Il 25 maggio 2025, Linus Torvalds ha annunciato la disponibilità ufficiale del kernel Linux 6.15. La nuova versione include un importante sviluppo del kernel; sia per l’introduzione di nuovi paradigmi tecnologici, sia per l’espansione delle capacità hardware e la razionalizzazione dei sottosistemi. Linux 6.15 si distingue per una migliore integrazione del linguaggio Rust all’interno del codice sorgente principale, una scelta tecnica che migliora la sicurezza a livello della memoria.

Fra le principali novità: l’inclusione del primo driver grafico DRM scritto in Rust, ottimizzazioni significative per il file system exFAT e l’introduzione del controverso sottosistema fwctl. Numerosi miglioramenti toccano anche ambiti fondamentali come networking, file system, sicurezza e supporto driver.
La nuova versione da più attenzione alla modularità, alla manutenzione sicura e alla compatibilità con le tecnologie emergenti. Tutto ciò avviene nel rispetto dell’architettura monolitica. Tuttavia, le aperture sono sempre più marcate verso l’integrazione di linguaggi alternativi e strutture semplificate per l’accesso hardware.
Integrazione di Rust e driver Nova nel kernel Linux 6.15
Una delle novità più interessanti di Linux 6.15 è l’introduzione di componenti scritti in Rust, linguaggio apprezzato per la sua gestione sicura della memoria. Il contributo più significativo è il driver grafico Nova, scritto interamente in Rust. Questo rappresenta un’alternativa moderna al vecchio Nouveau per GPU NVIDIA. Inizialmente progettato per le schede RTX 2000 e successive, Nova è ancora in fase embrionale. Manca un backend per la visualizzazione, ma getta le basi per un futuro più stabile nella gestione dei driver open source per GPU.
Rust viene impiegato anche in altri sottosistemi minori come hrtimer
e alcune parti dell’architettura ARMv7; quindi, l’intenzione è quella di estendere l’utilizzo del linguaggio in componenti critici del kernel. Anche la scelta è strategica: Rust garantisce sicurezza a livello di memoria senza penalizzare drasticamente le prestazioni. Inoltre, l’approccio modulare favorisce la transizione graduale, evitando conflitti con le strutture legacy.
Questo processo di integrazione viene accompagnato da nuovi strumenti di testing per Rust nel kernel; compresi macro di unit test e miglioramenti per la cross-compilazione. L’interesse crescente verso Rust all’interno della comunità del kernel indica un possibile cambio di paradigma a medio termine, in cui C e Rust coesisteranno stabilmente.

File system: prestazioni e affidabilità
Linux 6.15 apporta migliorie tangibili anche ai file system, in particolare exFAT e Btrfs. Il primo beneficia di un aumento delle prestazioni nelle operazioni di cancellazione file quando si utilizza l’opzione di mount discard
. Un test su un file da 80 GB ha ridotto il tempo di eliminazione da oltre 4 minuti a soli 1,6 secondi, grazie a un algoritmo di scarto a blocchi contigui.
Btrfs, invece, introduce livelli di compressione zstd estesi (da -15 a -1) orientati all’efficienza operativa. Tali livelli offrono un buon equilibrio tra velocità e rapporto di compressione. Inoltre, è ora possibile un fallback automatico verso scritture bufferizzate nel caso in cui un I/O diretto fallisca per vincoli di checksum. Questa modifica riduce significativamente i problemi nei contesti virtualizzati.
Un altro punto rilevante è il progredire del file system Bcachefs, sempre più vicino alla stabilizzazione. L’aggiunta di funzionalità di “scrub” per l’integrità e il supporto a blocchi più grandi della pagina di sistema ne fanno una soluzione interessante per ambienti avanzati. Anche il file system FUSE guadagna nuove opzioni; per esempio, il timeout sui server user-space bloccati e la gestione di nomi di file superiori ai 1024 caratteri.
Linux 6.15: networking, sicurezza e sottosistemi
Nel comparto networking, Linux 6.15 introduce la funzionalità zero-copy receive (zcrx), disponibile tramite io_uring. Consente di ricevere pacchetti di rete direttamente nello spazio utente, senza la copia intermedia da parte del kernel. Il risultato è un netto miglioramento delle prestazioni, specialmente in applicazioni ad alta intensità di traffico.
Un’altra innovazione è l’opzione TCP_RTO_MAX_MS
, utile per configurare con precisione il tempo massimo di ritrasmissione nei socket TCP IPv4. Sempre in ambito sicurezza, viene aggiunto un nuovo hook nel sottosistema io_uring per abilitare policy SELinux più granulari. Questa modifica ha generato dibattito, in quanto aggiunge complessità e non ha convinto pienamente Torvalds!
Il nuovo sottosistema fwctl consente invece di gestire aggiornamenti firmware via RPC in modo più standardizzato. Anche questo approccio è stato considerato controverso, soprattutto per l’utilizzo di metodi non convenzionali nella sua integrazione. Tuttavia, in compenso, fornisce un framework utile per la gestione sicura dei firmware da spazio utente.
Supporto hardware e ottimizzazioni
Linux 6.15 espande sensibilmente il supporto hardware. I dispositivi Apple con Touch Bar, inclusi i modelli Intel e Apple Silicon M1/M2, ottengono pieno supporto tramite driver dedicati. È stato introdotto un nuovo driver per i Samsung GalaxyBook che migliora la gestione dei profili ACPI e delle soglie di carica batteria. Anche la compatibilità con controller da gioco è migliorata: i driver xpad e hid-pidff supportano ora dispositivi Moza, Cammus e controller Xbox come Turtle Beach e PowerA.
Sul fronte RISC-V e ARM, si aggiunge il supporto per estensioni come BFloat16, ZBKB, Zaamo e Zalrsc. Il file system XFS introduce la compatibilità con dispositivi di archiviazione zonata. Inoltre, è aggiornato il driver ACPI per migliorare la gestione delle ventole e dei tasti funzione.
Anche la compatibilità con le nuove schede di rete è più ampia; ad esempio, il supporto all’Intel Killer E5000 è stato ottenuto con una semplice identificazione del chip RTL8126 rebrandizzato. Infine, migliorie alla scheduler e un nuovo supporto a sealing delle mappature di memoria per l’hardening completano il quadro tecnico.
Kernel Linux 6.15: conclusioni
Linux 6.15 porta diversi miglioramenti nell’ecosistema del kernel. L’integrazione di Rust è importante per la sicurezza e la manutenibilità del codice. Parallelamente, miglioramenti nei file system e nelle performance di rete indicano un’attenzione costante alle esigenze reali dell’infrastruttura moderna.
Sebbene alcune modifiche abbiano generato dibattito (il fwctl o il nuovo hook di sicurezza per io_uring), il bilanciamento fra innovazione e stabilità appare ben gestito. L’apertura verso nuove architetture e il supporto hardware aggiornato rendono la versione una base solida per le future release. Non si tratta solo di nuove funzioni, ma di un affinamento della filosofia progettuale del kernel: più modulare, più sicuro e sempre più adattabile.