Questo nostro articolo dedicato al trekking riguarda un evento sportivo con partenza e arrivo a Grotte Santo Stefano, in provincia di Viterbo, l’8a edizione della Scarpinata della Teverina. La Teverina è una strada provinciale (SP5 per la precisione) che collega Viterbo alla Valle de Tevere, fino al confine con l’Umbria. Nelle vicinanze lungo la via Teverina ci sono tanti piccoli borghi, affascinanti e ricchi di storia, che sembrano usciti dai libri delle fiabe: Celleno con il suo Borgo Fantasma, Roccalvecce, Sant’Angelo con i murales, Graffignano e il suo castello. La camminata sportiva di cui vi parliamo oggi è un anello che percorre tutti questi borghi, su un percorso da 35 km, oppure uno più breve da 17 km.
La Scarpinata della Teverina si terrà il 26 maggio 2024 e si svolgerà con qualsiasi condizione atmosferica. Le foto di questo articolo si riferiscono alla settima edizione dello scorso anno.
8a Scarpinata della Teverina
Grotte Santo Stefano è una frazione del comune di Viterbo lungo la strada Teverina, verso la valle del Tevere. La sua storia risale a tempi antichi e presenta interessanti elementi culturali e naturalistici. Le sue origini sono legate alla presenza di grotte naturali nella zona, usate sin dai tempi preistorici come rifugi o abitazioni e che gli hanno dato anche il nome.
Durante l’epoca romana, Grotte Santo Stefano ha avuto un’importanza strategica a causa della sua posizione lungo la via Tiberina (o Teverina), strada romana che collegava Roma con la città di Todi e nota per il suo significato commerciale e militare.
Nei secoli successivi, Grotte Santo Stefano è passata sotto il dominio di varie famiglie nobiliari e poteri locali. Luogo tranquillo e suggestivo, immerso nella natura, rappresenta il punto di partenza e arrivo della camminata.
La partenza del percorso lungo (35 km) avverrà alle ore 8:00, mentre quella del percorso corto (17km) avverrà alle ore 9:30.
Dopo un breve tratto nel borgo Grotte Santo Stefano, si prosegue per lunghi tratti immersi nella natura. Si attraversano campi coltivati con cereali, ulivi e frutteti in un continuo saliscendi verso la prossima tappa: Celleno.
Celleno
Qui si incontra il Borgo Fantasma, ossia il Castello di Celleno: il complesso monumentale intra-moenia, parte del perimetro urbano adagiato sul pianoro tufaceo delimitato a sud dalle mura civiche ed a nord dal pendio naturale.
La popolazione usava il termine “castello” nell’accezione generica di castrum, distinguendolo dall’edificio fortificato Castello degli Orsini, in passato sede del palazzo comunale. Le prime notizie riguardo la fondazione di Celleno risalgono all’anno 1026 anche se è molto probabile un insediamento sin dall’età etrusco-romana.
Per i progressivi fenomeni di erosione della rupe tufacea su cui sorge il centro antico di Celleno e per il terremoto dell’8 giugno 1931, nella prima metà del XX secolo, la città vecchia venne abbandonata e la popolazione trasferita coattamente in un luogo più sicuro: l’attuale città di Celleno.
Scarpinata della Teverina: Roccalvecce
Lasciato alle spalle il Borgo Fantasma, l’8a Scarpinata della Teverina prosegue verso Roccalvecce: nel cuore della Teverina, su una rupe di tufo circondato da fossati e boscaglie. Il monumento più importante è il Castello Costaguti (fa parte della Rete delle dimore storiche del Lazio).
Il Castello, formato da 3 piani, conserva gli arredamenti dell’epoca e altre opere d’arte tra cui affreschi dell’Ottocento, soffitti a cassettoni e stucchi. Alla base del centro abitato si trova “La Vignaccia”, giardino all’italiana del Settecento, proprietà del castello, dove sono presenti varie specie di piante. L’intero borgo sembra un set cinematografico di un’altra epoca.
Scarpinata della Teverina: Borgo di Sant’Angelo
La camminata continua verso il borgo di Sant’Angelo dove nelle ultime edizioni, ai partecipanti viene solitamente offerto un ristoro di ciliegie del Consorzio Ciliegia di Celleno. Qui si incontrano i bellissimi murales ispirati dalle fiabe.
Fino al 2016, Sant’Angelo era un paesino in via di abbandono come tanti altri paesi della Tuscia. Ma è stato trasformato in una meta turistica con un progetto di street art tutto al femminile. Le artiste di tutta Italia hanno dipinto le facciate delle case trasformando un piccolo borgo anonimo in una galleria d’arte a cielo aperto.
Graffignano sul percorso della Scarpinata della Teverina
Graffignano si trova sopra un altopiano che domina la Valle del Tevere. La zona è stata abitata sin dall’epoca etrusco – romana, da cui l’origine del toponimo Carfinianum: dal dominus romano Carfinius proprietario del territorio circostante.
Il borgo antico originario si sviluppa sopra la sommità di una piccola rupe e comprende il Castello Baglioni e il cosiddetto Di Dentro: questo schema è tipico dei centri abitati medievali italiani che sorgevano intorno ad un castello, il cosiddetto “incastellamento”. Il percorso della camminata dello scorso anno prevedeva un attraversamento dentro il Castello, con un ristoro ricco dei prodotti locali.
Lasciato alle spalle anche il borgo di Graffignano, il percorso si inoltra nei boschi circostanti, con salite e discese impegnative, ma agevolate per quanto possibile dall’ottima organizzazione della manifestazione.
Qualche altro chilometro e si arriva a Grotte Santo Stefano, il punto di partenza/arrivo dove vi attende un ricco pasta party. L’evento 8a Scarpinata della Teverina sarà organizzato da Tuscia Trekking Experience, su due percorsi ad anello sulla distanza di 35 km e 17 km.
Per iscrizioni puoi visitare il sito ufficiale. Se sei in zona non mancare a questo appuntamento!
Per partecipare alla scarpinata sono consigliate delle scarpe da trekking/trail.