Il formato ATX (Advanced Technology Extended) è uno standard per i case dei computer, le schede madri e alimentatori (PSU), introdotto da Intel nel 1995. Questo standard ha definito e continua a definire non solo la forma fisica di questi componenti, ma anche le funzionalità elettriche e di interfaccia, come il tipo e il numero di connettori di alimentazione.
Formato ATX negli alimentatori (PSU)
Gli alimentatori (PSU) di tipo ATX, sono gli alimentatori più comuni utilizzati nei computer desktop. La specifica ATX definisce non solo le dimensioni fisiche dell’alimentatore. Definisce anche le caratteristiche di output di potenza e l’efficienza energetica.
Se prima di continuare a leggere, vuoi saperne di più sulle PSU, leggi questo articolo sugli alimentatori per pc .
Le PSU ATX includono un connettore di alimentazione a 24 pin e connettori per l’alimentazione di SSD, GPU e altro. Questi alimentatori offrono una varietà di tensioni di uscita (compresi 3.3V, 5V e 12V) per alimentare diversi componenti del sistema.
Nel corso degli anni, la specifica ATX è stata aggiornata diverse volte per tenere il passo con l’evoluzione della tecnologia del computer. Ad esempio, ATX 2.0 ha introdotto un connettore di alimentazione a 24 pin, rispetto al connettore a 20 pin della specifica originale ATX. Questo aggiornamento ha permesso di fornire più potenza alla scheda madre per supportare processori e schede grafiche più potenti. Ma vediamo nel dettaglio quale è stata l’evoluzione ATX riferita alle PSU.
Versioni principali fino alla versione 2.4
- ATX (ver. 1.0): la prima versione di ATX rilasciata nel 1995 introduceva una serie di miglioramenti rispetto al precedente standard AT, tra cui un design migliorato che permetteva un migliore raffreddamento e una maggiore efficienza energetica. Questa versione utilizzava un connettore di alimentazione a 20 pin. Un altro aspetto chiave dell’ATX 1.0 era la gestione dell’alimentazione rispetto al precedente standard AT. Ad esempio, ATX 1.0 introdusse la possibilità per il sistema operativo di spegnere l’alimentazione del computer, una caratteristica oggi comune ma che all’epoca era una novità significativa.
ATX 1.0 ha anche standardizzato una serie di tensioni di uscita, tra cui +3.3V, +5V, -5V, +12V e -12V, che sono ancora largamente utilizzate nelle alimentazioni per PC oggi. Questa standardizzazione ha facilitato la progettazione di componenti hardware e ha contribuito a promuovere l’interoperabilità tra differenti prodotti hardware.
ATX 1.0 rappresentò un punto di svolta nella storia del design dei computer desktop non solo per le PSU. Le sue innovazioni hanno non solo risolto una serie di problemi esistenti, ma hanno anche aperto la strada a nuove possibilità nel design dei computer, molte delle quali sono ancora sfruttate oggi. - ATX12V (ver. 1.0): questa è una sotto versione introdotta per fornire alimentazione aggiuntiva ai processori più potenti. Ha introdotto un connettore di alimentazione a 4 pin per alimentare direttamente la CPU.
ATX 2.0
- ATX (ver. 2.0): questa versione, rilasciata nel 2003, ha sostituito il connettore di alimentazione principale a 20 pin con uno a 24 pin per fornire più alimentazione alla scheda madre. Inoltre, il connettore di alimentazione della CPU è stato ampliato a 8 pin per supportare processori con requisiti di alimentazione ancora più alti.
- ATX (ver. 2.3): questa versione ha migliorato l’efficienza energetica, gli alimentatori devono avere un’efficienza minima del 65% o superiore durante un carico tipico.
- ATX (ver. 2.4): l’ultima revisione prima della versione 3.0, rilasciata nel 2013, ha introdotto requisiti più rigorosi per l’efficienza energetica degli alimentatori. Mentre le versioni precedenti dello standard ATX richiedevano già un certo livello di efficienza, ATX 2.4 ha spinto ulteriormente questo requisito, richiedendo un’efficienza minima dell’80% a carichi tipici.
Un’efficienza dell’80% significa che almeno l’80% dell’energia elettrica presa dalla rete viene effettivamente utilizzata per alimentare il computer, con solo il 20% al massimo che viene dissipato come calore. Questo non solo contribuisce a ridurre i costi energetici, ma può anche aiutare a migliorare la durata dei componenti riducendo il calore generato all’interno del case del computer.
