Proton lancia Lumo 1.2, un aggiornamento che introduce funzionalità attese, come la modalità scura e la personalizzazione delle chat. A differenza altre controparti sul mercato, Proton da massima priorità alla privacy, non vende i dati personali e non li utilizza per addestrare modelli proprietari. Lumo 1.2 conferma questa filosofia e offre un’esperienza moderna e su misura pur mantenendo la promessa di privacy by default. Dimostra che è possibile godere di un AI senza rinunciare al controllo sui propri dati. Inoltre, la coerenza con l’ecosistema Proton – che include Mail, Drive, Calendar e Pass – garantisce un’esperienza completa e uniforme.


Lumo 1.2: modalità scura e personalizzazione
Uno dei cambiamenti immediatamente percepibili in Lumo 1.2 è l’introduzione della modalità dark. Questa modalità è perfettamente allineata con quella già presente in Proton Mail, Drive e gli altri servizi dell’ecosistema. Tuttavia, non è una semplice modifica estetica. Riduce l’affaticamento visivo, migliora la concentrazione e offre un’interfaccia più piacevole; soprattutto in ambienti poco illuminati. La coerenza visiva tra le diverse applicazioni Proton crea un senso di continuità che semplifica l’interazione e rafforza l’identità del brand.


Un’altra funzionalità introdotta con la versione 1.2 è la personalizzazione delle chat. Anche qui non si tratta di un cambio di tema. La nuova funzione consente di adattare l’aspetto e il comportamento dell’assistente alle proprie preferenze. Il design è pulito, moderno e focalizzato sull’essenziale, eliminando distrazioni superflue. Nella filosofia di Proton ogni elemento dell’interfaccia deve avere uno scopo e rispettare la persona che lo utilizza. La personalizzazione è uno strumento per rendere l’interazione con l’AI più naturale, intuitiva e, soprattutto, personale.


Per garantire la protezione dei dati, le nuove funzionalità sono implementate all’interno di un’architettura di sicurezza rigorosa. Lumo è costruito su modelli open-source, una scelta che favorisce la trasparenza e permette alla comunità di verificare il codice. Inoltre, i dati scambiati durante le conversazioni non vengono mai venduti a terzi e non vengono utilizzati per addestrare modelli proprietari. Questo è un punto di rottura rispetto a molte piattaforme di AI che, pur offrendo servizi gratuiti, lo fanno a costo della privacy degli interlocutori.
Conclusioni
La versione Lumo 1.2 è quello che Proton immagina per l’intelligenza artificiale. Nella corsa all’AI spesso guidata da logiche di mercato e raccolta indiscriminata di dati, Proton propone un’alternativa basata su etica, trasparenza e controllo personale. La scelta di modelli open-source, la politica di non utilizzo dei dati per il training e l’integrazione in un ecosistema privacy-first sono dettagli importanti di un modello sostenibile che mette la persona al centro. Lumo 1.2 dimostra che è possibile offrire un’AI moderna, personalizzabile e visivamente accattivante senza compromessi sulla privacy.











