Meta, la società dietro Facebook, Instagram e Whatsapp, sta portando avanti diversi progetti per rinnovare le proprie piattaforme social e renderle più adatte alle nuove generazioni di utenti. Uno di questi progetti è Threads, l’app sviluppata specificatamente per la messaggistica privata e le comunicazioni all’interno di gruppi di amici molto simile a Twitter/X.
Threads e i test del protocollo ActivityPub
Fino ad oggi, Threads era una piattaforma completamente chiusa e centralizzata, gestita interamente da Meta e con nessun tipo di interoperabilità con altri servizi esterni.
Proprio per questo motivo ha destato sorpresa l’annuncio di Mark Zuckerberg, CEO di Meta, sul fatto che Threads ha avviato una fase di test per implementare l’interoperabilità tramite lo standard ActivityPub.
Questo significa che gli utenti Threads potranno vedere i post pubblicati dagli utenti di altre piattaforme che utilizzano lo stesso protocollo decentralizzato di comunicazione, come ad esempio Mastodon.
Mastodon è una delle realtà più rilevanti del “Fediverso”. Il Fediverso rappresenta l’insieme delle piattaforme decentralizzate che adottato lo standard ActivityPub e sono quindi interoperabili tra loro. Negli ultimi mesi, Mastodon ha visto un’impennata di nuovi utenti in seguito all’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk e ai numerosi cambiamenti controversi introdotti sulla piattaforma dell’ ex uccellino blu.
Gli interrogativi sollevati dai test di Threads
L’annuncio di Meta è sicuramente positivo perché va nella direzione dell’apertura di Threads verso un modello più distribuito e federato. Tuttavia, vanno sottolineanati alcuni punti importanti:
- Il test riguarda solo la possibilità per gli utenti Threads di vedere i post pubblicati altrove su ActivityPub, ma non il contrario (ovvero pubblicare da Mastodon o altri servizi su Threads). Questo mantiene Threads parzialmente centralizzato.
- Non si hanno ancora molti dettagli tecnici sul funzionamento del test e su quanti utenti vi possano effettivamente partecipare. Questo rende difficile valutarne la reale portata.
- Permangono dubbi sulle reali intenzioni di Meta. C’è il timore che l’azienda possa adottare una strategia di “estendi, abbraccia ed estingui” lo standard ActivityPub, come già fatto in passato con altre tecnologie.
In ogni caso, l’apertura di Threads ad ActivityPub segna un piccolo passo in avanti verso la direzione di maggiore decentralizzazione auspicata anche da Adam Mosseri, a capo di Instagram, che aveva sottolineato come un modello più federato potesse rendere la piattaforma più appetibile per i creator emergenti. “Penso che potremmo essere una piattaforma più avvincente per i creatori, in particolare per i nuovi creatori che sono sempre più esperti, se siamo un luogo in cui non devi avere la sensazione di dover fidarti di noi per sempre“.
Cos’è lo standard ActivityPub
ActivityPub è un protocollo open source sviluppato per le piattaforme social decentralizzate, con l’obiettivo di renderle interconnesse. Il suo funzionamento si basa su alcuni concetti chiave:
- gli utenti non sono legati ad una singola piattaforma, ma possono essere presenti su server (istanze) differenti.
- ogni istanza ActivityPub espone un’API federata che gli consente di pubblicare e ricevere aggiornamenti (posts).
- quando un utente effettua una pubblicazione, questa viene condivisa con tutte le istanze cui è seguito/a.
- un utente può seguire profili presenti su altre istanze e visualizzare i relativi aggiornamenti nel proprio flusso (timeline).
In sostanza, ActivityPub realizza un modello di social networking distribuito, dove il contenuto viaggia liberamente tra istanze diverse grazie a meccanismi di pubblicazione/sottoscrizione basati su standard aperti.
L’obiettivo dichiarato è dare agli utenti il pieno controllo dei propri dati, consentendo di portare la propria presenza e i propri follower con sé anche spostandosi tra piattaforme diverse. Questo dovrebbe creare un ecosistema social meno frammentato e dipendente dai singoli servizi centralizzati.
Conclusione
Threads rende Mastodon, Pixelfed e le altre istanze ActivityPub accessibili a potenzialmente centinaia di milioni di nuovi utenti, aumentandone la rilevanza. Tuttavia, è opportuno rimanere cauti riguardo le reali intenzioni di Meta, dato il suo passato nel tentativo di usare standard aperti a proprio vantaggio competitivo piuttosto che nell’ottica della reale interoperabilità tra servizi.
In ogni caso, l’annuncio costituisce comunque un segnale importante riguardo la direzione futura di piattaforme social prima legate a modelli di centralizzazione totale.
Ricordo che da oggi, Threads sarà disponibile anche in Europa .