Microsoft ha annunciato l’arrivo di una versione completamente rinnovata di Copilot. Questa novità porta con sé promesse interessanti per chi utilizza Windows 10 e 11. L’assistente IA si trasforma da semplice applicazione web a componente integrato nel sistema operativo, come lo era Cortana a suo tempo.
Ma la trasformazione non è solo tecnologica, riflette anche un approccio più ambizioso di Microsoft verso una massiccia integrazione dell’IA nel quotidiano. La novità più rilevante riguarda l’accessibilità: Copilot sarà disponibile direttamente dalla barra delle applicazioni. Questo permetterà un accesso immediato alle funzionalità dell’assistente virtuale. Il cambiamento tecnico principale consiste nell’abbandono del sistema Progressive Web App (PWA) in favore di un’architettura più integrata con Windows.
La trasformazione di Copilot in un’app “nativa”
Con il recente aggiornamento, Microsoft Copilot è passato dallo stato di Progressive Web App a quello di un’applicazione che Microsoft definisce nativa per Windows. Ma cosa cambia davvero per chi utilizza Windows 10 o 11?
La nuova versione di Copilot (1.24112.123.0) introduce diverse novità pratiche. Il sistema di visualizzazione rapida si attiva attraverso la combinazione di tasti Alt + Space; quindi, si apre una finestra fluttuante ridimensionabile Quick View. L’interfaccia risulta più flessibile e adattabile alle esigenze personali. La finestra di Copilot può essere spostata liberamente sullo schermo; questo garantisce una migliore integrazione con il flusso di lavoro quotidiano.
Microsoft ha implementato anche un supporto specifico per i computer dotati del tasto dedicato Copilot; questa caratteristica apre direttamente l’interfaccia principale dell’assistente. Il passaggio tra la visualizzazione rapida e la finestra principale avviene attraverso l’icona nell’angolo superiore sinistro. La navigazione tra le diverse modalità è intuitiva e immediata.
Nonostante Microsoft abbia descritto questa versione come nativa, un’analisi più approfondita rivela dettagli interessanti sulla natura “nativa” di Copilot. In realtà, l’applicazione continua a basarsi su tecnologie web. Questo emerge dal fatto che carica ancora copilot.microsoft.com. Il motore di rendering utilizzato è WebView 2, lo stesso che alimenta Microsoft Edge.
Gli elementi veramente nativi si limitano al menu nella barra del titolo e alla schermata About. L’integrazione con il sistema operativo si manifesta principalmente attraverso la presenza nell’area di notifica e le nuove scorciatoie da tastiera. Microsoft ha optato per l’utilizzo della funzione RegisterHotKey per gestire la combinazione Alt + Space. Ma questo può causare conflitti con altre applicazioni che utilizzano la stessa scorciatoia. La presenza nel System Tray invece facilita l’accesso rapido alle funzionalità dell’assistente.
Funzionalità dell’app Copilot
La nuova versione di Copilot promette una maggiore flessibilità nel supporto ai flussi di lavoro. Grazie all’accesso semplificato e alla personalizzazione della finestra, gli strumenti IA diventano più accessibili. Ad esempio, chi lavora con documenti complessi o necessita di funzioni avanzate di completamento del codice può sfruttare la velocità e la precisione offerta dall’assistente AI.
Tuttavia, l’uso del tasto Alt + Spazio ha sollevato alcune problematiche di compatibilità. Diverse applicazioni utilizzano già questa combinazione di tasti, il che può generare conflitti. Microsoft sta cercando ulteriori soluzioni per migliorare l’esperienza generale. Inoltre, essendo ancora in versione “preview”, l’app potrebbe manifestare limiti temporanei, come funzioni non ancora completamente sviluppate o piccoli problemi di stabilità.
Non bisogna poi dimenticare che Copilot si appoggia a un’infrastruttura in continuo sviluppo. Ad esempio, l’integrazione della visione AI attraverso Copilot Vision o altre nuove funzionalità legate all’analisi delle immagini e alla gestione dei dati potrebbero vedere la luce con i futuri aggiornamenti.
Il dibattito sulla natività di Copilot in Windows
Uno degli aspetti più discussi è la definizione stessa di nativo. Molti esperti di tecnologia hanno sollevato dubbi sul fatto che Copilot possa essere considerato realmente nativo, poiché l’app si collega ancora a un sito web (copilot.microsoft.com) per alimentare molte delle sue funzioni. Questo dettaglio tecnico non è solamente una questione terminologica. Tocca anche tematiche di sicurezza e prestazioni. Un’app completamente nativa potrebbe, infatti, operare meglio in ambienti offline o ridurre la dipendenza dal browser Edge.
Microsoft ha comunque sottolineato l’importanza del feedback da parte della community. Gli utilizzatori iscritti al programma Windows Insider possono già condividere le loro opinioni e segnalare problemi tramite il Feedback Hub, contribuendo a migliorare il prodotto prima che venga rilasciato al pubblico generale.
Conclusioni
L’arrivo di Microsoft Copilot come app nativa per Windows è un’interessante evoluzione nel modo in cui l’intelligenza artificiale viene integrata nei sistemi operativi. Sebbene ci siano margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda l’indipendenza dal browser Edge e la gestione delle scorciatoie da tastiera, l’approccio di Microsoft è decisamente orientato al futuro.
Per ora, l’adozione di questa soluzione dipenderà principalmente dalle esigenze personali. Chi cerca un assistente AI che sia sempre a portata di mano potrebbe trovare in Copilot un alleato prezioso. Tuttavia, la tecnologia rimane in una fase di transizione, ed è possibile che i prossimi aggiornamenti ne cambino ulteriormente le funzionalità. Potrebbe essere migliorata, diventando ancora più utile oppure al contrario, se sottovalutata, meno attraente.