Ogni aggiornamento delle app basate sull’AI può cambiare il modo in cui ci relazioniamo con la tecnologia. Gemini, l’app di Google, ha appena ricevuto un potenziamento molto atteso nel campo dell’image editing. Dopo mesi di evoluzioni, test segreti e anticipazioni, Google DeepMind ha svelato un nuovo modello chiamato Gemini 2.5 Flash Image.

Meglio conosciuto con il nome in codice nano banana, il modello è apparso inizialmente su LMArena, la piattaforma di benchmarking per modelli AI. Qui era stato inserito senza branding riconoscibile, suscitando così molta curiosità. Il fatto che un nome così stravagante abbia raggiunto rapidamente le prime posizioni in classifica ha contribuito alla sua popolarità. Nano banana è stato scelto probabilmente per mantenere un tono leggero in una fase iniziale e segreta dello sviluppo; prima della rivelazione ufficiale come Gemini 2.5 Flash Image da parte di Google DeepMind.
Questo aggiornamento rivede il modo in cui l’intelligenza artificiale gestisce e modifica le immagini. Il focus è su un problema comune, ovvero la perdita della coerenza del soggetto. Da oggi, chi scatta una foto e decide di modificarla in chiave creativa, potrà farlo mantenendo intatta la propria identità visiva. Si può cambiare epoca, ambientazione o persino abiti, ma la persona nella foto resterà sempre se stessa. E questo, nel panorama dell’IA visiva, è un bel traguardo.
Gemini 2.5 Flash Image è disponibile su Gemini API, Google AI Studio e Vertex AI. Anche Adobe Firefly (modulo Text to Image e Firefly Boards) integra Gemini 2.5 Flash Image; sono disponibili 20 generazioni gratuite per test.

Gemini 2.5 Flash Image: più coerenza, più creatività
Fino a poco tempo fa, usare l’AI per trasformare un volto in una versione alternativa — ad esempio in stile anni ’60 o con una pettinatura fuori dal comune — portava spesso a un risultato poco soddisfacente; il viso finiva per assomigliare a quello di qualcun altro. Questo perché l’intelligenza artificiale non riusciva a cogliere i dettagli unici che rendono ogni volto realmente riconoscibile.

Con il nuovo modello, questa limitazione viene superata. Nano banana è progettato per mantenere la coerenza visiva del soggetto anche attraverso trasformazioni molto spinte. Una persona può essere trasformata in un matador all’interno di un’arena, in un artista in pieno atto creativo o nel protagonista di una sitcom anni ‘90; ma la fisionomia resterà riconoscibile. Questo miglioramento aumenta l’affidabilità dello strumento, rende l’editing più intuitivo. Inoltre, l’aggiornamento non è limitato solo alle persone; anche gli animali domestici ora conservano le loro caratteristiche.
Design mix, multi-edit e foto combinate
L’aggiornamento dell’app Gemini offre anche altre funzionalità. Tra le più interessanti c’è il design mixing, che permette di trasferire lo stile di un’immagine su un oggetto presente in un’altra immagine. Vuoi sapere come starebbero i colori dei petali di un fiore su un paio di stivali da pioggia? Ora puoi scoprirlo. Hai una texture preferita e desideri vedere come apparirebbe su un vestito? Gemini lo renderà possibile con pochi tocchi.
C’è poi l’integrazione della multi-turn editing, che consente un’interazione conversazionale con l’immagine. Puoi cominciare con una stanza vuota, dipingerne le pareti, scegliere i mobili e proseguire passo dopo passo, mantenendo un controllo creativo totale.
Inoltre, si possono combinare più immagini: ad esempio, un ritratto personale e una foto del proprio cane possono essere fusi per ottenere uno scatto in cui si è insieme su un campo da basket. Questo tipo di editing si avvicina molto a una collaborazione tra l’umano e l’intelligenza artificiale, dove l’immaginazione guida e la tecnologia esegue.
Gemini 2.5 Flash Image: conclusioni
L’accesso gratuito (per esempio su Google AI Studio) a questo modello rende l’esperienza inclusiva e immediatamente testabile. Naturalmente, ogni immagine generata o modificata viene marchiata con SynthID, il watermark digitale invisibile pensato per identificare i contenuti generati da intelligenza artificiale. Questo rappresenta uno strumento utile per distinguere il confine tra reale e sintetico; soprattutto in un contesto in cui le immagini possono influenzare opinioni e percezioni.
Con il modello Gemini 2.5 Flash Image il futuro dell’editing visivo sarà sempre più integrato nel flusso quotidiano di comunicazione. Gli strumenti messi a disposizione non sostituiscono l’occhio umano, ma lo amplificano. Se questa è la direzione presa, c’è da aspettarsi che le prossime versioni dell’app diventeranno ancora più personalizzabili; con una crescente attenzione alla qualità visiva, all’etica e alla creatività condivisa.