La corsa per ottenere un vantaggio competitivo o semplicemente per non perdere il passo nel settore dell’intelligenza artificiale (IA), ha portato ad una serie di accuse pesanti contro Amazon. Le accuse sono emerse da una denuncia pubblica inoltrata la scorsa settimana da Viviane Ghaderi, un’ex dipendente del team IA di Amazon. La ex dipendente ha intentato una causa contro l’azienda, sostenendo che le è stato ordinato di ignorare le leggi sul copyright pur di accelerare gli sviluppi nel campo dell’IA.
Accuse di Viviane Ghaderi
Secondo la denuncia presentata da Ghaderi, durante il suo impiego ad Amazon, le è stato chiesto di supervisionare il rispetto delle politiche interne sul copyright e delle leggi applicabili. Tuttavia, quando ha sollevato preoccupazioni riguardo a potenziali violazioni, il suo superiore, Andrey Styskin, l’avrebbe istruita a ignorare queste politiche. Styskin avrebbe giustificato questa richiesta affermando che “tutti gli altri lo stanno facendo“.
Probabilmente si trattava dell’addestramento di un modello LLM (large language model) di Amazon che richiedeva l’uso di documenti coperti da copyright. Sono note per esempio, le cause legali contro OpenAI per aver addestrato i suoi modelli LLM (large language models) con documenti e/o altre informazioni da fonti protette da copyright.
La causa sostiene inoltre che Ghaderi è stata successivamente retrocessa e infine licenziata dopo essere tornata dal congedo di maternità, in quello che lei ritiene essere un atto di ritorsione per aver sollevato le sue preoccupazioni sul copyright. Ghaderi afferma inoltre di essere stata sottoposta a discriminazioni e molestie legate alla sua gravidanza e al suo background etnico.
La Ghaderi nella denuncia ha riportato che dopo il lancio di GPT-4 di OpenAI (due settimane dopo), Amazon era nel “panico” e questo periodo concise proprio con il suo parto e il suo congedo di maternità.
Al suo rientro al lavoro, la Ghaderi afferma nella denuncia che le chiesero di completare attività impossibili come ridurre i costi di archiviazione dei dati nell’intera organizzazione di web crawling di AmazonBot del 75%, in soli otto giorni lavorativi. Gli è stato inoltre riportato che “avrebbe dovuto essere in grado di farlo senza alcun aiuto“, nonostante diversi ingegneri senior abbiano confermato che questo compito sarebbe stato impossibile nel periodo di tempo indicato.
Amazon: violazione del copyright
Montana MacLachlan, portavoce di Amazon, ha detto della causa: “Non tolleriamo discriminazioni, molestie o ritorsioni sul nostro posto di lavoro. Investighiamo su qualsiasi segnalazione di tale condotta e adottiamo le misure appropriate contro chiunque abbia violato le nostre politiche“.
Le accuse di Ghaderi sollevano interrogativi sulle pratiche etiche e legali nell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. È noto che molti di questi modelli sono addestrati su enormi quantità di dati, inclusi testi scritti. Sebbene ci siano alcune eccezioni limitate per l’uso di materiale con copyright a scopo di addestramento, le leggi sul copyright rimangono applicabili e la loro violazione comporta conseguenze legali.
OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT ha affrontato il problema del copyright riguardante l’addestramento dei suoi modelli attraverso la giustificazione del principio di “uso razionale” (fair use) per il materiale utilizzato.
Secondo il principio di fair use, il materiale copiato deve essere utilizzato in modo limitato e non deve essere utilizzato per scopi commerciali o per sostituire il lavoro originale. OpenAI ha affermato che il materiale usat per l’addestramento dei suoi modelli è utilizzato in modo limitato e non sostituisce il lavoro originale, ma è necessario per l’addestramento dei modelli.
Tuttavia, il principio di fair use è un tema controverso e la legittimità dell’uso di materiale copiato per l’addestramento dei modelli IA è ancora in discussione.
Conclusione
L’intelligenza artificiale ha il potenziale di trasformare molti aspetti della nostra vita, ma è fondamentale che il suo sviluppo avvenga all’interno di un quadro etico e legale solido. Le accuse di Ghaderi sono un promemoria dell’importanza di mantenere elevati standard etici e legali mentre si persegue l’innovazione tecnologica.
Per quanto riguarda la causa, gli avvocati di Ghaderi hanno chiesto un processo con giuria, previsto per il 14 Agosto, e hanno nominato Amazon.com Services, Andrey Styskin e Mahesh Krishnakumar come imputati. La causa include tra l’altro la violazione del diritto del lavoro contro la discriminazione sessuale, la legge sul congedo di gravidanza, le molestie e la protezione contro le ritorsioni.