Il 29 dicembre 2025 Michał Kiciński, co-fondatore di CD PROJEKT e azionista di riferimento del gruppo polacco, ha formalizzato l’acquisizione del 100% delle quote di GOG per 90,7 milioni di Zloty polacchi (circa 25,2 milioni di dollari). L’operazione conclude una partnership durata oltre 17 anni e restituisce la piattaforma di distribuzione digitale DRM-free a chi ne aveva disegnato la filosofia originaria nel 2008.


Mentre CD PROJEKT annuncia la sua uscita dal business della distribuzione per concentrarsi su un ambizioso piano di sviluppo che include The Witcher 4 e il sequel di Cyberpunk 2077, Kiciński promette di rafforzare l’identità di GOG con un impegno ancora più deciso verso la preservazione dei videogiochi e la difesa della proprietà digitale dei giocatori. L’accordo prevede inoltre un patto di distribuzione che garantirà la presenza dei futuri titoli AAA dello studio polacco sullo storefront, creando un ponte tra le due entità che restano separate ma culturalmente allineate.
L’aspetto più rilevante, tuttavia, non è il prezzo ma la natura dell’accordo. Non si tratta di una cessione a un terzo estraneo, bensì di un passaggio di consegne a chi ha sempre creduto nella missione originaria del servizio.
La storia e la filosofia di GOG
GOG, acronimo di Good Old Games, è una piattaforma di distribuzione digitale per PC nata nel 2008 con un principio che all’epoca suonava quasi utopico. L’idea di base è semplice. Quando compri un gioco, lo possiedi davvero. Non ottieni una licenza revocabile legata a un launcher obbligatorio, ma un file installer autonomo che puoi archiviare, installare e giocare anche senza connessione a internet.


Il punto di forza di GOG sta nella sua natura DRM-free, dove DRM sta per Digital Rights Management. Mentre Steam, Epic Games Store e altri servizi integrano sistemi di protezione che controllano periodicamente i tuoi diritti d’accesso, GOG offre un’esperienza senza vincoli. Scarichi il pacchetto di installazione, lo copi su un hard disk esterno e lo reinstalli tra dieci anni su un computer completamente diverso. Funziona ancora. I giochi delisted (rimossi dai cataloghi) non scompaiono dalla tua libreria. Se un publisher chiude i server, il tuo titolo continua a essere giocabile.
Un’altra colonna portante di GOG è il Game Preservation Program. Si tratta di un’iniziativa che non si limita a vendere giochi vecchi, ma li aggiorna per funzionare su hardware e sistemi operativi moderni. Immagina di voler giocare a un RPG degli anni ’90 su Windows 11. GOG spesso fornisce una versione configurata, con patch community integrate e una compatibilità garantita. Fino ad oggi ha modernizzato 267 titoli e le donazioni raccolte tramite Patreon o direttamente sullo store finanziano esclusivamente questo lavoro.
Il modello di business di GOG si basa su una commissione del 30% sulle vendite, identica a quella di Steam. La differenza sostanziale sta nella curatela. GOG non accetta tutto. Seleziona titoli che rispettino la filosofia DRM-free, privilegiando gli sviluppatori indipendenti e le produzioni che valorizzano la libertà del giocatore.
Le ragioni di CD PROJEKT: focus creativo e razionalizzazione strategica
Michał Nowakowski, co-amministratore delegato di CD PROJEKT, ha definito la vendita una scelta logica per permettere allo studio di “concentrare l’attenzione su un ambizioso piano di sviluppo e sull’espansione dei franchise con nuovi prodotti di alta qualità“. La decisione riflette un trend che attraversa l’industria.
Dopo anni in cui lo sviluppo interno di motori proprietari come REDengine ha richiesto risorse crescenti, CD PROJEKT ha già virato su Unreal Engine 5 per i prossimi progetti, compreso The Witcher 4. Questo spostamento tecnologico si accompagna a una riflessione più ampia. Gestire una piattaforma digitale come GOG richiede competenze e investimenti che distolgono energie dalla creazione di contenuti.
