Google sta compiendo un passo significativo nell’incrementare le sue capacità di intelligenza artificiale, espandendo l’integrazione di Bard su tutta la piattaforma Google. Questa mossa mira a rendere Bard, il chatbot di intelligenza artificiale di Google, ancora più utile e versatile per gli utenti. In un post ufficiale pubblicato martedì, Google ha annunciato il lancio delle “Bard Extensions”, una funzionalità che permette al chatbot di integrarsi senza soluzione di continuità con varie app di Google, tra cui Gmail, Docs, YouTube e altre.
Google Bard è l’assistente basato sull’intelligenza artificiale generativa sviluppato da Google. Presentato a febbraio 2023, Bard mira a fornire risposte dettagliate e approfondite alle domande poste dagli utenti, sfruttando modelli di linguaggio avanzati. Dopo il lancio iniziale, Google ha continuato ad aggiornare e migliorare Bard con nuove funzionalità e capacità.
L’ultimo importante aggiornamento è stato rilasciato due giorni fa e ha introdotto diverse novità interessanti che ampliano le possibilità di utilizzo dell’assistente virtuale. In questo articolo analizzeremo in dettaglio le principali caratteristiche aggiunte con gli ultimi upgrade di Google Bard.
Bard Extensions, integrazione con le app Google
Una delle principali novità dell’aggiornamento di settembre di Bard è l’introduzione delle Bard Extensions, che permettono all’assistente di interfacciarsi e recuperare informazioni dalle varie app della suite Google. Ad esempio, durante la pianificazione di un viaggio Bard può automaticamente accedere a Gmail per recuperare le date disponibili, cercare voli e hotel su Google Flights, mostrare il percorso su Google Maps e persino suggerire video da guardare su YouTube.
In sostanza, le Bard Extensions consentono di portare la conversazione con Bard ad un livello superiore, integrando perfettamente i vari servizi Google per fornire risposte ancora più complete ed esaustive. L’utente può focalizzarsi su un singolo task, come la pianificazione di una vacanza, e Bard si occuperà in background di recuperare tutte le informazioni necessarie dalle diverse app collegate.
Al momento la nuova funzionalità è disponibile solo in inglese per Workspace, ma Google ha dichiarato che verrà presto estesa ad altre lingue e app della suite, ampliando ulteriormente le capacità di Bard. L’integrazione apre possibilità molto interessanti, rendendo l’assistente virtuale sempre più intelligente e proattivo.
Bard Extensions : controllo delle risposte
Un’altra importante aggiunta con l’update di settembre è il pulsante “Google it”, che permette di verificare facilmente le risposte fornite da Bard. Cliccando sull’icona a forma di G, l’assistente analizzerà la propria risposta e valuterà se esistono contenuti online che possano supportarla o confutarla. In caso affermativo, verranno evidenziate le frasi rilevanti che rimandano ai risultati di Ricerca Google.
Si tratta di uno strumento molto utile per un fact-checking veloce, permettendo all’utente di validare l’affidabilità delle informazioni ricevute da Bard con pochi click. La funzionalità è attualmente disponibile solo per le risposte in inglese e verrà presto estesa ad altre lingue supportate.
Conversazioni condivise
L’aggiornamento di Bard introduce anche miglioramenti alla condivisione delle conversazioni tra utenti. Quando un utente condivide tramite link pubblico una chat con l’assistente virtuale, il destinatario può non solo visualizzarla ma anche continuarla, ponendo nuove domande a Bard sull’argomento discusso o utilizzandola come spunto per nuove conversazioni.
Si tratta di una funzione molto comoda per collaborare con altri utenti, partendo da uno spunto iniziale e approfondendo un determinato tema attraverso conversazioni incrementali arricchite dalle risposte di Bard. Ad esempio, un utente potrebbe condividere una discussione su un argomento scientifico e il destinatario potrebbe poi porre nuove domande per approfondirne alcuni aspetti.
Espansione delle funzionalità
Oltre alle novità principali, l’aggiornamento di settembre amplia l’accesso ad alcune funzionalità esistenti per un più alto numero di lingue supportate. Ad esempio, la possibilità di caricare immagini tramite Google Lens, ottenere immagini nei risultati. Bard è ora disponibile per oltre 40 lingue, contro le circa 12 iniziali.
Questo permetterà a molti più utenti di sfruttare appieno le capacità dell’assistente virtuale nella propria lingua nativa.
Miglioramenti al modello AI
Gran parte delle nuove funzionalità introdotte con l’ultimo aggiornamento sono rese possibili da significativi miglioramenti al modello AI alla base di Bard. In particolare, Google ha applicato tecniche avanzate di reinforcement learning per addestrare il modello PaLM 2 e renderlo più intuitivo e creativo nelle risposte.
Il reinforcement learning prevede una fase di apprendimento interattiva in cui il modello riceve feedback positivi o negativi in base alla qualità delle risposte fornite, permettendogli di migliorare iterativamente le proprie capacità. Grazie a questa tecnica, PaLM 2 può ora generare contenuti con una qualità e accuratezza superiori.
Il nuovo modello rende possibile l’integrazione con le Bard Extensions descritte in precedenza e abilita anche funzionalità più avanzate come un miglior supporto al coding. Ad esempio, gli utenti possono chiedere a Bard suggerimenti e snippet di codice per completare un programma in diversi linguaggi come Python e JavaScript.
Le ottimizzazioni al modello IA sono costanti e graduali e Google prevede ulteriori upgrade nei prossimi mesi per ampliare ulteriormente le capacità di comprensione e ragionamento di Bard.
Conclusioni
L’aggiornamento di settembre 2023 introduce novità interessanti che espandono le possibilità di utilizzo dell’assistente virtuale Bard. Le Bard Extensions elevano Bard da semplice chatbot a vero e proprio assistente personale in grado di aiutare l’utente in attività complesse che richiedono l’uso di più app.
Funzionalità come il controllo delle risposte e l’espansione del supporto linguistico rendono l’interazione con Bard più affidabile e accessibile globalmente. E i continui miglioramenti al modello IA sbloccano maggiori possibilità come il supporto al coding.
Google sembra puntare fortemente su Bard come futuro assistente virtuale integrato perfettamente nel suo ecosistema, capace di comprendere testi, immagini e ambienti digitali per fornire informazioni di valore. Il percorso è ancora lungo, ma le premesse sono buone e gli aggiornamenti costanti stanno evolvendo le capacità dell’IA conversazionale.
Puoi provare Bard a questo link , ti ricordo che molte delle funzionalità descritte sopra saranno disponibili tra qualche giorno per gli utenti in lingua italiana.