Ieri, durante l’assemblea annuale degli azionisti di Tesla, il CEO Elon Musk, ha svelato i suoi piani ambiziosi per l’implementazione su larga scala dei robot umanoidi Tesla Optimus. Musk ha delineato una strategia che prevede lo schieramento di migliaia di questi robot nelle fabbriche dell’azienda già a partire dal prossimo anno. Inoltre, ha fatto previsioni audaci sul potenziale mercato globale per i robot umanoidi, stimando una domanda annuale di 1 miliardo di unità.
Tesla ha rivelato per la prima volta i suoi piani di lavorare su robot umanoidi nel 2021 in occasione di un evento AI Day. A gennaio, Tesla ha mostrato dei robot Optimus che piegavano la biancheria in un video dimostrativo. Musk non ha divulgato esattamente cosa può fare Optimus oggi, ma ha suggerito che un giorno i robot Optimus “si esibiranno come R2-D2 e C-3PO in Star Wars e potranno cucinare o pulire, lavorare in fabbrica o insegnare“.
Piani di produzione di Optimus
Secondo quanto riportato da Musk, Tesla prevede di avere da 1.000 a 2.000 robot Optimus operativi nelle sue fabbriche entro la fine del 2024. Questo rappresenterebbe un primo passo verso la produzione su larga scala di questi robot umanoidi, che inizialmente sarebbero impiegati negli ambienti di fabbrica di Tesla prima di essere resi disponibili per i consumatori.
Musk ha affermato che l’azienda ha già schierato due robot Optimus in una delle sue fabbriche, dove stanno svolgendo autonomamente compiti specifici, sebbene non siano stati forniti dettagli precisi sulle attività svolte dai robot.
Optimus: previsioni di mercato
Oltre ai piani di produzione, Musk ha fatto previsioni sul potenziale mercato globale per i robot umanoidi come Optimus. Secondo le sue stime, la domanda annuale di questi robot potrebbe raggiungere 1 miliardo di unità. Musk prevede che Tesla possa catturare almeno il 10% di questa domanda, il che potrebbe tradursi in profitti potenziali di 1 trilione di dollari.
Queste previsioni si basano sull’ipotesi che Tesla possa produrre i robot Optimus a un costo di 10.000 dollari l’uno e venderli a 20.000 dollari ciascuno. Sebbene queste cifre possano sembrare ambiziose, Musk ha sottolineato che l’azienda sta lavorando per rendere i robot sempre più accessibili e convenienti.
Personalizzazione e adattabilità di Optimus
Un aspetto chiave dei piani di Tesla per Optimus è la personalizzazione e l’adattabilità dei robot. Musk ha affermato che entro il 2026, il software di Optimus sarà completamente personalizzabile, consentendo ai clienti di adattare le funzionalità e le caratteristiche dei robot in base alle loro esigenze specifiche.
Questa flessibilità potrebbe aprire la strada a una vasta gamma di applicazioni per i robot umanoidi. Potrebbero essere impiegati in settori come l’assistenza sanitaria, l’edilizia, la logistica e molti altri. Musk ha affermato che i robot potrebbero essere programmati per svolgere compiti domestici come piegare la biancheria o persino per interagire con gli esseri umani in modo più naturale e intuitivo.
Le previsioni di Musk sull’intelligenza artificiale
Oltre agli aggiornamenti su Optimus, Musk ha condiviso previsioni audaci sull’intelligenza artificiale, suggerendo che potrebbe superare l’intelligenza umana entro il 2025. Secondo Musk, “la mia previsione è che avremo un’intelligenza artificiale più intelligente di qualsiasi singolo essere umano probabilmente entro la fine del prossimo anno“.
Questa previsione rappresenta un’accelerazione rispetto alle precedenti dichiarazioni di Musk, che aveva inizialmente previsto che l’intelligenza artificiale generale completa non sarebbe stata raggiunta prima del 2029. Tuttavia, Musk ritiene che l’allentamento delle strozzature nella produzione di microchip possa accelerare il ritmo dello sviluppo dell’IA.
Musk ha anche sottolineato i potenziali benefici di un’intelligenza artificiale avanzata, suggerendo che potrebbe rivoluzionare settori come la produzione, i servizi e persino l’assistenza domestica.