Questa novità rifletteva l’aumento dell’attenzione dell’industria tecnologica e del pubblico nei confronti dell’efficienza energetica e della sostenibilità. Ridurre il consumo di energia dei computer non solo può portare a un risparmio sui costi energetici per gli utenti, ma può anche contribuire a ridurre l’impatto ambientale dell’uso dell’energia.
La versione ATX 2.4 ha continuato a supportare un’ampia gamma di tensioni di uscita per alimentare vari componenti del sistema, tra cui +3.3V, +5V e +12V. Questa versione ha mantenuto il connettore principale a 24 pin per la scheda madre, introdotto con la versione 2.0, e un connettore a 8 pin per alimentare direttamente la CPU.
Formato ATX 3.0 delle PSU
Il formato ATX 3.0 è stata rilasciato da Intel nel 2022 e introduce una serie di nuove funzionalità e miglioramenti rispetto alla versione precedente (formato ATX 2.4); ecco alcuni dei cambiamenti più notevoli:
Connettore 12VHPWR a 16 pin (12+4)
Il connettore 12VHPWR a 16 pin (12+4) consente una erogazione di potenza fino a 600W per una scheda grafica. Il connettore 12VHPWR è stato introdotto per supportare le esigenze energetiche delle schede grafiche di nuova generazione, in grado di offrire fino a 600W di potenza attraverso un unico connettore compatto.
Il resto dell’alimentazione necessaria è fornito attraverso lo stesso slot PCIe della scheda madre.
Efficienza migliorata
Gli alimentatori in formato ATX 3.0 devono essere più efficienti dei loro predecessori ATX 2.4. Ciò significa un minor spreco di energia e un PC più fresco (maggiore efficienza significa una minore dissipazione di energia in calore). Gli alimentatori devono avere una certificazione di almeno 80 Plus Gold per essere nel formato ATX 3.0. La 80 Plus Gold richiede che
- al 20% di carico, l’efficienza deve essere del 87% o superiore.
- Con il 50% di carico, l’efficienza deve essere del 90% o superiore.
- al 100% di carico, l’efficienza deve essere dell’87% o superiore.
Nuove funzionalità per sistemi ad alte prestazioni
ATX 3.0 include anche una serie di nuove funzionalità progettate per sistemi ad alte prestazioni, come:
- Modalità alternativa a basso consumo (ALPM): questa modalità consente all’alimentatore di entrare in uno stato di minor potenza quando il sistema è inattivo, il che può ulteriormente ridurre il consumo di energia.
- Escursione di potenza GPU: questa funzione consente all’alimentatore di fornire più potenza (anche 3 volte la potenza nominale della PSU!) alla GPU durante brevi periodi di alta domanda, come durante il gioco o il rendering. Questa è una novità importante. Prima della ATX 3.0, per garantire picchi di potenza, erano necessarie PSU con grande potenza (anche oltre 1000Watt), adesso sono sufficienti alimentatori con minor vantaggio ma in grado di supportare picchi molto elevati (anche 3 volte la potenza nominale della PSU!) per breve tempo.
- Supporto PCIe 5.0: gli alimentatori ATX 3.0 sono pienamente compatibili con l’ultimo standard PCIe 5.0, che può fornire fino a 128 GB/s di larghezza di banda per schede grafiche e altri dispositivi ad alta velocità.
Se stai pianificando di assemblare un nuovo PC, o se stai aggiornando il tuo PC attuale con una scheda grafica di fascia alta, allora dovresti considerare un alimentatore formato ATX 3.0. Se non prevedi di aggiornare il tuo PC con una scheda grafica di fascia alta o altri componenti che consumano molta energia, una PSU ATX 2.4 è sicuramente sufficiente.
Formato ATX 3.1
Il 13 settembre 2023 è stata ufficializzata il formato ATX v3.1. Le principali modifiche/aggiunte nella nuova specifica sono il nuovo connettore 12V-2×6, che sostituisce quello 12VHPWR, il tempo di attesa più breve e le nuove impostazioni sui pin di rilevamento del connettore 12+4 pin per 150W e livelli di potenza sostenuti di 0 W.