Nowakowski ha sottolineato che GOG “da molto tempo operava in modo indipendente” e che l’acquisizione da parte di Kiciński pone la piattaforma “in ottime mani“. CD PROJEKT vuole tornare a essere una game company pura, lasciando a chi ha la passione per la distribuzione etica il compito di portarla avanti.
GOG: cosa cambia per i giocatori di PC
Per chi possiede una libreria GOG, l’acquisizione non comporta modifiche immediate. L’account resta invariato, così come l’accesso offline tramite installer indipendenti e la possibilità di scaricare i giochi senza dipendenze da client obbligatori. I dati personali rimangono gestiti da GOG e GOG GALAXY continua a operare come client opzionale.
L’accordo di distribuzione siglato tra CD PROJEKT e GOG garantisce inoltre che tutti i titoli futuri dello studio, da The Witcher 4 al sequel di Cyberpunk 2077, saranno disponibili DRM-free sulla piattaforma. Kiciński ha esplicitamente affermato che “GOG è il miglior posto sul pianeta per acquistare i giochi di The Witcher e Cyberpunk, sia quelli esistenti sia quelli nuovi che tutti attendiamo con tanto entusiasmo“.
Un nodo importante riguarda il Game Preservation Program. Le donazioni tramite Patreon o direttamente sullo store continueranno a finanziare esclusivamente le attività di preservazione, senza confluire nelle tasche degli editori o di terze parti. GOG ha specificato che “le mance e le donazioni rimangono all’interno di GOG per supportare il lavoro di preservazione” e che questo modello non subirà alterazioni. Per chi si chiede se un gioco delisted possa scomparire dalla libreria, la risposta è negativa. Come sempre, una volta acquistato, il titolo rimane accessibile anche se non più in vendita.
Le preoccupazioni della community di GOG
Alcuni appassionati già temono che l’uscita dall’ombrello di CD PROJEKT esponga GOG a una vulnerabilità finanziaria maggiore. I report finanziari del gruppo polacco hanno mostrato che la piattaforma non è mai stata particolarmente redditizia. Ora che deve sostenersi autonomamente, la domanda su quanto a lungo la missione possa resistere alla pressione dei conti diventa legittima.
GOG ha risposto direttamente a questi timori con una FAQ in cui afferma che “GOG è stabile e ha avuto un anno davvero incoraggiante“, aggiungendo di aver visto “più entusiasmo da parte dei giocatori verso la nostra missione che mai prima“.
Kiciński ha cercato di stemperare ogni timore indicando che il suo coinvolgimento personale e la sua condizione di azionista CD PROJEKT gli consentono di sostenere i costi di GOG senza vincoli di trimestrale. La scommessa è che la passione per la preservazione e la fedeltà dei consumatori possano tradursi in un modello sostenibile, anche se più piccolo e di nicchia rispetto ai colossi del digitale.
Conclusioni: un ritorno alle origini per guardare al futuro
Il legame con CD PROJEKT, fino a ieri proprietaria, era storico. GOG ha distribuito in esclusiva le versioni DRM-free di The Witcher e Cyberpunk 2077 e ha sempre rappresentato una sorta di vetrina etica per i giochi del gruppo polacco. Ora che è tornata nelle mani del co-fondatore Michał Kiciński, quella vetrina diventa missione principale, non più un’appendice di una corporation quotata in Borsa. Dall’altra parte, CD PROJEKT si libera di una divisione periferica per focalizzarsi su ciò che sa fare meglio, creare giochi.
Mentre l’industria spinge sempre più verso il gaming “come servizio”, avere una piattaforma come GOG indipendente e focalizzata sulla proprietà digitale reale dei contenuti è una garanzia per il futuro dei giocatori.
Librerie, installer offline e l’assenza di DRM restano intatti. Il futuro, però, dipenderà dalla capacità di Kiciński di trasformare una missione etica in un business solido, senza tradire i principi che hanno reso GOG un faro per chi crede che i videogiochi, una volta comprati, debbano davvero appartenere a chi li gioca. La scommessa è ambiziosa e il rischio finanziario reale, ma la direzione è chiara.










