Neura Robotics, una startup tedesca specializzata nella costruzione di robot cognitivi dal 2019, ha recentemente ottenuto un finanziamento di $55 milioni. Questi robot innovativi sono dotati di memoria, capacità di operare in complessi scenari mutevoli e di collaborare con le persone, venendo definiti da Neura come “cobots“.
Obiettivi principali di Neura Robotics: ricerca e sviluppo
L’azienda ha pianificato di utilizzare i fondi raccolti per accelerare la ricerca e lo sviluppo e per espandere la propria attività sia in Asia che negli Stati Uniti. Inoltre, parte del finanziamento sarà destinato al potenziamento della produzione, poiché la società ha già un ordine di produzione di $450 milioni per i prossimi cinque anni.
“La domanda effettiva dei nostri clienti è molto più alta, ma attualmente è ancora limitata dalle nostre capacità produttive”, ha riferito David Reger, CEO e fondatore di Neura, durante un’intervista a TechCrunch. Questa affermazione evidenzia la crescente richiesta di robot cognitivi nel mercato.
Il finanziamento è stato fornito da diverse fonti, tra cui Lingotto, una società di gestione degli investimenti parte del gruppo Exor N.V., Vsquared Ventures, Primepulse e HV Capital. Sebbene la valutazione esatta dell’azienda non sia stata rivelata, l’accordo segna una nuova tappa di crescita per la start-up.
Precedentemente, Neura aveva raccolto circa $80 milioni, tutti provenienti da Han’s Group, un conglomerato cinese noto soprattutto per lo sviluppo immobiliare, ma con diverse partecipazioni in altri settori. Tuttavia, prima di ricevere l’ultimo round di finanziamenti, Neura ha riacquistato il precedente investitore per semplificare la struttura azionaria e favorire la collaborazione con investitori finanziari.
Il fondatore di Neura, David Reger, ha una vasta esperienza nel settore della robotica, avendo trascorso sette anni in ruoli di gestione e sviluppo di robot per applicazioni industriali. La sua visione di una robotica cognitiva in grado di adattarsi a qualsiasi ambiente senza complicati adattamenti ha spinto la creazione della sua azienda.
“La nostra piattaforma può essere addestrata e operata in qualsiasi lingua e dialetto, sia online che offline”, ha dichiarato Reger. Neura è quindi focalizzata principalmente sul mercato B2B, ma sta valutando anche possibili sviluppi nel settore B2B2C. Il mercato B2B (Business-to-Business) si riferisce a un modello di mercato in cui le transazioni commerciali avvengono tra due imprese o aziende, invece che tra un’azienda e il consumatore finale (ovvero il modello Business-to-Consumer) B2C.
MAiRA il primo robot cognitivo
Al momento, l’azienda offre tre modelli di robot che coprono diverse esigenze industriali: il MAV mobile robot, il LARA high-end cobot e MAiRA, il primo robot cognitivo al mondo. L’azienda è orgogliosa di fornire una gamma di prezzi accessibili, con modelli industriali che vanno da €5.000 a €40.000. Inoltre, Neura ha in programma di lanciare presto un robot di servizio chiamato MiPA, progettato per uffici, strutture di assistenza e abitazioni, con un prezzo inferiore a diecimila euro.
Il modello di business di Neura si basa sull’idea di realizzare un pacchetto completo, combinando software e hardware in modo integrato. Ciò permette all’azienda di collaborare strettamente con i clienti, consentendo loro di sviluppare app specializzate in diversi settori, come saldatura, magazzinaggio, incollaggio, levigatura e assemblaggio.
“Se prendi sul serio il software, devi abbracciare l’hardware“, ha sottolineato il dott. Herbert Mangesius, partner generale di Vsquared Ventures.
Neura ha grandi ambizioni e punta anche a penetrare il mercato dei consumatori, con l’obiettivo di lanciare una piattaforma robotica “a un solo dispositivo” nel giro di due anni. Secondo Reger, questa soluzione potrebbe rappresentare una risposta alla carenza generale di manodopera qualificata.
Neuraverse
Il fondatore di Neura ha sottolineato inoltre che l’azienda è aperta alla collaborazione con terze parti. La piattaforma AI di Neura può essere utilizzata su qualsiasi robot tramite un’API, e l’azienda è pronta a lavorare con i clienti per creare soluzioni personalizzate.
“Abbiamo creato una piattaforma tecnologica a cui possono collegarsi partner da tutto il mondo, non solo nel settore della robotica“, ha affermato Reger. “Il nostro obiettivo è creare molte applicazioni speciali in tempi brevi, sfruttando le idee e le competenze di diverse industrie, proprio come lo smartphone con le sue innumerevoli app“.
Gli investitori hanno dimostrato fiducia nel futuro di Neura, riconoscendo il suo ruolo all’avanguardia tra l’intelligenza artificiale e lo sviluppo hardware. L’azienda sembra essere ben posizionata per sfruttare il mercato in crescita della robotica cognitiva, fornendo soluzioni innovative per una vasta gamma di settori industriali e, in futuro, potenzialmente anche per i consumatori.
Con l’ambiziosa visione di Reger e il sostegno degli investitori, Neura Robotics sembra destinata a giocare un ruolo di primo piano nel campo dei robot cognitivi e potrebbe ben presto diventare un nome noto nel mercato globale della robotica.