Annunciato già durante Google I/O, è stato riportato che Google ha iniziato a testare Gemini, il suo modello di linguaggio naturale su larga scala, con un selezionato gruppo di sviluppatori ed aziende. Questa mossa potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nella tecnologia del linguaggio naturale.
Anche su Twitter sono trapelate alcune notizie al riguardo:
Google, Gemini e il linguaggio naturale
Google ha una lunga storia nel campo dei modelli di linguaggio naturale, continuando a investire nello sviluppo di modelli di linguaggio naturale sempre più potenti e sofisticati, al fine di migliorare la comprensione e la generazione del testo in diversi contesti applicativi.
Google ha introdotto l’architettura dei Transformers nel 2017. Questa innovazione ha rivoluzionato il campo dei modelli di linguaggio naturale grazie alla sua capacità di apprendere le relazioni contestuali nei testi. I Transformers sono basati su un’architettura di rete neurale ricorrente che utilizza l’attenzione per elaborare le sequenze di input in modo efficiente.
L’anno successivo, ha presentato il modello BERT, che ha ulteriormente migliorato le prestazioni dei modelli di linguaggio naturale. E’ un modello di apprendimento supervisionato che utilizza l’architettura dei Transformers, in grado di comprendere il contesto delle parole all’interno di una frase, considerando sia il contesto precedente che quello successivo.
Nel 2019, Google ha introdotto TS, un sistema di traduzione automatica basato su modelli di apprendimento automatico. Questo sistema sfrutta le potenzialità dei Transformers e di BERT per fornire traduzioni di alta qualità in diverse lingue.
Un anno più tardi, nel 2020, Google ha lanciato LaMDA, un modello di linguaggio naturale progettato specificamente per il dialogo. LaMDA è stato sviluppato per comprendere e generare conversazioni più fluide e contestualmente coerenti. Questo modello è stato addestrato su un’ampia gamma di dati provenienti da dialoghi reali, consentendogli di fornire risposte più pertinenti e rilevanti nelle conversazioni.
Modelli più recenti: PaLM, Diffusion Models, ULM e USM.
PaLM è un modello di linguaggio proposto da Google che si concentra sulla pre-elaborazione delle informazioni linguistiche. Questo modello è stato progettato per migliorare le prestazioni dei modelli di apprendimento automatico nelle attività di comprensione del linguaggio naturale.
Google ha annunciato anche i Diffusion Models, che sono modelli di generazione di testo basati sul concetto di diffusione probabilistica. Questi modelli utilizzano un processo di campionamento iterativo per generare testi coerenti e realistici.
Sviluppato come un modello di linguaggio universale, l’obiettivo di ULM è quello di creare un modello di apprendimento automatico che possa comprendere e generare testi in diverse lingue senza la necessità di addestramento specifico per ogni lingua.
USM (Universal Sentence Model) è un altro modello di linguaggio sviluppato da Google che si concentra sulla comprensione delle frasi. Questo modello è stato progettato per catturare l’essenza semantica di una frase e rappresentarla in uno spazio vettoriale, consentendo così di effettuare confronti e ricerche semantiche più precise.
Gemini: il prossimo passo nel campo del linguaggio naturale
Gemini rappresenta il prossimo passo nella serie di modelli di linguaggio naturale di Google. Questo modello è progettato per rispondere in modo più preciso ai comandi degli utenti e generare contenuti pertinenti basandosi sulle descrizioni fornite. Inoltre, Gemini è concepito per reagire ai contenuti descritti, offrendo ancora più interattività.
Google non è l’unica azienda a lavorare su modelli di linguaggio naturale su larga scala. Altri giganti del settore, come OpenAI e Meta, stanno investendo pesantemente in questo campo. In risposta a questa concorrenza, Google sta cercando di espandere la gamma di servizi offerti attraverso i suoi modelli di linguaggio naturale, in modo da creare nuove opportunità di profitto.
Conclusioni
L’avvento di Gemini segnerà un nuovo capitolo nel campo dei modelli di linguaggio naturale. Con la sua capacità di generare contenuti precisi basati sulle descrizioni degli utenti e di interagire con i contenuti descritti, Gemini potrebbe rivoluzionare il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Solo il tempo dirà quali nuove applicazioni e opportunità potranno emergere da questa nuova tecnologia.