Il Media Creation Tool (MCT) di Windows 11 rappresenta uno strumento essenziale per chi desidera aggiornare il proprio sistema operativo da Windows 10. Tuttavia, questo strumento ha smesso di funzionare proprio nel momento più critico. Microsoft ha confermato che la versione 26100.6584, rilasciata il 29 settembre 2025, presenta un bug. Questo causa la chiusura improvvisa dell’applicazione senza alcun messaggio di errore quando viene eseguita su dispositivi Windows 10.
Il problema emerge a meno di 24 ore dalla fine del supporto per Windows 10, previsto per il 14 ottobre 2025. La situazione assume contorni quasi ironici considerando che Microsoft ha speso mesi a promuovere l’aggiornamento a Windows 11 attraverso notifiche e avvisi; il tutto solo per ritrovarsi con uno dei principali strumenti di migrazione fuori uso proprio nel momento cruciale.


Il MCT è particolarmente apprezzato perché permette di creare supporti di avvio come USB o DVD per eseguire installazioni pulite di Windows 11; è una procedura spesso preferita rispetto all’aggiornamento diretto tramite Windows Update per garantire un sistema più stabile e privo di residui della precedente installazione. L’assenza di questo strumento costringe molte persone a cercare alternative, alcune delle quali potrebbero non essere altrettanto intuitive o sicure; soprattutto per chi ha meno familiarità con le procedure di installazione avanzate.
Le conseguenze del bug e le alternative proposte da Microsoft
Con la fine imminente del supporto per Windows 10, milioni di persone si trovano di fronte alla scelta obbligata di aggiornare a Windows 11; oppure, pagare per gli Extended Security Updates (ESU); o accettare i rischi associati all’utilizzo di un sistema operativo non più supportato. In questo contesto, il malfunzionamento del Media Creation Tool rappresenta un ostacolo significativo; specialmente per chi preferisce l’installazione pulita del nuovo sistema operativo.
Il bug si presenta immediatamente all’avvio dello strumento. Nessun messaggio di errore viene mostrato; l’applicazione si chiude dopo pochi secondi. Le macchine con architettura ARM64 sono ancora più penalizzate, poiché l’MCT non è nemmeno supportato su quella piattaforma. Microsoft riconosce il problema, lavorando per trovare una soluzione; tuttavia, al momento non ha fornito una tempistica precisa per il rilascio della correzione. Nel frattempo, suggerisce alcune alternative per aggirare il problema.
La prima opzione consiste nell’utilizzare la funzione di aggiornamento integrata in Windows Update, accessibile tramite le impostazioni di sistema. Questa soluzione semplice potrebbe non essere disponibile per tutti i dispositivi; per esempio, quelli che non soddisfano pienamente i requisiti hardware di Windows 11. La seconda alternativa prevede il download diretto del file ISO di Windows 11 dal sito ufficiale di Microsoft. Una volta ottenuto il file ISO, è possibile montarlo ed eseguire l’installazione manualmente. Infine, utilizzare strumenti di terze parti come Rufus per creare supporti di avvio personalizzati. Questa opzione offre persino alcuni vantaggi aggiuntivi, come la possibilità di bypassare alcuni requisiti di sistema che potrebbero impedire l’installazione su hardware più datato.
Considerazioni finali
Guardando al futuro, è probabile che Microsoft rilasci una correzione per il Media Creation Tool nel breve periodo; considerando anche l’imbarazzo della situazione e l’urgenza del momento. Tuttavia, la coincidenza temporale tra il bug del MCT e la fine del supporto per Windows 10 ha generato non poche critiche. Molti si chiedono come sia possibile che un problema così critico non sia stato identificato e risolto prima; si tratta di uno strumento molto importante nel processo di migrazione.
D’altra parte, le soluzioni proposte da Microsoft evidenziano come l’ecosistema Windows offre comunque molteplici alternative per l’aggiornamento; dimostrano una certa resilienza del sistema. Windows 11 offre numerose migliorie, specialmente in termini di sicurezza e funzionalità legate all’intelligenza artificiale, ma presenta anche requisiti hardware più stringenti che potrebbero escludere alcuni dispositivi più datati.
Che si scelga di aggiornare a Windows 11, di optare per gli ESU, o di valutare alternative come Linux, l’importante è agire in modo consapevole e informato per garantire la continuità e la sicurezza del proprio ambiente informatico.










