Dopo quasi un decennio di attesa, il nuovo Philips Hue Bridge Pro segna un aggiornamento concreto per chi ha costruito un ecosistema Hue nel tempo. Rispetto al modello v2 del 2015, il Pro introduce un salto tecnologico rilevante; supporto fino a 150 luci e 50 accessori, contro i 50 e 10-15 dell’originale. Questo triplica la capacità gestibile da un singolo hub, eliminando la necessità di ricorrere a più bridge in abitazioni estese.


Il cuore del dispositivo è il nuovo “Hue Chip Pro”, un processore quad-core da 1,7 GHz affiancato da 1 GB di RAM DDR4 e 8 GB di memoria flash di storage, contro i modesti 256 MB e il chip singolo-core del predecessore. Questa potenza aggiuntiva si traduce in una gestione più fluida di scene complesse, automazioni multiple e dispositivi connessi. Il design esterno mantiene la forma iconica, ma introduce connettività Wi-Fi 2.4 GHz oltre alla classica Ethernet, e un alimentatore USB-C al posto del vecchio jack proprietario.
Questi cambiamenti pratici rendono l’hub molto più versatile. Chi possiede un impianto ridotto (sotto le 20 luci) potrebbe non percepire differenze sostanziali, rendendo l’upgrade del Pro meno urgente. Il vero valore del Pro emerge in contesti domestici ampi o densamente automatizzati, dove la scalabilità e la stabilità diventano fattori critici.
MotionAware, Matter e automazioni locali
Tra le novità più interessanti del Hue Bridge Pro spicca MotionAware, una tecnologia che trasforma le luci compatibili in sensori di movimento senza hardware aggiuntivo. Sfruttando le interferenze nei segnali causate dal passaggio di una persona, il sistema rileva la presenza in una stanza usando almeno tre lampade Hue posizionate a diverse altezze. La funzione è gratuita, configurabile per fasce orarie e sensibilità; permette di attivare scene specifiche o spegnere le luci dopo un periodo di inattività. Tuttavia, non funziona con dispositivi di terze parti né con tutti i prodotti Hue (es. Hue Go).


Il supporto Matter out-of-the-box semplifica l’integrazione con ecosistemi esterni come Apple Home, Google e Home Assistant, abilitando il controllo locale senza dipendere dal cloud. La connessione Matter garantisce maggiore stabilità e tempi di risposta ridotti. Infine, l’assistente vocale locale con Sonos e il nuovo sistema di crittografia Zigbee Trust Centre rafforzano sicurezza e autonomia del sistema, anche in assenza di connessione internet.
Hue Bridge Pro: velocità, reattività e gestione di impianti estesi


Nell’uso quotidiano, il Hue Bridge Pro si distingue per una reattività immediata che risolve i ritardi tipici del modello precedente, soprattutto in impianti con oltre 40 dispositivi. Comandi vocali via Siri, Alexa o Google Assistant vengono eseguiti istantaneamente, senza ripetizioni o luci che non rispondono. Anche le scene complesse, come transizioni cromatiche sincronizzate o effetti con la Hue Sync Box, risultano più fluide grazie alla maggiore potenza di elaborazione.
Chi ha configurazioni estese (60+ luci) noterà un miglioramento tangibile nella gestione simultanea di comandi e automazioni, senza situazioni di “congestione” che causavano ritardi o mancati trigger. La presenza di Wi-Fi non compromette le prestazioni, almeno su reti moderne e poco affollate, sebbene l’uso via cavo Ethernet resta la scelta più affidabile.
Migrazione da Hue Bridge v2: procedura, compatibilità e limitazioni
La transizione al Hue Bridge Pro è progettata per essere guidata, ma non del tutto automatica. L’app Hue riconosce il nuovo hub tramite QR code e avvia un processo di migrazione che trasferisce stanze, zone, scene e automazioni in circa 20-30 minuti, a seconda della dimensione dell’impianto. Tuttavia, è fondamentale che tutti i dispositivi siano aggiornati all’ultima versione firmware prima di iniziare.
I prodotti Philips Hue vengono migrati senza problemi, ma dispositivi di terze parti richiedono un reinserimento manuale, con procedure di accoppiamento a volte poco intuitive. Inoltre, chi utilizza Apple HomeKit deve rimuovere il vecchio bridge dall’app Home prima di collegare il nuovo, perdendo temporaneamente la configurazione fino al reimport. Google Home e Home Assistant si adattano più facilmente grazie al legame con l’account Hue o al supporto Matter nativo.
Va notato che, al momento, è possibile migrare solo un bridge alla volta; chi ne possiede due o più dovrà gestire il trasferimento in fasi successive o ricorrere a un setup manuale.
Tabella specifiche: Philips Hue Bridge Pro vs Hue Bridge
| Caratteristica | Hue Bridge Pro | Hue Bridge v2 |
|---|---|---|
| Processore | Quad-core 1.7 GHz (“Hue Chip Pro”) | Single-core 600 MHz |
| Memoria RAM | 1 GB DDR4 | 256 MB |
| Storage | 8 GB eMMC flash | Minima (non specificata) |
| Capacità massima luci | 150 | 50 |
| Capacità massima accessori | 50 (sensori, interruttori, prese) | 10–15 |
| Scene memorizzabili | Fino a 500 | Limite non dichiarato |
| Connettività | Wi-Fi 2.4 GHz + Ethernet | Ethernet (solo cavo) |
| Alimentazione | USB-C | Jack proprietario (barrel) |
| Protocollo wireless | Zigbee 3.0 | Zigbee |
| Supporto Matter | Sì, nativo | Sì, tramite aggiornamento firmware |
| Funzionalità esclusive | MotionAware, AI Assistant, crittografia Zigbee Trust Centre |
Hue Bridge Pro: conclusioni
Il Philips Hue Bridge Pro si conferma un buon aggiornamento per chi ha investito a lungo nell’ecosistema Hue. Il prezzo di circa 30 euro in più rispetto al modello base è giustificato da una capacità triplicata, prestazioni decisamente più reattive e funzionalità come MotionAware e Matter integrato. Non è un prodotto pensato per i nuovi utenti, che possono risparmiare optando per il bridge standard. Rappresenta un passaggio sensato per chi gestisce un impianto esteso o desidera eliminare lag e incertezze nei comandi.
Nonostante alcune limitazioni come la migrazione parziale dei dispositivi di terze parti, il Pro è un buon investimento per il futuro, capace di accompagnare l’espansione della smart home.


Philips Hue Bridge Pro
- Processore Quad-core 1.7 GHz
- 1 GB RAM DDR4 + 8 GB storage
- Controllo luci : 150
- Controllo accessori : 50
- Wi-Fi 2.4 GHz + Ethernet + Matter
- MotionAware, AI Assistant, crittografia Zigbee Trust Centre
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