Sebbene l’upgrade da Windows 10 a Windows 11 sia ancora gratuito, la transizione da Windows 10 a Windows 11 continua ad andare a rilento, molto a rilento. Secondo i dati riportati da Statcounter a Gennaio 2023 il 68.86% dei computer mondiali usava ancora Windows 10; mentre a fine Aprile 2024 il valore è addirittura salito al 69.89% !
Gli utilizzatori di Windows 11 invece non solo non salgono ma sono anche scesi al 26.19%. Nell’ultimo mese di raccolta dati (dal primo Aprile 2024 al 31 Aprile 2024), Windows 11 è addirittura sceso dal 26.68% al 26.19%, mentre Windows 10 è salito dal 69,07% al 69,89%.
Windows 11 dal primo gennaio 2024 al 31 Aprile 2024 è sceso dal 27.83% al 26.19 % !
E c’è anche una fetta di utenti fedeli a Windows 7, con una media del 3% di utilizzatori nell’ultimo anno. La situazione continua ad essere preoccupante per Windows 11, nonostante tutti i tentativi di Microsoft di arricchire e migliorare Windows 11 soprattutto con l’IA; e nonostante da oltre un anno la vendita di nuovi PC sia esclusivamente con Windows 11.
Windows 10, fine del supporto nel 2025
Microsoft ha comunicato che quando Windows 10 terminerà il supporto il 14 ottobre 2025, sarà possibile continuare a ricevere gli aggiornamenti di sicurezza, solo pagando un servizio di aggiornamento annuale, l’Extended Security Updates (ESU). Il prezzo dell’ESU è stato comunicato lo scorso 2 Aprile da Microsoft, e non sono economici.
Come comunicato da Microsoft gli aggiornamenti di sicurezza estesi (ESU) non sono destinati a essere una soluzione a lungo termine ma piuttosto un ponte temporaneo di massimo 3 anni. Gli ESU non includono nuove funzionalità, correzioni non legate alla sicurezza o richieste di modifica della progettazione. Il supporto tecnico è limitato all’attivazione delle licenze ESU, all’installazione degli aggiornamenti mensili ESU e alla risoluzione dei problemi che potrebbero essere stati causati dall’aggiornamento stesso.
Gli aggiornamenti estesi per Windows 10 oltre ottobre 2025 potranno essere richiesti per tre anni. Il prezzo sarà di $ 61 per dispositivo, è raddoppierà ogni anno fino ad un massimo di tre anni. Quindi il secondo anno costerà $ 122 per dispositivo e il terzo anno costerà $ 244 per dispositivo.
Questo servizio di supporto esteso era già previsto, ma era limitato solo alle aziende.
Il percorso consigliato anche visti i costi dell’ESU, è passare a Windows 11 gratuitamente, anche se non sempre è così semplice. Le aziende sono quelle che di solito si trovano nelle condizioni più difficili a causa di problemi di compatibilità con le loro apparecchiature o programmi. A questo si aggiungono i requisiti hardware di Windows 11, che spesso costringono ad aggiornare o sostituire il computer. Microsoft lo sa bene e da anni offre un servizio di supporto esteso a pagamento per le aziende, per i sistemi operativi che hanno raggiunto l’EOL (End Of Life).
La lenta adozione di Windows 11 potrebbe riflettere una certa riluttanza generale ad abbracciare i cambiamenti, specialmente quando l’alternativa esistente di Windows 10 funziona bene per le loro esigenze.
Piani futuri di Microsoft
Nel frattempo Microsoft sta lavorando da mesi su una nuova versione del suo sistema operativo Windows 11, la 24H2, nome in codice Germanium. Microsoft inizierà a offrire l’aggiornamento ai produttori di PC, consentendo a OEM come Samsung, Lenovo o HP di testare la build base di Windows 11 24H2 sui loro PC futuri ed esistenti.
Le funzionalità di Windows 11 24H2 verranno implementate in due fasi, il primo aggiornamento base verrà distribuito con gli attesi nuovi PC Copilot+ Arm con processore Snapdragon X Elite a giugno, annunciati ieri durante un evento di presentazione prodotti di Microsoft.
Questo perché l’hardware basato su Snapdragon X Series Arm richiede la versione 24H2 per funzionare; quindi gli OEM che desiderano fornire il nuovo hardware con quei chip, quest’estate non avranno altra scelta che utilizzare quella versione.
Successivamente, probabilmente ad ottobre, Microsoft inizierà a distribuire Windows 11 versione 24H2 su tutti i PC esistenti che includerà anche le funzionalità IA, l’atteso AI explorer.
AI Explorer
“AI Explorer” sarà probabilmente la caratteristica IA principale di Windows 11 versione 24H2 tra le tante previste. Questa funzionalità (opzionale) consentirà di trasformare tutto ciò che fai sul tuo computer in una memoria ricercabile utilizzando il linguaggio naturale.
Ad esempio, potresti chiedere “trova la foto di mia figlia tra le email” e l’IA sarà in grado di far apparire tutte le immagini che hai richiesto. AI Explorer sarà anche in grado di analizzare ciò che è attualmente sullo schermo quando viene aperto e offrire suggerimenti o ricevere richieste in base a ciò che vede.
Riuscirà Windows 11 24H2 a smuovere gli affezionati di Windows 10 o la situazione rimarrà ferma fino al 2025 ?