Microsoft ha annunciato che, da oggi, tutti i nuovi account verranno creati in modalità “passwordless” . Chi si registra non dovrà più scegliere una parola chiave per proteggere il proprio profilo; verrà invece guidato verso metodi più sicuri come passkey (soluzione di default), notifiche push e chiavi fisiche di sicurezza. Questa decisione si inserisce in una strategia più ampia contro le minacce informatiche basate sulle credenziali: phishing, brute force e credential stuffing.

Da tempo Microsoft lavora per eliminare la dipendenza dalle password, ritenute vulnerabili e ormai obsolete. In questa visione, le chiavi d’accesso biometriche e le soluzioni FIDO2 rappresentano un’alternativa concreta. Il cambiamento coinvolge solo i nuovi profili, mentre per quelli già esistenti resta la possibilità di mantenere la vecchia modalità, anche se viene incentivato l’abbandono del classico login.
Il nuovo processo è già stato integrato nelle interfacce di accesso su web e app mobile, con un flusso semplificato che evita la richiesta iniziale di una password. In parallelo, Microsoft ha anche rinominato il “World Password Day” in “World Passkey Day“. Un gesto simbolico che riflette l’intenzione dell’azienda di spingere verso un futuro completamente privo di password.
Microsoft : le basi del sistema senza password

La nuova configurazione prevede l’utilizzo prioritario delle passkey , credenziali crittografiche basate su standard FIDO che si legano al dispositivo e all’identità della persona. La procedura è semplice: il sistema riconosce automaticamente il miglior metodo disponibile sul dispositivo in uso e lo imposta come predefinito.
Se, per esempio, sono disponibili sia la password sia un codice OTP, il sistema opterà per quest’ultimo. Una volta completato il primo accesso, viene richiesto di attivare una passkey. I dati biometrici come impronte digitali e riconoscimento facciale diventano quindi il mezzo principale per l’autenticazione.
Non servono più codici da ricordare o aggiornare periodicamente; basta la presenza fisica della persona, che approva l’accesso con un gesto. L’adozione è già diffusa: secondo Microsoft, oggi vengono generati quasi un milione di passkey al giorno e il tasso di successo nel login supera il 98%. Questo contrasta nettamente con l’efficacia del metodo classico basato su password, che si ferma intorno al 32%. L’integrazione nei sistemi Windows è ormai completa grazie a Windows Hello, che funge anche da gestore integrato per le passkey. Inoltre, è in fase di test l’uso di provider di terze parti per aumentare la compatibilità e facilitare la gestione su più dispositivi.
Come cambierà l’esperienza utente? Vantaggi e svantaggi
L’esperienza di accesso verrà profondamente modificata; non si tratterà più di inserire una password statica. L’autenticazione avverrà tramite un gesto fisico: impronta, volto, PIN. Questo tipo di interazione riduce il rischio di furti digitali e limita l’esposizione a truffe via email e phishing.
Non sarà più necessario ricordare combinazioni complesse o cambiarle periodicamente; l’accesso sarà più rapido e diretto. Tuttavia, emergono anche nuove dipendenze: il dispositivo diventa cruciale, senza di esso, entrare diventa più difficile. Non tutti i dispositivi supportano passkey; alcuni potrebbero richiedere aggiornamenti hardware o software. Alcuni flussi possono confondere; non è sempre chiaro quale metodo viene usato e la semplicità promessa da Microsoft non è sempre immediata.
I meno esperti potrebbero trovarsi spiazzati; mancano tutorial chiari e assistenza dedicata. In ambienti condivisi, come postazioni pubbliche o dispositivi familiari, l’autenticazione biometrica può risultare scomoda. Anche la gestione delle emergenze richiede attenzione: perdere un dispositivo o cambiare telefono richiederà una procedura alternativa solida.
Se manca, l’accesso può bloccarsi. La sicurezza cresce, ma aumenta anche la responsabilità individuale.
FIDO e FIDO2

Le tecnologie FIDO e FIDO2 costituiscono l’architettura su cui si fonda l’autenticazione passwordless. FIDO è l’acronimo di Fast IDentity Online; nasce per creare standard di sicurezza condivisi. FIDO2, la sua evoluzione, consente di autenticarsi sul web senza mai dover usare una password. Si basa su crittografia a chiave pubblica e privata; il dispositivo genera la coppia durante la registrazione. La chiave privata resta sul device; quella pubblica viene inviata al servizio. Quando si accede, il sistema verifica l’identità tramite la chiave privata; il tutto avviene senza trasmettere dati sensibili.
L’autenticazione può avvenire tramite impronta, PIN, riconoscimento facciale. Il vantaggio principale? Nessuna informazione segreta viaggia in rete; questo blocca phishing e attacchi di tipo man-in-the-middle. FIDO2 è già supportato da Windows, Android, iOS, macOS, Chrome, Firefox, Safari. L’interoperabilità è in espansione; anche le aziende di gestione password stanno integrando il supporto.
I dispositivi di sicurezza fisici, come YubiKey 🧺 , si basano anch’essi su FIDO. Un sistema FIDO2 può essere usato per autenticarsi su qualunque sito o servizio compatibile; non serve alcuna app proprietaria. Il tutto punta a ridurre il rischio di compromissione; rendendo l’identità digitale più sicura e portatile.
Conclusione: la transizione inevitabile di Microsoft
Microsoft cambia da oggi il paradigma dell’autenticazione digitale. Il fatto che oltre 15 miliardi di account siano ora tecnicamente in grado di usare le passkey mostra quanto la direzione sia tracciata. La scelta di impostare per default un accesso senza password spinge verso un cambiamento che sarà difficile da ignorare.
Resta da vedere come verranno affrontati i limiti attuali, ma la rotta sembra chiara. Chi lavora nel settore tecnologico dovrà ripensare le proprie soluzioni di sicurezza, tenendo conto di un futuro in cui la password è solo un ricordo. L’importanza di backup affidabili e di una user experience chiara emergerà sempre più. Alla fine, il passaggio al passwordless non è solo un aggiornamento tecnico; è un cambio di mentalità. Uno che, come già accaduto per altre trasformazioni digitali, porterà con sé resistenze, sfide ma, forse, nuove opportunità.
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