Dopo anni di richieste, bug report e commenti infuocati, Mozilla inserisce il supporto nativo per i file Matroska all’interno di Firefox. La notizia arriva dalle edizioni Nightly del browser. Chi scarica quella versione può già aprire un video con estensione .mkv; senza installare plugin esterni o convertire il file in un altro formato.


L’esperienza è ancora parziale, perché al momento Firefox decodifica solo tracce AVC/H.264 per l’immagine e AAC per l’audio. Tuttavia, il team di sviluppo ha promesso di estendere la compatibilità anche a VP9, AV1, Opus e FLAC. Il flag media.mkv.enabled è già attivo di default su Nightly. Chi usa Beta o Release dovrà aspettare le prossime release; ovvero la versione 143 o 144, secondo la tabella di marcia interna.
Il progetto divide il lavoro in cinque fasi: raccolta dati, prototipo, espansione codec, test di sicurezza e distribuzione pubblica. Il changelog ufficiale rimanda al bug aperto nel 2017; migliaia di commenti, centinaia di allegati, una lunga discussione che dimostra quanto il pubblico tenesse a questo aggiornamento.
Adesso si può aprire un filmato in 4K con sottotitoli incorporati, spostare la barra di navigazione senza blocchi; è possibile persino farlo girare in picture-in-picture mentre si naviga su un altro sito. Il consumo di RAM resta contenuto grazie al nuovo demuxer scritto in Rust, linguaggio preferito da Mozilla per la sicurezza e la concorrenza.
Codec, demuxer e sicurezza
Il cuore della novità è il demuxer Matroska, il componente che separa flussi video, audio e sottotitoli all’interno del contenitore. Mozilla ha scelto di scriverlo ex-novo anziché adattare librerie esterne. Il vantaggio è un minor ingombro di memoria e un controllo granulare sui tempi di lettura. Il codice è già sottoposto a fuzzing automatico; è un processo che inonda il parser di file malformati per individuare crash o fughe di memoria. I primi test hanno evidenziato un overhead inferiore al 3% rispetto a un file MP4 equivalente; questo grazie all’efficienza del crate mp4parse riutilizzato come modello.
Per quanto riguarda i codec, la fase 2 copre H.264 e AAC, la fase 3 aggiungerà VP9 e Opus, mentre AV1 e FLAC arriveranno in fase 4. Ogni transizione verrà monitorata tramite Glean, il sistema di telemetria interno, in modo da misurare quanti filmati vengono effettivamente riprodotti e con quali caratteristiche. Il team ha anche previsto un corpus di oltre diecimila file MKV raccolti da archivi legali e produzioni indipendenti. Quindi, si vuole garantire compatibilità anche con container creati da versioni obsolete di HandBrake, FFmpeg o MKVToolNix.
Invece, chi è abituato a streaming di rete apprezzerà il supporto per range request, ovvero la possibilità di saltare a un minuto preciso del video senza scaricare l’intero file. Il demuxer calcola l’offset in millisecondi e richiede solo il byte range necessario, riducendo la latenza su connessioni lente. Infine, il parser rispetta la specifica CELLAR dell’IETF; anche eventuali estensioni future del formato saranno più semplici da implementare.
L’impatto su chi guarda serie, film e clip ogni giorno su Mozilla
Nel quotidiano, l’arrivo di MKV si traduce in meno frustrazione. Immagina di cliccare su un episodio in formato 1080p con traccia audio in 5.1 e sottotitoli in italiano e inglese. Prima Firefox scaricava il file o apriva il lettore esterno. Ora parte il player interno con la miniatura in picture-in-picture, il controllo volume a scorrimento e la scelta traccia in un menu a tendina. Chi lavora con corsi online, tutorial o registrazioni di conferenze può infine abbandonare Chrome senza dover convertire ogni registrazione.
Il vantaggio è ancora più evidente su Linux. Distribuzioni come Fedora o openSUSE non includono di default i codec proprietari; quindi aprire un MKV richiedeva l’installazione di gstreamer-libav o ffmpeg. Grazie al suo bundle open-source, Firefox evita questo passaggio e delega la decodifica ai media framework disponibili; su Windows usa Media Foundation, su macOS VideoToolbox, su Linux VA-API o VDPAU.
Il consumo di CPU risulta inferiore del 15% rispetto alla riproduzione via software, mentre la temperatura del chip è più stabile. Vantaggi anche nel mondo del torrenting legale: repository di documentari, registrazioni di concerti o materiale didattico distribuito in Creative Commons si aprono direttamente nel browser, senza passare da VLC.
Dal 2017 al 2025: la lunga marcia di una community che non molla
La storia di questo aggiornamento è un ritratto fedele di come funziona l’open source. Il bug di partenza, aperto il 14 febbraio 2017, ha raccolto oltre duemila commenti, centinaia di allegati e persino una raccolta firme su Change.org. I maintainer iniziali erano scettici: il formato Matroska è complesso, le specifiche EBML estensibili e il rischio di vulnerabilità era alto.
La svolta arriva nel 2023, quando un ingegnere di Mozilla, durante un hackathon, prototipa un demuxer in Rust che supera i test di sicurezza interni. Il codice piace, il team alloca risorse umane e il progetto entra nel roadmap ufficiale. La community risponde con test, patch e campioni video: un utente giapponese fornisce anime in 4K; un documentarista europeo condivide lungometraggi in Creative Commons; un professore americano carica lezioni universitarie.
Il ciclo di release di Firefox è mensile, quindi ogni miglioramento viene integrato rapidamente e reso disponibile a milioni di persone in poche settimane. Il 11 settembre 2025 resterà la data in cui per la prima volta un file MKV si apre in Firefox senza trucchi. E la voce “Formato non supportato” sparisce dai forum di supporto.










