Fervo Energy ha una grande ambizione: utilizzare la geotermia per alimentare parte dei server di Google. In questo senso ha fatto un passo importante nel suo progetto chiamato “Project Red”, durante il quale hanno condotto un test eccezionale. In una zona nel nord del Nevada, hanno generato una quantità di energia pari a 3,5 megawatt per un periodo di 30 giorni.
Fervo Energy e la geotermia
Fervo Energy, la start-up statunitense fondata nel 2017, ha come missione principale lo sviluppo di tecnologie innovative per sfruttare il potenziale della geotermia e fornire energia sostenibile, pulita e priva di carbonio. La geotermia è una forma di energia rinnovabile che sfrutta il calore proveniente dalle profondità della Terra. Per produrre elettricità, un sistema geotermico naturale ha bisogno di una combinazione di calore, fluidi e permeabilità delle rocce.
L’azienda afferma che il test ha stabilito nuovi record di flusso e produzione di energia per un sistema geotermico migliorato (EGS) e che è stato completato senza incidenti. Il risultato di Fervo Energy è davvero notevole perché nessun altro sistema geotermico aveva raggiunto un risultato simile fino ad oggi. Per capire meglio, questa quantità di energia sarebbe sufficiente per alimentare circa 2.800 famiglie, ovvero un mega watt può alimentare circa 750 abitazioni contemporaneamente.
La chiave del loro successo è l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, come nuove tecniche di foratura orizzontale e l’uso di sensori a fibre ottiche per sfruttare le risorse sotterranee in modo molto più efficiente. In pratica, il loro progetto “Project Red” è in anticipo rispetto a tutte le altre iniziative simili.
Entro la fine di quest’anno si spera che il Project Red sarà collegato alla rete elettrica e utilizzato per alimentare i data center di Google e alcune altre infrastrutture dell’azienda nel Nevada.
Nel 2021, Fervo ha firmato un accordo con Google per sviluppare un “progetto di produzione di energia geotermica di prossima generazione” con l’obiettivo di alimentare i data center di Google con energia geotermica.
“Per raggiungere il nostro obiettivo di funzionare con energia priva di carbonio 24/7, avremo bisogno di nuove fonti di energia pulita e affidabile per integrare le energie rinnovabili variabili come l’eolico e il solare“, ha dichiarato Michael Terrell, direttore senior di Google per l’energia e il clima. “Abbiamo stretto una partnership con Fervo nel 2021 perché vediamo un significativo potenziale nella loro tecnologia geotermica per sbloccare una fonte critica di energia priva di carbonio a scala, e siamo entusiasti di vedere Fervo raggiungere questo importante traguardo tecnico.”
Allora, perché Google non aveva ancora considerato la geotermia per alimentare i suoi server? Ci sono vari motivi:
– costi iniziali per implementare questa tecnologia sono piuttosto alti,
– le risorse geotermiche disponibili variano molto a seconda delle caratteristiche geologiche locali,
– i rischi da affrontare durante la fase di perforazione,
– la gestione a lungo termine delle risorse geotermiche può essere complessa.
Tuttavia, la geotermia ha un potenziale enorme che finora non è stato pienamente sfruttato dai progetti tradizionali, che si concentrano principalmente sulle risorse geotermiche più facili da raggiungere, ma meno efficienti.
Fervo Enegy e il Project Red
La chiave dell’innovazione di Fervo Energy sta nel creare artificiosamente una permeabilità nelle rocce sotterranee grazie alla perforazione orizzontale. In molte zone sulla Terra, le rocce hanno il livello di calore richiesto, ma non abbastanza permeabilità per far fluire il fluido. Di conseguenza, si iniettano dei fluidi speciali nelle zone forate, creando delle fratture che permettono di accedere a risorse geotermiche più profonde.
Fervo Energy sostiene di essere la prima azienda a “perforare con successo una coppia di pozzi orizzontali per la produzione geotermica commerciale, raggiungendo lunghezze laterali di 3.250 piedi, raggiungendo una temperatura di 191°C e dimostrando flussi controllati attraverso rigorosi test con traccianti“.
Questa soluzione permetterebbe di avere molte più opzioni per costruire centrali geotermiche e di ottimizzare il rendimento complessivo di queste strutture.
Un altro vantaggio della geotermia è che, una volta costruita la centrale, non produce emissioni di carbonio, a differenza di altre fonti di energia rinnovabile. Inoltre, l’energia geotermica è costante e disponibile in modo continuo.
Queste centrali possono operare in qualsiasi momento (a differenza di solare ed eolico), rendendo l’energia geotermica una fonte affascinante di energia rinnovabile. Tuttavia, riduzioni dei costi e complicazioni normative sono ostacoli per rendere l’EGS più ampiamente disponibile, secondo Tim Latimer, CEO di Fervo.
Secondo Bloomberg, questa è la prima volta che un’azienda energetica dimostra che un EGS (sistemi geotermici migliorati) può funzionare su scala commerciale. Questo risultato è stato raggiunto dopo un lungo percorso, dato che gli scienziati cercano di rendere l’EGS una realtà dagli anni ’70.
Conclusioni
Nonostante ci siano ancora ostacoli da superare, come la necessità di ridurre i costi, è evidente che Fervo Energy stia facendo dei progressi significativi nell’industria geotermica. L’azienda spera di replicare il suo successo in un altro sito già identificato nello stato Utah.
E se Google decidesse di sostenere questo progetto, potrebbe rappresentare un’opportunità entusiasmante per far funzionare i suoi server senza produrre emissioni di carbonio. Google ha già dimostrato una forte attenzione all’ambiente, avendo aperto un campus ecologico lo scorso anno, dimostrando così il suo impegno verso l’ambiente e la propria immagine.