Con il rilascio di LibreOffice 25.2.5, The Document Foundation chiude il ciclo della versione 24.8 e spinge l’intera comunità a migrare al nuovo aggiornamento. Questa release, disponibile per Windows, macOS e Linux, è la quinta di sette aggiornamenti di mantenimento previsti per la serie 25.2; è già pronta per il download sul sito ufficiale.
Chi utilizza la suite per lavorare quotidianamente su testi, calcoli o presentazioni, troverà in questa versione una base più solida, meno incline a crash improvvisi o problemi di formattazione. La raccomandazione è di passare alla nuova release senza attendere oltre. Le modifiche non introducono nuove funzionalità di rilievo. Tuttavia migliorano in modo netto l’affidabilità generale e la compatibilità con formati DOCX, XLSX e ODP.

LibreOffice 25.2.5: 63 correzioni per una suite più stabile
La nuova versione introduce 63 fix che risolvono problemi accumulati nel tempo. Per esempio, errori nei salvataggi automatici, perdite di memoria, blocchi improvvisi in Writer e Calc; oppure comportamenti anomali durante l’esportazione in formati Microsoft. Alcuni bug critici includevano perdite di memoria nella funzione AutoRecovery su file molto grandi; altri, invece, crash quando si resettava una finestra di dialogo in Writer. Sono state risolte anche le formattazioni che scomparivano nei documenti complessi esportati in DOCX; grafici danneggiati nei file XLSX con dati azionari.
Anche Impress beneficia di miglioramenti visivi. Le linee di connessione ora restano ancorate correttamente; le immagini non si spostano più casualmente durante l’esportazione. Inoltre, gli utenti giapponesi e russi noteranno miglioramenti nel rendering dei caratteri verticali e cirillici; questi erano spesso mal gestiti in precedenza. Tutti questi sono dettagli fanno la differenza per chi lavora su progetti professionali e necessita di un comportamento corretto della suite.
Compatibilità documentale e supporto prolungato
LibreOffice 25.2.5 si basa sulla tecnologia LibreOffice e supporta entrambi i principali standard di formato documentale: ODF (ODT, ODS, ODP) e OOXML (DOCX, XLSX, PPTX). La suite resta perfettamente compatibile con le esigenze di interoperabilità in ambienti misti, dove coesistono strumenti open-source e software Microsoft.
Il supporto per la serie 25.2 è garantito fino al 30 novembre 2025, con altri due aggiornamenti pianificati. Questo rende la release una scelta sicura sia per chi lavora in ambito domestico sia per studi professionali e aziende.
Per realtà aziendali più esigenti, invece, The Document Foundation consiglia versioni Enterprise fornite dai partner del progetto. Queste includono patch di sicurezza prolungate e canali di supporto con SLA garantiti. Da sottolineare anche l’arrivo di manuali in inglese aggiornati e gratuiti per Writer, Calc, Impress e Draw, scaricabili dal sito ufficiale.
Dove scaricare e come installare LibreOffice 25.2.5
Chi utilizza distribuzioni Linux come Arch, Fedora o openSUSE Tumbleweed può già trovare LibreOffice 25.2.5 nei repository rolling. Invece, chi preferisce pacchetti DEB o RPM può scaricare l’aggiornamento manualmente dalla pagina ufficiale.
Anche per Windows e macOS, i binari sono già disponibili. Chi ha già installato LibreOffice 25.2 vedrà presto arrivare la notifica di aggiornamento tramite i normali canali della propria piattaforma. Conviene evitare attese se si lavora su documenti complessi, poiché molte delle correzioni migliorano la gestione di contenuti avanzati. I sorgenti sono anch’essi scaricabili, per chi vuole compilarla da sé.

In ogni caso, il consiglio è di abbandonare la versione 24.8, ormai fuori supporto, e passare senza esitazioni alla nuova release. Sebbene LibreOffice 25.2.5 non introduca strumenti inediti, la qualità complessiva è più alta.
La capacità di esportare documenti Word o Excel senza problemi, la riduzione di crash in fase di salvataggio o la tenuta grafica di Impress, sono miglioramenti silenziosi ma essenziali. Inoltre, il ciclo di supporto ancora lungo permette di installarla oggi e mantenerla senza stress per diversi mesi. La raccomandazione è una sola: aggiornare subito, senza aspettare la prossima versione.