Dopo aver vietato inizialmente le immagini generate da IA, l’azienda Getty Images ha annunciato che offrirà a breve uno strumento di intelligenza artificiale addestrato sulla propria libreria di immagini.
Chi è Getty Images
Getty Images è una delle maggiori agenzie fotografiche al mondo. Fondata nel 1995, possiede uno degli archivi fotografici più grandi con oltre 200 milioni di asset tra foto, video e illustrazioni.
“Siamo entusiasti di lanciare uno strumento che sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale generativa per soddisfare le esigenze commerciali dei nostri clienti rispettando allo stesso tempo la proprietà intellettuale dei creatori“, ha detto Craig Peters, CEO di Getty Images. “Abbiamo lavorato sodo per sviluppare uno strumento responsabile che offra ai clienti fiducia nelle visualizzazioni prodotte dall’intelligenza artificiale generativa per scopi commerciali.“
Secondo quanto riportato sul proprio sito, lo strumento generativo di IA di Getty è particolarmente unico in quanto addestrato sul database proprietario di immagini dell’azienda.
Cambio di pensiero
Sebbene Getty sembrasse essere su una posizione anti-IA, avendo anche fatto causa a Stability AI, creatrice di Stable Diffusion, per lo scraping dei suoi dati, non sorprende che l’azienda abbia trovato il modo di entrare nel mercato delle immagini generate da IA. Servizi fotografici concorrenti hanno già annunciato le proprie soluzioni AI: Shutterstock si appoggia al modello DALL-E di OpenAI, mentre Adobe Stock fa affidamento sul proprio strumento Firefly oltre ad accettare dell’arte generata da IA.
I contenuti generati verranno forniti con una licenza free royalty, il che significa che gli utenti non dovranno preoccuparsi di potenziali problematiche di copyright in futuro.
Lo strumento Generative AI di Getty è potenziato dal modello AI Edify di NVIDIA dal suo servizio cloud Picasso. Sarà interessante vedere come si confronteranno questi risultati con il migliorato modello DALL-E 3, ma per ora si tratta fondamentalmente di un modo per Getty di immergere un piede nel mondo dell’AI, della serie … “chi è fuori è perduto“.
Getty Image pagherà i creatori
Come parte di questa nuova iniziativa, Getty sta anche lanciando un “modello di compensazione dei collaboratori per le licenze AI“. I creatori saranno pagati in base alla quantità di immagini caricate, insieme ai guadagni di licenza esistenti.
“Abbiamo ascoltato i clienti sulla rapida crescita dell’intelligenza artificiale generativa e abbiamo colto sia entusiasmo che esitazione, cercando di sviluppare il nostro strumento in modo consapevole“, ha dichiarato Grant Farhall, Chief Product Officer di Getty Images. “Abbiamo creato un servizio che consente ai brand e ai marketer di abbracciare l’AI in modo sicuro e di spingere le loro possibilità creative, retribuendo allo stesso tempo i creatori per l’inclusione delle loro visualizzazioni nei relativi set di addestramento sottostanti.“
Dopo il divieto iniziale Getty ha deciso di abbracciare le potenzialità dell’intelligenza artificiale nella generazione di immagini, con un modello proprietario addestrato sul vasto archivio di contenuti dell’azienda. Una mossa che consentirà a Getty di rimanere competitiva in un settore in rapida evoluzione.