Dopo il successo del OnePlus 13 presentato a inizio 2025, OnePlus ha deciso di accelerare i tempi e lanciare il modello successivo a soli nove mesi di distanza, saltando il numero 14 per ragioni culturali (in Cina il 14 è considerato sfortunato) ma anche per sottolineare un deciso salto tecnologico. Il OnePlus 15 arriva con specifiche che, sulla carta, potrebbero mettere in difficoltà i colossi come Samsung e Apple; processore Snapdragon 8 Elite Gen 5 (il primo smartphone al mondo con questo chip), batteria da 7300 mAh, schermo AMOLED con refresh rate fino a 165 Hz e fotocamere triple da 50 MP.


Il prezzo parte da 970 euro, posizionandosi sotto gli iPhone 17 Pro e i Galaxy S25 Ultra. Tuttavia, la rimozione dell’alert slider, l’adozione di sensori fotografici più piccoli rispetto al predecessore e un design che ricorda molto i concorrenti fanno sollevare qualche dubbio. In questo articolo analizziamo il dispositivo in profondità per capire se il OnePlus 15 riesce a mantenere la tradizione dei “flagship killer” o se, nonostante le innovazioni, qualche compromesso ne limita l’appeal.
OnePlus 15 : linee squadrate e resistenza estrema
Il OnePlus 15 segna una netta rottura con il predecessore. I bordi sono ora piatti, la cornice in alluminio trattata con micro-arc oxidation (MAO) conferisce una finitura opaca simile alla ceramica; è disponibile nei colori Infinite Black (vetro opaco), Sand Storm (fibra di vetro con finitura sabbiosa) e Ultra Violet (vetro con effetto cangiante). Le dimensioni (161,4 x 76,7 x 8,1 mm) e il peso (211 g) lo rendono maneggevole nonostante la batteria di grande capacità. La resistenza all’acqua e alla polvere è garantita dalle certificazioni IP68, IP69 e IP69K.


Lo schermo piatto occupa quasi tutta la facciata, con bordi sottilissimi di appena 1,15 mm; il foro per la fotocamera frontale è centrato in alto. Il sensore di impronte a ultrasuoni è posizionato leggermente più in alto rispetto al solito. Sul lato destro troviamo il tasto di accensione e i tasti volume; invece a sinistra è presente un nuovo Plus Key. E’un pulsante personalizzabile che sostituisce il tradizionale alert slider. Se da una parte avrai una maggiore personalizzazione (si può assegnare la commutazione tra modalità silenziosa, vibrante e sonoro, oppure l’apertura della fotocamera, della torcia o di Mind Space), dall’altra potresti rimpiangere il pratico alert slider.


L’alert slider del OnePlus 13, era uno switch fisico a tre posizioni che permetteva di cambiare rapidamente i profili del telefono. Potevi passare istantaneamente tra modalità suoneria, vibrazione e silenzioso semplicemente facendo scorrere il cursore laterale; senza dover sbloccare il telefono o entrare nei menu. Aveva anche una texture particolare che lo rendeva facilmente riconoscibile al tatto. OnePlus mantiene comunque l’IR blaster (per controllare a distanza dispositivi come televisori, condizionatori e altri apparecchi elettronici); manca il supporto a magneti Qi2 per la ricarica wireless magnetica (è necessaria una cover apposita).
Velocità senza compromessi


Cuore del dispositivo è il nuovo Qualcomm Snapdragon 8 Elite Gen 5; costruito a 4 nm è abbinato a 12 o 16 GB di RAM LPDDR5X Ultra Plus e storage UFS 4.1 da 256 o 512 GB. Si tratta, senza mezzi termini, della piattaforma Android più potente attualmente disponibile. I benchmark, come Geekbench 6 e 3DMark, lo piazzano in vetta alle classifiche; supera di un soffio anche l’Apple A19 Pro dell’iPhone 17 Pro Max in multi-core.
In pratica, non esiste task quotidiano, multitasking estremo o applicazione professionale che possa metterlo in difficoltà. La fluidità è assoluta e gestita da OxygenOS 16 basato su Android 16. Tuttavia, la vera sorpresa arriva dalla gestione termica. OnePlus ha integrato un sofisticato sistema di raffreddamento chiamato 360 Cryo-Velocity; include un piatto di vapore di relativamente grandi dimensioni e, novità assoluta, uno strato di aerogel sotto allo schermo per isolare termicamente il display.
Il risultato è che sotto carichi sostenuti, come sessioni di gaming prolungate, il dispositivo mantiene temperature superficiali contenute e non applica throttling aggressivo; a differenza di molti concorrenti. Nell’uso reale, questa combinazione hardware estremo e raffreddamento avanzato garantisce un’esperienza senza intoppi, rapida e costante; una piattaforma estremamente affidabile per qualsiasi attività.
OnePlus 15 : sensori fotografici ridotti
Il modulo fotografico del OnePlus 15 è forse l’aspetto più deludente rispetto al 13; i sensori sono stati ridimensionati:
- Principale: Sony IMX906 da 50 MP, 1/1,56″, f/1.8, OIS.
- Ultra‑grandangolo: OmniVision OV50D da 50 MP, 1/2,88″, f/2.0, autofocus.
- Teleobiettivo (periscopio): Samsung JN5 da 50 MP, 1/2,76″, f/2.8, OIS, zoom ottico 3,5x (85 mm eq.), ibrido fino a 7x.
- Frontale: Sony IMX709 da 32 MP, f/2.4, autofocus.


