Ogni anno, Amazon Prime Day attira milioni di acquirenti in cerca di sconti. Quest’anno, l’evento si terrà dall’8 all’11 luglio, con una durata estesa che offre quattro giorni di promozioni. Ma non sono solo i consumatori ad attendere con ansia; anche i criminali informatici hanno preso di mira la manifestazione.
Più di 1.000 nuovi domini sospetti, registrati solo nel mese di giugno, imitano Amazon e Prime Day. Di questi, l’87% è stato già etichettato come pericoloso. Alcuni includono nomi come amazon-2025[.]top oppure Amazon02atonline51[.]online, utilizzati per truffare chi cerca offerte autentiche.

Il fenomeno è aggravato dall’urgenza che il Prime Day genera. Secondo Amazon, nel 2024 si è verificato un aumento dell’80% nelle truffe di impersonificazione rispetto all’anno precedente. Email, SMS e siti contraffatti sono solo alcuni dei canali con cui i truffatori cercano di accedere a dati sensibili o forzare pagamenti non autorizzati.
L’evoluzione più preoccupante riguarda l’uso dell’intelligenza artificiale generativa, che consente ai malintenzionati di creare messaggi ingannevoli sempre più realistici, privi degli errori ortografici che un tempo ne facilitavano l’identificazione.
Tattiche e strumenti delle truffe online durante il Prime Day
Due sono le principali strategie adottate per colpire: la creazione di siti web falsi e l’invio di email di phishing. I primi simulano le pagine di login o di pagamento di Amazon. I secondi imitano messaggi ufficiali, utilizzando oggetti come “Errore di sistema Amazon – Rimborso dovuto”. Anche gli SMS sono usati per far leva su richiami urgenti, con notifiche di falsi richiami di prodotto. Un esempio è l’email intercettata da Check Point Research che invitava il destinatario ad aggiornare il proprio indirizzo: cliccando sul link si veniva indirizzati a una finta pagina di accesso.

Rispetto ai classici tentativi di sottrarre le credenziali, oggi l’obiettivo prevalente è spingere al pagamento non autorizzato. I dati mostrano una crescita dal 28% ad aprile al 38% a luglio di questo tipo di truffe. In parallelo, le pagine false hanno raggiunto un livello di perfezione grafica e lessicale tale da trarre in inganno anche i più esperti. Il rischio è reale e immediato: basta una disattenzione per perdere l’accesso al proprio conto o subire frodi economiche.
Perché Amazon Prime Day è un bersaglio così attraente per il cybercrime
Amazon Prime Day è un evento di dimensioni globali che coinvolge milioni di transazioni in poche ore. Questo volume elevato rende difficile per le vittime distinguere i contenuti autentici da quelli fraudolenti. L’estensione dell’evento a quattro giorni ha aumentato le opportunità per chi opera in modo illecito. Inoltre, i messaggi pubblicitari reali e quelli truffaldini spesso circolano sugli stessi canali: email, social media, notifiche push.
L’interesse dei criminali informatici è alimentato dalla fiducia diffusa verso Amazon; sfruttarla è un modo efficace per aggirare le difese psicologiche. Oggi, usando l’AI generativa, i truffatori riescono a emulare il tono dei messaggi ufficiali e ad aggirare i controlli automatici con maggiore efficacia.
Difendersi è possibile
La prevenzione inizia con la verifica delle URL: nomi strani, estensioni inusuali (.top, .online) o trattini in posizioni insolite devono accendere un campanello d’allarme. Meglio evitare i link ricevuti via email; è più sicuro digitare manualmente amazon.com nel browser o usare l’app ufficiale. Nemmeno la presenza del lucchetto HTTPS garantisce l’autenticità: alcuni siti malevoli lo mostrano per trarre in inganno.
Impostare l’autenticazione a due fattori, usare password robuste e diverse da sito a sito, affidarsi a un gestore di password sono buone abitudini. Per quanto riguarda i pagamenti, è preferibile usare carte di credito rispetto a quelle di debito, perché offrono maggiore protezione in caso di frode. Infine, diffidare delle offerte troppo vantaggiose, controllare sempre le recensioni dei venditori e non fornire mai dati sensibili al telefono.
Tra i segnali d’allarme ci sono messaggi che usano toni urgenti (“agisci subito“), saluti generici come “Gentile cliente” e comunicazioni relative a ordini mai effettuati. Anche l’uso di app di pagamento sicure, browser aggiornati e software antivirus contribuisce a mantenere alta la sicurezza durante le sessioni di shopping.
Amazon Prime Day tra occasioni e insidie digitali
Nonostante l’aumento dei rischi, è possibile vivere il Prime Day con serenità. Basta adottare precauzioni semplici e restare vigili. Le truffe digitali sono in aumento, ma anche la consapevolezza collettiva sta crescendo. Amazon, da parte sua, ha rafforzato la propria infrastruttura di sicurezza e diffuso avvisi utili: non contatta mai via telefono per attività sospette e non chiede dati riservati.
Il consiglio finale è di prendersi qualche secondo in più per verificare ciò che si sta per cliccare, soprattutto nei messaggi email. Così facendo si possono evitare problemi molto più lunghi da risolvere. Con un minimo di attenzione, Prime Day può tornare a essere un momento di occasioni, non di pericoli.