Il settore dei semiconduttori riceve una scossa inattesa: Nvidia acquista una partecipazione da 5 miliardi di dollari in Intel, ottenendo circa il 4% dell’azienda. L’accordo senza precedenti, non si limita all’investimento. Le due aziende statunitensi annunciano anche la co-progettazione di nuove famiglie di chip per datacenter e pc, combinando i processori x86 di Intel con le GPU RTX di Nvidia. Nuovi processori (APU) Intel x86 RTX per laptop gaming, workstation e mini pc, oltre a CPU custom per server AI serviti da Nvidia.


Il titolo Intel balza del 23% in borsa, il miglior risultato giornaliero dal 1987. Gli analisti già parlano di un cambio di rotta per il mercato, con AMD che si trova improvvisamente alle corde. I rispettivi CEO, Jensen Huang e Lip-Bu Tan, hanno definito questa intesa come il frutto di una lunga relazione personale e professionale. Mentre Nvidia si garantisce un partner solido, Intel ottiene liquidità e visibilità dopo anni di difficoltà.
Inoltre Intel, grazie alla tecnologia Nvidia, diventa competitiva in un solo colpo nel campo delle APU di AMD e nel campo dei processori per datacenter.
Nuovi processori per laptop gaming, workstation e mini pc
Il cuore dell’alleanza è il SoC ibrido che fonde un CPU Intel x86 con una GPU RTX integrata tramite NVLink. Questa interfaccia offre una banda 14 volte superiore al tradizionale PCIe, riducendo latenza e consumi. I primi modelli saranno destinati ai laptop gaming di fascia alta; in seguito anche alle workstation per montaggio video e rendering 3D.


Attualmente, AMD domina questa nicchia con le APU Ryzen che combinano core Zen e grafica RDNA. L’arrivo di Intel x86 RTX offrirà una alternativa con CUDA, DLSS, RT Core e Tensor Core nativi; elementi finora disponibili solo su schede GPU discrete. Le case produttrici di notebook (e sicuramente anche dei mini pc), potranno quindi alleggerire il dissipatore; maggiore autonomia senza rinunciare a ray tracing e accelerazione AI.
Architettura Blackwell per la GPU e processo Intel 18A per la CPU. Un duro colpo per le APU AMD che finora hanno avuto campo libero.
Data center: CPU Intel x86 per piattaforme cloud AI Nvidia
Nel mondo dei data center, Nvidia acquisterà CPU Intel custom da inserire nei rack NVLink. Fino ad oggi, le super-macchine DGX e HGX montavano processori ARM Grace. Con l’accordo, Intel entra di diritto nel menu principale delle soluzioni AI di Nvidia; con crescita della concorrenza con AMD EPYC e ARM Neoverse.
Le CPU x86 saranno ottimizzate per bilanciare carichi di calcolo e comunicazione; sfrutteranno la tecnologia di confezionamento 3D Foveros di Intel. Nvidia, dal canto suo, abbandona l’esclusiva ARM per offrire una gamma più ampia, mantenendo comunque Grace per chi lo preferisce. Jensen Huang ha voluto chiarire che questa collaborazione non modifica gli impegni di Nvidia sul fronte ARM, ma li affianca con una seconda scelta basata sull’architettura x86
Il vantaggio per i cloud provider è la compatibilità con il vasto ecosistema x86, che include milioni di righe di codice legacy e hypervisor consolidati. Le stime indicano un mercato potenziale da 50 miliardi di dollari tra notebook e server; cifra che ha convinto Nvidia a mettere sul piatto 5 miliardi in contanti.
Impatto su AMD, TSMC e il mercato globale dei semiconduttori
AMD perde il vantaggio d’essere l’unico fornitore di APU (CPU con GPU integrata) ad alte prestazioni. Al momento, Nvidia resta fedele a TSMC per i suoi chip grafici, ma lascia aperta la porta a un progressivo trasferimento qualora le tecnologie Intel Foundry raggiungano livelli competitivi.
Una Intel più forte ridurrebbe la dipendenza da Taiwan, distribuendo la catena di approvvigionamento tra Stati Uniti, Europa e Asia. Per AMD, ora l’unica strada è accelerare l’uscita di nuove architetture Zen 5 e RDNA 4, oltre a rafforzare l’offerta di memoria unificata su chip come Strix Halo.
Nvidia e Intel : prezzi, disponibilità e innovazione
Intel non appare più solo come un gigante in difficoltà, ma come un nodo cruciale in una rete di interessi incrociati che include la politica industriale (ricordiamo l’investimento dell’amministrazione Trump in Intel, il 10%), la sicurezza tecnologica e la competizione globale.
Intel trova in Nvidia un alleato in grado di ridarle slancio tecnologico e visibilità; dall’altro, Nvidia si garantisce un accesso privilegiato all’ecosistema x86 e una nuova via di distribuzione per i propri chip. Intel ottiene anche nuovi fondi per finanziare la riconversione delle fabbriche e recuperare il ritardo nei processi produttivi.
Il vero banco di prova sarà l’effettiva capacità di Intel di produrre in volumi elevati chip custom con packaging avanzato. Se il processo Intel 18A dimostrerà resa e affidabilità, i prezzi dei laptop gaming con RTX integrata potrebbero scendere grazie alla concorrenza diretta con le APU AMD.
Al contrario, qualsiasi ritardo favorirebbe un ulteriore aumento dei listini. Le prime specifiche tecniche saranno sicuramente rese pubbliche al CES 2026, mentre i volumi commerciali partiranno probabilmente nel terzo trimestre dello stesso anno.