Secondo Musk, l’IA potrebbe consentire a Tesla di raggiungere una capitalizzazione di mercato di 25 trilioni di dollari, superando la metà del valore dell’intero indice S&P 500 e circa 7 volte di più di quanto capitalizzano oggi Microsoft e Apple.
Le promesse su Robotaxi e Autopilot
Nonostante le ambiziose previsioni di Musk, il progetto Robotaxi e il sistema Autopilot di Tesla sembrano essere arenati da anni senza raggiungere una vera guida autonoma.
Durante l’assemblea degli azionisti di Tesla di ieri, Elon Musk ha fornito alcuni aggiornamenti sul progetto Robotaxi e sul sistema di guida autonoma Autopilot dell’azienda. Riguardo al Robotaxi, Musk ha ribadito la visione di Tesla come pioniere nell’intelligenza artificiale e nella guida autonoma, trasformando i veicoli esistenti in auto a guida autonoma e lanciando robotaxi dedicati senza volante né pedali. Ha parlato dei piani per un servizio di robotaxi simile ad Airbnb, in cui i proprietari di Tesla possono aggiungere o rimuovere la loro auto dalla flotta con un semplice tocco nell’app, permettendo alla loro auto di generare reddito quando non la usano.
Tuttavia, i dettagli sui tempi di lancio del Robotaxi non sono stati forniti. Riguardo all’Autopilot, Musk ha espresso fiducia negli ultimi aggiornamenti del sistema FSD (Full Self-Driving) di Tesla, affermando che chi non li ha provati “davvero non capisce cosa sta succedendo“. Ha ribadito la sua convinzione che Tesla stia facendo progressi significativi verso la guida autonoma completa, anche se in passato le sue previsioni in questo campo non si sono avverate nei tempi stabiliti.
Elon Musk riceve 56 miliardi dagli azionisti
L’assemblea degli azionisti di Tesla ha approvato a larga maggioranza il controverso pacchetto retributivo da 56 miliardi di dollari per Elon Musk, nonostante le critiche di alcuni grandi investitori istituzionali. Si tratta del pacchetto retributivo più grande mai approvato per un CEO.
Il pacchetto retributivo di 56 miliardi di dollari per Elon Musk, è un piano di compensazione azionaria legato alle performance di Tesla. Consiste in un premio di azioni Tesla che Musk può ricevere in 12 tranche successive nel corso di 10 anni, se l’azienda raggiunge determinati obiettivi di capitalizzazione di mercato e ricavi operativi. Le condizioni chiave sono:
- Tesla deve raggiungere una capitalizzazione di mercato di 650 miliardi di dollari, con incrementi di 50 miliardi per ogni tranche successiva.
- l’azienda deve anche raggiungere determinati livelli di ricavi operativi legati a ciascuna tranche.
- se tutti gli obiettivi vengono raggiunti, Musk potrebbe ricevere circa il 25% delle azioni Tesla in circolazione sotto forma di opzioni.
Quindi il valore del pacchetto dipenderà dalle prestazioni e dalla crescita futura di Tesla. Se l’azienda non raggiunge gli obiettivi, Musk non riceverà alcuna compensazione aggiuntiva. I soldi non andranno direttamente nelle tasche di Musk, ma aumenteranno la sua partecipazione azionaria nell’azienda se gli obiettivi vengono raggiunti.
Intanto ieri sera dopo l’intervento di Elon Musk all’assemblea degli azionisti, terminato tra gli applausi, il titolo Tesla ha chiuso con un +2.92% .
Conclusioni
Le ambizioni di Elon Musk e di Tesla per i robot umanoidi Optimus sono indubbiamente audaci. Tuttavia, considerando che viviamo in un momento storico in cui l’IA fa progredire tutto molto più velocemente, forse i suoi piani non sono del tutto visionari.
Vedremo come questi piani si evolveranno nei prossimi anni e come l’azienda affronterà le sfide tecniche, economiche e sociali associate a queste tecnologie. Indipendentemente dai tempi effettivi, è chiaro che lo sviluppo di robot umanoidi e di intelligenza artificiale avanzata avrà un impatto significativo sulla società, sull’economia e sul mercato del lavoro.