La collaborazione con Hasselblad è terminata; il software di elaborazione è ora il DetailMax Engine sviluppato in casa. Nonostante il downgrade hardware, OnePlus rafferma che il nuovo motore di elaborazione DetailMax compensa e supera le prestationi del One Plus 13. In parte è vero ma non sempre. In condizioni di luce ottimali, il telefono scatta foto eccellenti; il colore è naturale, la dinamica è ampia e il dettaglio è buono. Lo zoom ottico 3,5x è nitido, mentre lo zoom ibrido 7x perde qualche dettaglio ma resta utilizzabile; oltre i 30x la qualità decade rapidamente a causa dell’intervento dell’IA.
Tuttavia, in situazioni di luce complessa o di notte, il tempo di elaborazione potrebbe farsi notare in fase di scatto e il rumore diventa più presente. Nelle scene a bassa luminosità i tempi di scatto si allungano e il rumore diventa evidente, specialmente sul teleobiettivo. Rispetto al OnePlus 13, che montava sensori più grandi (main 1/1,4″, tele 1/1,56″), la qualità in condizioni critiche è inferiore.
Comparato ad un iPhone 17 Pro🧺 o a un Pixel 10 Pro 🧺, il OnePlus 15 non è il migliore in assoluto; si difende bene e offre comunque una grande versatilità. In sintesi un comparto fotografico solido, ma non c’è un miglioramento rispetto il OnePlus 13 🧺; anzi alcuni puristi della fotografia potrebbero notare i compromessi fatti da OnePlus.
Connettività, gaming e AI: tutto il necessario e qualcosa in più
Sul fronte connettività, il OnePlus 15 lascia pochi desideri; Wi‑Fi 7 (fino a 5,8 Gbps), Bluetooth 6.0 con LE Audio (bassa latenza e migliore qualità), 5G completo, dual SIM (nano + eSIM), NFC per i pagamenti, GPS dual‑band (Galileo su E1+E5a) e l’IR blaster. La modalità gaming è potenziata dal chip dedicato per la risposta al tocco, che riduce la latenza a 20 ms, e dal refresh rate di 165 Hz (supportato solo da alcuni titoli). L’esperienza di gioco è quindi fluidissima, stabile e reattiva, coadiuvata anche dall’ottimo sistema di raffreddamento citato sopra che evita cali di frame rate.


L’intelligenza artificiale è integrata in varie funzioni; Mind Space raccoglie screenshot e note vocali organizzandoli automaticamente, l’AI Editor ritocca foto (rimozione oggetti, miglioramento ritratti) e l’AI Writer assiste nella redazione di testi. La maggior parte di queste feature si appoggia a Google Gemini e funziona in cloud. Il Plus Key può essere personalizzato con otto azioni diverse (tra cui commutazione modalità suono, torcia, fotocamera). L’assistente vocale è presente ma non sorprende. La trascrizione e il riassunto vocale in tempo reale durante le chiamate, sono assenti o meno avanzate rispetto a quanto offerto da Google sui Pixel.
OxygenOS 16 è fluido e altamente personalizzabile; l’interfaccia predefinita ricorda iOS, ma è possibile riportarla allo stile tradizionale di OnePlus.
Autonomia e ricarica: la fine dell’ansia da batteria
La batteria da 7300 mAh (doppia cella) è il fiore all’occhiello del OnePlus 15. Grazie alla tecnologia Silicon NanoStack, la densità energetica è aumentata è c’è anche un degrado ridotto (80% di capacità residua dopo 4 anni). Nell’uso quotidiano misto (social, video, chiamate, navigazione) si arriva facilmente a 2 giorni di autonomia; mentre con un utilizzo intensivo (giochi, video in 4K) si supera comunque la giornata e mezza. In pratica, è difficile scaricarlo in un solo giorno.


