In occasione dell’IFA 2024 di Berlino, Jack Huynh, senior vice president e general manager della divisione Computing and Graphics di AMD, ha annunciato che l’azienda unirà le sue architetture RDNA, dedicata al gaming, e CDNA, focalizzata sul mercato dei data center, in un’unica microarchitettura denominata UDNA.
L’obiettivo è quello di semplificare il lavoro degli sviluppatori e competere in modo più efficace con l’ecosistema CUDA di Nvidia. Allo stesso tempo, l’azienda vuole ottimizzare le prestazioni su diverse tipologie di prodotti.
AMD aveva deciso di separare le sue architetture GPU nel 2019, con RDNA progettata per i prodotti gaming consumer e CDNA pensata per i carichi di lavoro IA e HPC nei data center. Huynh ha spiegato che la divisione aveva lo scopo di ottenere micro-ottimizzazioni specifiche per ciascun settore. Tuttavia, con la crescita del business dei data center, è diventato necessario unificare le architetture per semplificare il lavoro degli sviluppatori. L’obiettivo è passare dalle centinaia di migliaia di sviluppatori attuali a milioni in futuro.
Le ragioni dietro UDNA
La nuova architettura unificata UDNA permetterà di avere una base comune sia per le GPU consumer che per quelle professionali. Ciò dovrebbe facilitare il lavoro degli sviluppatori, che non dovranno più ottimizzare separatamente per due architetture diverse.
AMD punta così a incrementare la sua competitività nel mercato delle GPU; una sfida diretta al dominio di NVIDIA e del suo ecosistema CUDA. L’azienda non ha ancora fornito una tempistica precisa per l’introduzione di UDNA. Ha lasciato intendere che potrebbe avvenire con le generazioni successive a RDNA 5.
Infatti, Huynh sebbene non ha fornito una data precisa per il debutto di UDNA, ha menzionato che l’azienda sta pensando a “UDNA 6 e UDNA 7“; questo suggerisce che l’architettura unificata potrebbe arrivare con la sesta o settima generazione di GPU AMD. Ciò implica che UDNA potrebbe debuttare non prima del 2025 o 2026.
Questa strategia riflette un approccio simile a quello di NVIDIA; approccio che utilizza la stessa architettura di base sia per le GPU gaming che per quelle IA e HPC. AMD spera così di replicare il successo dell’ecosistema CUDA, che vanta milioni di sviluppatori. La sfida sarà mantenere le ottimizzazioni specifiche per i diversi segmenti di mercato, bilanciando le esigenze di gaming e calcolo ad alte prestazioni.
Implicazioni e sfide della nuova strategia AMD
L’unificazione delle architetture GPU di AMD in UDNA comporta sia opportunità che sfide. Da un lato, permetterà di ottimizzare le risorse di sviluppo e creare una piattaforma software più coesa. Una base comune faciliterà il porting delle applicazioni tra ambito consumer e professionale.
D’altro canto, AMD dovrà fare attenzione a non perdere le ottimizzazioni specifiche che rendevano RDNA e CDNA ideali nei rispettivi campi d’uso. Bilanciare le esigenze di gaming, intelligenza artificiale e calcolo scientifico in un’unica architettura sarà una sfida non banale.
Servirà un grande sforzo per convincere gli sviluppatori ad adottare la nuova piattaforma unificata. Il successo di UDNA dipenderà molto dalla capacità di AMD di creare un ecosistema software maturo e completo attorno alla nuova architettura.
Per raggiungere questo obiettivo, AMD continuerà a fare affidamento sulla sua stack software open source ROCm. Tuttavia, l’azienda dovrà lavorare duramente per migliorare l’efficacia di ROCm e guadagnare il supporto di utenti e community open source. Semplificare l’architettura GPU, anche a costo di alcune ottimizzazioni, potrebbe accelerare l’adozione dell’ecosistema AMD.
L’azienda dovrà anche gestire attentamente la transizione, garantendo compatibilità con le soluzioni esistenti.
AMD abbandona il mercato delle GPU High-End
Sempre durante l’IFA di Berlino, Jack Huynh ha annunciato anche un importante cambio di strategia per la prossima generazione di GPU Radeon AMD. Secondo quanto dichiarato da Jack Huynh, l’azienda si concentrerà sulla fascia media del mercato con l’architettura RDNA 4. Abbandonerà, quindi, temporaneamente il segmento high-end. In altre parole, AMD non vorrà competere con le GPU flagship di Nvidia RTX 50 di prossima uscita.
L’obiettivo è aumentare la quota di mercato complessiva di AMD, puntando a raggiungere il 40-50% del mercato GPU.
GPU gaming: AMD punta tutto sulla fascia media
Secondo i dati di utilizzo riportati da Steam a Gennaio 2024, il 59.70% di gamers usa una risoluzione FHD (1080p); il 20.3% usa una risoluzione compresa tra il 1080p e il QHD (2560 x 1440). E solo il 6,67% usa una risoluzione superiore al QHD, tra cui il 4K. Infine, il restante 13.3% usa addirittura una risoluzione inferiore al FHD. Quindi il 73.3% usa una risoluzione fino al FHD o 1080p (1920 x 1080).
Il motivo è noto, quel 73.3% di gamers non si permettono di acquistare GPU con un prezzo oltre i 300/400 euro. Infatti le GPU più utilizzate su Steam sono la RTX 3060 🧺 al primo posto (5%), che permette di giocare perfettamente in 1080p; e anche in QHD con qualche compromesso. Seguita dalla GTX 1650 🧺 (5%) anch’essa buona per il 1080p.
AMD ritiene che concentrarsi sulla fascia media, che rappresenta circa l’80% del mercato, sia più vantaggioso e redditizio, che puntare sul 7% di fascia alta. Una percentuale bassa che non giustificherebbe gli investimenti ingenti richiesti dalla progettazione di una GPU di fascia molto alta.
Le nuove GPU RDNA 4 di fascia media dovrebbero essere lanciate a inizio 2025; probabilmente al CES, con quattro modelli iniziali. Si prevede che il top di gamma avrà un prezzo intorno ai 399 dollari; molto inferiore agli attuali modelli di punta. Questa strategia segna un cambiamento significativo per AMD, che negli ultimi anni aveva cercato di competere con NVIDIA anche nel segmento enthusiast.
L’azienda continuerà comunque a puntare sulla fascia alta nel settore CPU con i suoi processori Ryzen ed EPYC. In definitiva, buone notizie da AMD per chi cerca GPU di buona qualità a basso costo; pessime invece per la minoranza che aspettava una GPU high end AMD.
UDNA: conclusioni
Questa scelta di AMD mira a semplificare il lavoro degli sviluppatori e a competere in modo più efficace con l’ecosistema CUDA di Nvidia. Sebbene AMD non abbia fornito una tempistica precisa per il debutto di UDNA, l’azienda sta pianificando le prossime tre generazioni di GPU con l’obiettivo di mantenere le ottimizzazioni nel tempo.
La sfida principale per AMD sarà migliorare la sua stack software ROCm; e guadagnare il supporto di utenti e community open source. Se l’azienda riuscirà a eseguire con successo questa transizione, potrebbe ritagliarsi una fetta più ampia del mercato delle GPU per data center e gaming.
Se riuscirà nell’intento, AMD potrebbe ridefinire gli equilibri del settore GPU. In caso contrario, rischia di perdere terreno in segmenti di mercato chiave. Gli sviluppi futuri di UDNA rappresentano una delle scommesse più importanti di AMD per il suo futuro nel campo delle GPU.
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