z2, AMD sembra voler giocare su più fronti. Da un lato spinge sul segmento premium con il Ryzen AI Z2 Extreme, destinato a competere con i chip Intel Lunar Lake grazie alla sua integrazione AI e alla GPU evoluta. Dall’altro lato, recupera vecchie architetture e le ripropone in nuove configurazioni per ampliare la propria presenza nei segmenti a basso costo.
Non è ancora chiaro se tutte queste soluzioni troveranno immediatamente una collocazione nei prodotti in commercio. Finora, il Ryzen Z2 Extreme è stato mostrato principalmente all’interno del MSI Claw A8, mentre gli altri chip sono attesi su console di produttori cinesi o altri partner. Quello che è certo è che AMD ha ampliato notevolmente la gamma, includendo ora processori con 4 diverse generazioni di core Zen (2, 3, 4 e 5) sotto lo stesso nome “Z2”, generando anche una certa confusione nella nomenclatura.
A fronte di questa complessità, il vero banco di prova sarà l’effettiva adozione nei dispositivi e la capacità di sfruttare appieno le funzionalità avanzate della NPU.
Conclusione: Ryzen Z2 un’espansione ambiziosa
Con la versione AI Z2 Extreme, l’azienda dimostra di voler alzare il livello prestazionale e integrare funzioni moderne come le NPUs per elaborazioni AI locali. Con il Z2 A, invece, gioca la carta della diffusione di massa, spingendo su chip a basso costo ma collaudati.
La sfida non sarà solo tecnologica ma anche commerciale; convincere produttori e sviluppatori a investire nella piattaforma. Se AMD riuscirà nell’impresa, potrebbe diventare un riferimento assoluto nel mondo del gaming portatile.