La nuova piattaforma di social media di Mark Zuckerberg, Threads, è stata rilasciata qualche giorno fa negli store di applicazioni per smartphone (anche se non nell’UE). Zuckerberg, che è l’amministratore delegato della società madre di Threads, Meta, ha affermato che almeno 30 milioni di utenti si sono iscritti nell’app nel primo giorno. Threads per ora sembra essere una versione mal fatta di Twitter (no hashtags, no tendenze) anche se molti (a vedere i messaggi su Threads per lo più haters di Twitter e/o Elon Musk) la apprezzano e elogiano.
Da quando Twitter è stata acquisita da Elon Musk nell’ottobre 2022, Twitter è stata accusata di aver preso troppo spesso decisioni affrettate riguardanti i dati degli utenti, la sicurezza e il funzionamento affidabile del sito.
Tra questi la sostituzione del tradizionale sistema di verifica “spunta blu” con una versione a pagamento. Sono state sollevate anche preoccupazioni riguardo alle politiche di moderazione troppo rilassate e alla rimozione dell’accesso gratuito all’API di Twitter, l’interfaccia del programma che permetteva a sviluppatori terzi e accademici di interagire con la piattaforma.
Poi a poche ora dall’esordio di Threads, Twitter ha limitato i post che i lettori potevano vedere e ha decretato che nessuno poteva guardare un tweet a meno che non fosse loggato, il che significa che i link esterni non funzionavano più per molti. Gli account verificati sono stati limitati a leggere 6.000 post al giorno, quelli non verificati 600 post al giorno mentre quelli nuovi e non verificati 400 post al giorno.
C’è stata anche la speculazione che tutte queste modifiche apportate a Twitter avrebbero scoraggiato gli inserzionisti.
D’altra parte se Threads raggiungerà grandi numeri, potrebbe potenzialmente sfidare la posizione dominante di Twitter e influenzare significativamente le sue operazioni.
L’ostacolo principale per Threads è che Meta manca di credibilità agli occhi di molte persone. Lo scandalo di Cambridge Analytica del 2018 (in cui la società di consulenza ha raccolto i dati di milioni di utenti di Facebook senza il loro consenso) ha portato alla luce i problemi con un modello commerciale basato sulla raccolta di dati.
Per quanto riguarda Twitter secondo i ricercatori della Northwestern University, la fiducia in Twitter è diminuita dopo che Musk ne ha preso il controllo.
La sensazione è che gli utenti dei social media oggi desiderano una piattaforma simile a Twitter che sia libera da comportamenti irrazionali. Se anche te desideri questo e anche te sei stanco di questa diatriba Zuckerberg/Musk puoi considerare una terza soluzione, Mastodon.
Mastodon
Mastodon è una piattaforma di social networking basata sul web, open source e decentralizzata. È simile a Twitter e Threads nel senso che consente agli utenti di pubblicare aggiornamenti di stato, chiamati “toots” (simili ai tweet di Twitter), che possono includere testo, immagini, video e collegamenti. Tuttavia, a differenza di Twitter e Threads e altre piattaforme di social media centralizzate, Mastodon non è controllato da una singola entità o azienda.
Come su Twitter, anche su Mastodon puoi trovare tutti i post su un argomento specifico in diverse istanze utilizzando l’hashtag.
Ecco alcune delle caratteristiche chiave di Mastodon:
- Decentralizzazione: Mastodon utilizza una rete di server indipendenti, chiamati istanze, per ospitare contenuti e dati degli utenti. Ogni istanza ha il suo amministratore e le sue regole, e gli utenti di un’istanza possono interagire con gli utenti di altre istanze. Questo modello decentralizzato consente una maggiore diversità e resistenza alla censura.
- Open Source: Mastodon è open source, il che significa che il suo codice sorgente è disponibile pubblicamente e chiunque può contribuire al suo sviluppo. Questo consente un alto livello di personalizzazione e trasparenza.
- Privacy e controllo: Mastodon mette un forte accento sulla privacy e sul controllo degli utenti sui propri contenuti. Gli utenti possono scegliere chi può vedere i loro post e possono controllare se i loro contenuti possono essere condivisi o no. Inoltre, Mastodon non traccia né vende i dati degli utenti a terze parti per scopi pubblicitari.
- Moderazione della comunità: ogni istanza di Mastodon ha la sua politica di moderazione, e gli amministratori e i moderatori dell’istanza possono intervenire per gestire i contenuti e le interazioni inappropriati.
- Interoperabilità: Mastodon fa parte del Fediverso, una insieme di reti sociali inter-operabili che utilizzano protocolli standard aperti. Ciò significa che chiunque, a differenza di Twitter, sia un individuo che un’entità, può usare il codice open-source per creare i propri ‘mini social network’, tutti interconnessi e in grado di comunicare tra loro e insieme costituire l’universo di Mastodon noto come fediverse.
