Mozilla ha rilasciato Firefox 136, un aggiornamento che introduce alcune funzionalità molto attese. La novità più importante è senza dubbio l’integrazione delle schede verticali, una funzione che molti attendevano da tempo. Tuttavia, Firefox 136 introduce anche altre migliorie; per esempio, il supporto nativo per i dispositivi ARM su Linux e Windows, l’accelerazione video per le GPU AMD su Linux e un miglioramento nella gestione delle risorse su macOS.

L’azienda dimostra il suo impegno nel rendere il browser più efficiente e moderno. Vuole mantenere Firefox una delle migliori alternative ai browser basati su Chromium.
Schede verticali integrate in Firefox 136
La novità più interessante di Firefox 136 è l’introduzione nativa delle schede verticali. Questa funzionalità era già disponibile attraverso estensioni di terze parti, ma ora è integrata direttamente nel browser. Il vantaggio principale è la gestione dello spazio sullo schermo; specialmente per chi utilizza monitor widescreen (ormai la maggioranza). Per attivarle, è sufficiente accedere alle impostazioni generali, selezionare “Mostra barra laterale” e abilitare l’opzione dedicata.

Rispetto alle estensioni, la versione ufficiale offre un’integrazione più fluida con l’interfaccia del browser. Consente di ridurre al minimo lo spazio occupato dalle schede e mostra solo le favicon. Inoltre, la barra laterale delle schede è progettata per lavorare insieme con la sidebar di Firefox; quindi, permette un accesso rapido alla cronologia, ai segnalibri e alle schede sincronizzate. Con l’aggiornamento è possibile attivare o disattivare le schede verticali con un semplice pulsante sulla barra degli strumenti. Questa innovazione migliora l’usabilità senza costringere l’utilizzatore a modificare manualmente i file di configurazione del browser.
Ottimizzazioni hardware e supporto ARM
Firefox 136 porta un miglioramento sostanziale per gli utenti che utilizzano dispositivi ARM su Linux e Windows. Prima di questo aggiornamento, questi dispositivi eseguivano Firefox tramite emulazione x86. Ciò comportava un maggiore consumo energetico e una minore efficienza. Con questa nuova versione, Mozilla introduce una build nativa per ARM64, che permette di migliorare le prestazioni e ridurre il consumo di batteria.
Su macOS, il browser ottimizza ulteriormente il consumo energetico sfruttando al meglio l’architettura Apple Silicon. Ora Firefox sposta automaticamente alcune attività in background sui core a bassa potenza; si riduce così il consumo complessivo senza compromettere la velocità.
Miglioramenti nella riproduzione video
Un’altra novità riguarda la riproduzione video. Gli utilizzatori Linux con schede grafiche AMD possono ora sfruttare l’accelerazione hardware per la decodifica video. Le prestazioni sono migliorate, mentre il carico sulla CPU si riduce. Anche gli utenti Mac beneficiano di un aggiornamento simile, con il supporto all’accelerazione hardware per la riproduzione di video in formato HEVC (H.265).
Questi miglioramenti offrono un consumo energetico inferiore e una riproduzione più fluida, specialmente su dispositivi portatili. Inoltre, il browser utilizza ora un metodo più efficiente per comprimere i file di installazione su macOS, riducendone la dimensione grazie alla compressione LZMA.
Privacy e sicurezza nel Firefox 136
Mozilla rafforza la privacy con la politica HTTPS-First; ovvero, si tentano automaticamente connessioni crittografate prima di ripiegare su HTTP. Gli utenti Android possono segnalare siti non funzionanti direttamente dal menu, semplificando la risoluzione degli errori. Sul fronte anti-tracciamento, SmartBlock Embeds sostituisce gli script di terze parti con alternative “innocue”; la funzionalità dei contenuti embedded è preservata senza compromettere i dati.
Abbandono della clausola “No Sell”
Tuttavia, il cambiamento nei termini di servizio di Mozilla ha generato alcune polemiche. La rimozione della clausola “no sell” solleva dubbi sulla gestione dei dati personali. Soprattutto dopo le partnership con Cloudflare e l’integrazione di chatbot AI nella sidebar. In precedenza, Mozilla includeva nei suoi termini di servizio una dichiarazione esplicita che garantiva agli utenti che i loro dati non sarebbero mai stati venduti a terze parti. Questa clausola serviva a distinguere Firefox da altri browser, in particolare quelli basati su Chromium (come Google Chrome e Microsoft Edge), che si affidano a modelli di business fondati sulla raccolta e monetizzazione dei dati degli utenti per scopi pubblicitari.
L’impegno “no sell” era quindi una garanzia che i dati personali non sarebbero stati ceduti a società esterne in cambio di denaro, rafforzando l’immagine di Mozilla come alternativa più attenta alla privacy rispetto a colossi come Google.
La decisione di Mozilla di eliminare questa clausola dai suoi termini di servizio portato a chiedersi se ciò implica un cambiamento nelle pratiche di gestione dei dati. Sebbene l’azienda non abbia annunciato ufficialmente alcuna modifica sostanziale alle sue politiche di privacy, la rimozione di una dichiarazione così forte potrebbe indicare un futuro in cui Mozilla si riserva il diritto di usare i dati degli utenti in modi che prima erano esclusi.
Firefox 136: conclusioni
Con Firefox 136, Mozilla dimostra come continua a innovare per mantenere il browser competitivo e rispondente ai bisogni di una variegata utenza. L’implementazione delle schede verticali comporta un miglioramento sostanziale nell’usabilità; mentre il supporto nativo per ARM e le ottimizzazioni nella riproduzione video lo rendono più produttivo e polivalente.
Questo aggiornamento conferma quanto Mozilla vuole fornire un browser indipendente e focalizzato sulla privacy. Firefox continua a essere un’ottima alternativa per chi cerca un browser performante e rispettoso della privacy anche se con qualche ‘ma’.