Lanciato ieri 31 luglio 2025, Ninja Gaiden: Ragebound non è un semplice revival nostalgico; è una rielaborazione meticolosa dell’eredità classica in chiave moderna. Ma lo fa con una sensibilità moderna, con una fluidità e una reattività che danno vita a un platform d’azione spietato e gratificante. Sviluppato dal team spagnolo di The Game Kitchen (gli stessi che hanno firmato Blasphemous) e realizzato in stretta collaborazione con Koei Tecmo, il gioco recupera la matrice 2D originale della serie Ninja Gaiden e la rilegge con uno stile pixel art vibrante, accompagnato da una giocabilità tagliente come la lama di una katana.

Distribuito da Dotemu, Ragebound si inserisce nella timeline ufficiale tra gli eventi della trilogia per NES; segue le gesta di Kenji Mozu, giovane e inesperto apprendista di Ryu Hayabusa. Dopo la partenza del maestro verso l’America, il villaggio natale viene attaccato da entità demoniache; spetterà a Kenji contrastarle con determinazione e onore. Al suo fianco si unirà Kumori, una kunoichi del Clan del Ragno Nero.
Il loro legame è il perno su cui ruota sia la narrazione che il gameplay; tra scambi di abilità e percorsi incrociati, i due si completano. La direzione artistica, curata in ogni dettaglio, riesce a catturare l’essenza della scuola estetica anni ’90 ma senza rinunciare alla fluidità visiva dei tempi moderni. Il gioco è disponibile su PlayStation 4/5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC tramite Steam. Il prezzo è di 22.49 euro.
Un duetto ninja fra onore e demoni
La storia di Ragebound parte da un terreno noto: il villaggio Hayabusa viene assalito da demoni proprio mentre Ryu è assente. Tocca a Kenji difenderlo e scoprire l’origine dell’attacco. Durante la sua missione, scoprirà che i demoni stanno cercando di aprire un portale con l’aiuto di misteriosi cristalli e di un Signore dei Demoni deciso a entrare nel nostro mondo.
A rendere il tutto più interessante, c’è il legame con Kumori. Inizialmente ostile, si troverà a dover collaborare con Kenji per sopravvivere; l’intreccio tra i due si sviluppa, alternando momenti di tensione a fasi di fiducia crescente. Alcuni livelli ci permettono di controllare solo Kumori in sezioni platform frenetiche, scandite da una corsa contro il tempo per restare nella forma spirituale.
I dialoghi sono pochi ma efficaci; non si perde mai di vista l’azione. I fan storici noteranno citazioni e riferimenti nascosti, ma anche chi si avvicina per la prima volta alla serie potrà seguire tutto senza difficoltà.

Ninja Gaiden: Ragebound : precisione, riflessi, sangue freddo
Il gioco parte velocissimo, con un tutorial breve ma brutale, in cui Ryu è già impegnato in un duello fatale. Da lì in poi, la scena è tutta per Kenji, che incrocia presto la strada della letale Kumori, assassina del clan rivale della Ragnatela Nera. I due si troveranno a condividere un destino, unendo le forze in un’alleanza improbabile. Se ami i platform d’azione e desideri qualcosa che ti stimoli davvero, Ragebound è pronto a metterti alla prova.
Kenji può attaccare con la katana, lanciare kunai, rotolare per evitare i colpi e utilizzare l’Hypercharge, un attacco potentissimo che si attiva eliminando determinati nemici nel modo corretto: corpo a corpo se di luce blu, a distanza se di luce rosa. C’è anche la possibilità di sacrificare un po’ di salute per attivarlo, ma non è sempre una buona idea.

Il cuore pulsante di Ragebound è la sua giocabilità precisa e implacabile. Il sistema di controllo è reattivo; ogni movimento risponde in modo immediato e soddisfacente. Ogni pressione di tasto produce un’azione fluida; la sensazione al pad è sempre controllata.
Kenji sfrutta anche la Guillotine Boost, un’abilità che gli permette di rimbalzare su nemici e proiettili. Questo rimbalzo diventa un mezzo per concatenare salti, attacchi e movimenti verticali.
Il ritmo è serrato e i boss offrono sfide memorabili: ognuno ha pattern precisi che vanno studiati; ogni risposta richiede prontezza. Nulla è lasciato al caso, i comandi non tradiscono mai; se sbagli, sai che potevi evitarlo. Ogni sconfitta è un’opportunità per imparare.
Le sezioni con Kumori sono meno adrenaliniche: enigmi ambientali, percorsi alternativi, collezionabili e aree segrete. Offrono una pausa dal ritmo devastante ma restano impegnative. L’alternanza fra Kenji e Kumori è ben bilanciata e non annoia.

Ninja Gaiden: Ragebound : un’ode alla pixel art anni ’90
Esteticamente, Ragebound colpisce fin dal primo istante; la direzione artistica non lascia spazio al caso. L’aspetto visivo di Ragebound è una lettera d’amore all’epoca 16-bit. Il pixel art è curato nei minimi dettagli, con animazioni fluide e sfondi multilivello che danno profondità al mondo. Le fiamme, le lame, le piogge di proiettili; tutto è spettacolare. I fondali sembrano vivi: fiamme tremolano in tempo reale, le rovine crollano a ritmo con l’azione; nebbie infernali avvolgono lo scenario. Le animazioni dei boss sono inquietanti, ricche di dettagli macabri e coreografate con cura.
La colonna sonora fonde synth retrò con percussioni moderne; un mix che riesce a valorizzare ogni momento. Ogni traccia musicale segue il ritmo dell’azione; accompagna salti, fendenti e schivate con una presenza costante. Quando il gioco accelera, le musiche si intensificano; in fase esplorativa si fanno più tenui.

Vale la pena impugnare di nuovo la katana?
Ninja Gaiden: Ragebound è un platform abbastanza difficile, alcune sezioni possono frustrare, il livello di sfida è alto. Se ami le sfide costruite con intelligenza, i controlli precisi e la soddisfazione che arriva solo dopo un’azione perfettamente eseguita, allora è il gioco che aspettavi. The Game Kitchen ha preso la forma originale di Ninja Gaiden, e l’ha riforgiata per i giocatori moderni senza rinunciare alla propria identità. Consigliato a chi cerca ritmo, difficoltà e precisione.
Il comparto tecnico è eccellente: la pixel art è ricca e dinamica, l’audio rafforza ogni momento dell’azione, e il level design sfrutta bene tutte le abilità del protagonista. Anche la narrazione è ben inserita nel contesto e accompagna senza appesantire. Forse uno dei migliori platform d’azione dell’anno. Un platform consigliato a chi cerca ritmo, difficoltà e precisione.

Ninja Gaiden: Ragebound
Hardware consigliato su PC
Per chi gioca su PC, Ninja Gaiden: Ragebound si dimostra accessibile anche su macchine di fascia media. Il gioco è ben ottimizzato, leggero da scaricare e non richiede GPU di ultima generazione.
Può essere giocato in 1080p con settings moderati anche da processori con GPU integrata come l’AMD Ryzen 8700G (su socket AM5) o qualsiasi minipc con GPU integrata come il Geekom AE8, il GMKtec NucBox K11 o il potente Beelink SER9.