Nuovo connettore 12V-2×6
Quando le prime schede grafiche della serie NVIDIA GeForce RTX 40 furono lanciate con il connettore 12VHPWR (16 pin) di ATX 3.0, furono segnalati diversi casi di bruciatura delle spine di alimentazione. Il problema derivava dall’inserimento errato del connettore nelle prese di alimentazione. Inoltre, il cavo non avrebbe dovuto essere piegato, perché ciò avrebbe sollecitato i punti di contatto, con conseguente potenziale surriscaldamento dovuto alla gestione del carico.
Il nuovo connettore 12V-2×6 del formato ATX 3.1 porta essenzialmente con sé solo alcune modifiche meccaniche come i pin di rilevamento, montati in posizione arretrata per assicurarsi che venga stabilito un contatto appropriato prima che possa essere richiesta un’elevata potenza dalla scheda video. Mentre il connettore 12VHPWR poteva essere inserito in modo non corretto (non completamente inserito) e funzionare (causando possibili problemi) il connettore 12V-2×6 se non è inserito correttamente non avvierà la GPU. Di conseguenza il nuovo connettore 12V-6×2 è molto più sicuro del precedente.
Il connettore 12V-2×6 come il precedente è ancora progettato per offrire una potenza fino a 600 W mentre altri 75 W saranno disponibili tramite lo slot PCIe. L’aspetto positivo del nuovo connettore 12V-2×6 è che sarà compatibile con le specifiche del fattore precedente 2VHPWR.
Escursioni di potenza 12V
Secondo la nuova specifica ATX v3.1, le escursioni di potenza sono consentite anche sul binario da 12 V prelevato dalla scheda madre attraverso lo slot PCIe della scheda madre. Non sono invece ammesse escursioni sui segnali 3.3V e 3.3Vaux. Prima di ATX 3.1, il canale da 12 V era limitato fino a 5,5 A sullo slot PCIe; secondo il nuovo ATX v3.1, può avere picchi fino a 13,75 A per 0,1 ms o 165 W (con una tensione nominale di 12 V).
PSU ATX consigliate
La prima PSU consigliata è un modulare MSI, ATX 3.0 con certificazione 80 Plus Gold. Il secondo è una PSU di fascia alta il be quiet! DARK POWER 13 con certificazione 80 Plus Titanium.
MSI MPG A850G
MSI MPG A850G
- 850W, 80 Plus Gold, ATX 3.0
- 100% modulare. Supporta picchi di potenza fino a 3x per la GPU.
be quiet! DARK POWER 13
Un top assoluto, una PSU modulare con certificazione 80 Plus Titanium, la certificazione più alta per una PSU.
Questa PSU in alcune condizioni raggiunge un’efficienza fino al 95,8% , quindi solo circa il 5% di energia è disperso in calore. Quindi una PSU che spreca pochissima energia, il che può portare a bollette energetiche più basse e a un PC più fresco. Se utilizzi il PC per lunghi periodi di tempo giornalieri (oltre le 5 ore), l’efficienza di questo alimentatore può portare a significativi risparmi sui costi energetici nel tempo.
Il Dark Power 13 è anche completamente modulare, il che significa che puoi collegare solo i cavi di cui hai bisogno. Questo contribuisce a migliorare il flusso d’aria e a ridurre l’ingombro all’interno del tuo case. L’alimentatore viene fornito anche con una serie di altre caratteristiche, tra cui:
- Un sistema di controllo completamente digitale che garantisce alta efficienza e basso rumore.
- Un connettore 12VHPWR a 16 pin richiesto dal formato ATX 3.0 per schede grafiche di nuova generazione. Supporta anche le GPU meno recenti con connettori PCIe 6+2 pin.
- Condensatori giapponesi di alta qualità una massima affidabilità e longevità.
- Consumo Standby inferiore a 0.1 Watts, certificazioni Energy Star 8.0 e ErP.
- Cavi rivestiti fino a 120 cm perfetti per case di PC di grandi dimensioni.
- Molto silenzioso, a carichi normali non è udibile.
Il be quiet! Dark Power 13 è una scelta ottima se cerchi un alimentatore ATX 3.0 di alta qualità ad alta efficienza energetica. È perfetto per sistemi di fascia alta. In questo momento lo trovi anche in sconto 11% . Il Dark Power 13 è disponibile anche con potenza di 850 Watt* , 1300 Watt *, e 1600 Watt *.
be quiet! DARK POWER 13
- 750W, ATX 3.0 con certificazione 80 Plus Titanium .
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