La ricarica wired è supportata, a 120 W e lo 0‑100% si completa in circa 30 minuti. La ricarica wireless arriva a 50 W (con base compatibile), e permette di raggiungere il 50% in 30 minuti. È presente anche la ricarica inversa wired (USB OTG). La combinazione di autonomia eccezionale e ricarica ultra‑rapida elimina molte delle preoccupazioni legate alla durata della batteria.
Ecco una tabella riassuntiva delle specifiche tecniche chiave del OnePlus 15, basata sui dati consolidati dalle recensioni analizzate.
OnePlus 15 : specifiche tecniche
| Categoria | Specifiche OnePlus 15 |
|---|---|
| Piattaforma | Qualcomm Snapdragon 8 Elite Gen 5 |
| Memoria | 12 GB / 16 GB LPDDR5X RAM 256 GB / 512 GB UFS 4.1 storage |
| Display | 6.78″ AMOLED LTPO Risoluzione: 2772 x 1272 (1.5K) Refresh rate: 1-165 Hz adattivo Picco luminosità: ~1800 nits Protettore: Gorilla Glass Victus 2 |
| Sistema Fotografico | Posteriore: – Principale: 50 MP, Sony IMX906 (1/1.56″), f/1.8, OIS – Tele: 50 MP, Samsung JN5 (1/2.76″), f/2.8, OIS, zoom 3.5x ottico – Ultra-wide: 50 MP, OmniVision OV50D (1/2.88″), f/2.0, AF Anteriore: 32 MP, Sony IMX709, f/2.4, AF |
| Batteria e Ricarica | Capacità: 7300 mAh (Silicon NanoStack a doppia cella) Ricarica cablata: 120W SUPERVOOC Ricarica wireless: 50W AIRVOOC |
| Robustezza | Certificazioni IP: IP66, IP68, IP69, IP69K |
| Software | Sistema Operativo: Android 16 con OxygenOS 16 Aggiornamenti: 4 aggiornamenti major OS, 6 anni di patch sicurezza |
| Connessioni | Wi-Fi 7, Bluetooth 6.0, NFC GPS (L1+L5), GLONASS (G1), BeiDou (B1I+B1C+B2a), Galileo (E1+E5a), QZSS (L1+L5) |
| Audio e Altro | Altoparlante stereo, USB-C, IR Blaster Pulsante fisico: “Plus Key” configurabile |
| Dimensioni e Peso | 161.4 x 76.7 x 8.1 mm Peso: 211g / 215g (dipende dal colore) |
| Colori | Infinite Black (vetro opaco), Ultra Violet (effetto cangiante), Sand Storm (fibra di vetro) |
One Plus 15: un eccellente smartphone, con qualche sacrificio
Il OnePlus 15 si presenta come un dispositivo dalla personalità duale. Da un lato, incarna l’apice della filosofia potenza hardware pura applicata all’hardware mobile; possiede il SoC, lo storage e la RAM più potenti e veloci, la batteria più grande, una gestione termica avanzata e una ricarica velocissima. Le performance sono inarrivabili, l’autonomia è ottima e l’esperienza d’uso quotidiana è di una fluidità assoluta. Quindi uno smartphone straordinario per chi priorizza potenza, velocità e libertà dalla presa di corrente.
Dall’altro lato, Oneplus ha fatto alcune scelte discutibili; il design è meno originale (e viene sacrificato un dettaglio amato come l’alert slider), il comparto fotografico, pur valido, non avanza rispetto al predecessore e perde la collaborazione con Hasselblad. In pratica, OnePlus ha scelto di ottimizzare l’esperienza globale su ciò che ritiene fondamentale per il mercato di oggi; accettando compromessi in aree considerate secondarie per il suo target.
Per chi cerca lo smartphone più performante e longevo, senza farsi troppi problemi sulla fotografia estrema, il OnePlus 15 è una proposta estremamente convincente e dal valore difficile da battere. Per chi, invece, cerca nel proprio dispositivo anche un’affermazione di carattere e una fotografia d’eccellenza assoluta, le opzioni sono altre ( Google Pixel 10 Pro 🧺, l’iPhone 17 Pro🧺 o lo stesso OnePlus 13 🧺). Nel complesso, OnePlus mantiene la reputazione di flagship killer; un prodotto eccellente a un prezzo relativamente contenuto rispetto altri smartphone di fascia alta.


OnePlus 15
- SoC Snapdragon 8 Elite Gen 5
- Display 6.78″ AMOLED LTPO
- 12 GB LPDDR5X RAM
- Storage 256 GB UFS 4.1
- Wi-Fi 7, Bluetooth 6.0, NFC
- GPS (L1+L5), GLONASS (G1), BeiDou (B1I+B1C+B2a), Galileo (E1+E5a), QZSS (L1+L5)
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