Mastodon è stato lanciato nel 2016 da Eugen Rochko, un programmatore tedesco, in risposta alle preoccupazioni sulla privacy, sulla moderazione e sulla centralizzazione delle piattaforme di social media mainstream. Dal suo lancio, Mastodon ha attratto milioni di utenti in tutto il mondo e continua a crescere ad un ritmo di circa 100000 utenti al giorno, come alternativa centrata sulla comunità e rispettosa della privacy alle piattaforme di social media mainstream.
A differenza di Twitter, gli utenti di Mastodon non sono soggetti ai capricci di un amministratore delegato. Inoltre, poiché Mastodon è un’organizzazione senza scopo di lucro, i suoi fondi provengono esclusivamente da sponsorizzazioni o supporto su Patreon, mentre i server individuali possono seguire lo stesso modello o addirittura essere gratuiti per i membri e sostenuti finanziariamente dai suoi amministratori.
Mastodon ha impostazioni sulla privacy più avanzate rispetto a Twitter o il nuovo Threads. Gli utenti possono scegliere se desiderano che i loro post siano pubblici, visibili solo ai follower o visibili solo agli utenti menzionati. Ciò offre agli utenti un maggiore controllo su chi può vedere i loro contenuti e aiuta a tenere lontani troll e spammer.
Importante, Mastodon non vende dati o fa pubblicità, né dispone di una timeline curata algoritmicamente.
Questo significa che a differenza di piattaforme come Facebook, Twitter o Threads, Mastodon non usa algoritmi per decidere quali post mostrarti in base alla tua attività passata, ai tuoi like, alle tue condivisioni, etc. In pratica, non cerca di “indovinare” quali contenuti potrebbero interessarti di più.
Al contrario, Mastodon offre tre tipi di timeline:
- “Home” Timeline: questa è la timeline più simile a quella che potresti vedere su altri social media. Mostra i post delle persone che hai deciso di seguire, esattamente come li hanno postati, senza nessuna manipolazione algoritmica.
- Timeline “Locale“: questa timeline mostra tutti i post pubblicati dagli utenti della tua stessa istanza. Un’istanza in Mastodon è un server specifico su cui ti sei registrato. Ogni istanza può avere le sue regole e la sua comunità.
- Timeline “Federata“: Questa è una caratteristica unica di Mastodon e di altre piattaforme fediverso. Mostra i post di tutti gli utenti di tutte le istanze di Mastodon con cui la tua istanza può comunicare. Puoi pensare alla timeline federata come a un flusso di contenuti provenienti da tutto l’ “universo” di Mastodon.
A dicembre, Elon Musk ha vietato i link a Mastodon su Twitter e ha sospeso gli utenti che hanno pubblicato i loro nomi utente di Mastodon, incluso l’account ufficiale di Mastodon. Pochi giorni dopo, ha improvvisamente cambiato direzione, definendo il divieto un “errore” ed ha dichiarato “Mettete Mastodon in ogni maledetto post, non mi importa affatto“.
Chi troverai su Mastodon ? Mentre su Twitter, trovi una maggioranza di utenti che utilizzano la piattaforma per scopi generali come condividere pensieri, notizie o interagire con celebrità, su Mastodon potrai trovare più frequentemente utenti esperti in tecnologia che cercano un’alternativa a Twitter. Questi utenti tendono a condividere contenuti più specializzati e focalizzati su argomenti specifici, come la programmazione, la tecnologia o l’informatica. Quindi, se stai cercando contenuti più tecnici e approfonditi su tali argomenti, potresti trovarli più facilmente su Mastodon rispetto a Twitter. In questo modo Mastodon si qualifica come un’alternativa valida a Twitter, ma rivolta ancora a un pubblico di nicchia: utenti esperti in tecnologia che cercano una piattaforma open-source con maggior controllo sulle impostazioni di privacy e migliore moderazione dei contenuti.
Se non hai mai sentito parlare di Mastodon e vuoi provarlo questo è il link per iscriversi https://joinmastodon.org/ . Registrarsi a Mastodon è la parte più “complicata” , ma una volta capito come funziona (se hai letto bene quanto ti ho spiegato le istanze sopra), non sarà un grosso problema. Scegli un server a cui vuoi unirti, accetta le regole di base e configura il tuo nome utente, nome visualizzato, email e password. Tieni presente che un server Mastodon funziona come comunità. Quindi, mentre potresti inizialmente sentirti parte di un server specifico, puoi sempre cambiarlo ed esplorare altre comunità, ricordandoti semplicemente di fare il backup dei dati che desideri trasferire su un nuovo account.