Intel continua a vendere chipset di fascia alta a Huawei grazie a una licenza concessa dall’amministrazione Trump. Anche se ci sono state pressioni sul governo Biden per revocarla. Il trattamento riservato a Intel si contrappone a quanto accaduto ad AMD. Il Team Rosso ha richiesto invano la stessa autorizzazione. Però, finora ha sempre ricevuto una risposta negativa.
Contesto del rilascio della licenza a Intel
Nel tardo 2020 il Dipartimento del Commercio degli USA ha concesso il permesso speciale di vendere determinati articoli a Huawei. Era poco prima della conclusione del mandato dell’amministrazione Trump. Tra le aziende, c’era anche Intel. Anche AMD fece domanda per una licenza simile all’inizio del 2021, dopo l’insediamento del presidente Joe Biden; ma non ricevette mai risposta alla sua richiesta.
L’ autorizzazione di Intel, della validità di alcuni mesi, è stata rinnovata finora dal governo Biden nonostante le pressioni di senatori e competitori affinché fosse revocata. Intel può quindi vendere a Huawei chip utilizzati nei laptop, generando centinaia di milioni di dollari di fatturato.
Motivi dietro le decisioni di licenza e l’impatto sul mercato
Non è chiaro perché il Dipartimento del Commercio abbia concesso la licenza a Intel e non ad AMD. Alcune speculazioni suggeriscono che la decisione fosse influenzata dal desiderio di mantenere buone relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina; nonostante le tensioni esistenti.
L’impatto di questa decisione sulle vendite di chip per CPU a Huawei è stato immediato e significativo. La quota di mercato dei laptop Huawei con chip AMD è scesa dal 47,1% nel 2020 al 9,3% nella prima metà del 2023. Al contrario, la quota di Intel è salita dal 52,9% al 90,7% nello stesso periodo. Una disparità stimata in oltre 500 milioni di dollari di mancati ricavi per AMD. Questo cambiamento ha evidenziato le forti conseguenze economiche dirette per AMD; oltre all’influenza delle politiche di licenza sul panorama competitivo del settore dei semiconduttori.
Conseguenze e dibattiti
Intel ha mantenuto la sua licenza per vendere chip avanzati a Huawei nonostante le pressioni per revocarla. Ciò dimostra la complessità e l’incertezza che le aziende affrontano nel contesto delle restrizioni tecnologiche imposte dagli Stati Uniti alla Cina. Questa situazione ha avuto un impatto significativo sul mercato dei laptop Huawei. Ha portato anche a una drastica riduzione della quota di mercato dei chip AMD in favore di quelli Intel.
La situazione ha sollevato interrogativi sulla parità di trattamento tra le aziende statunitensi. Rivela anche le implicazioni più ampie per la sicurezza nazionale e la politica estera degli Stati Uniti. Mentre Intel usufruisce di questa licenza, AMD subisce perdite significative in termini di quota di mercato e potenziali entrate.
Evidenzia anche l’incertezza con cui le aziende USA devono confrontarsi nel delicato equilibrio tra limitare l’accesso cinese alle più avanzate tecnologie americane e garantire equità di trattamento agli operatori di mercato.
Inoltre, rivela quanto il rapporto commerciale tra Stati Uniti e Cina sia gestito in modo opaco e discrezionale dall’amministrazione. In questo modo si generanno disparità competitive di centinaia di milioni di dollari.
Conclusione
La dinamica tra Intel, AMD e Huawei riflette le tensioni presenti nel contesto delle relazioni tra gli USA e Cina; con riguardo alle relazioni sia commerciali che tecnologiche. Le decisioni politiche continuano a giocare un ruolo cruciale nel mercato globale dei semiconduttori. Inoltre, determinano anche le strategie competitive delle aziende coinvolte. In attesa di capire se la licenza Intel sarà rinnovata, questo caso mostra come gli Stati Uniti applicano in modo tutt’altro che trasparente le sanzioni commerciali nei confronti della Cina.