Escape From Duckov non è il classico titolo che ci si aspetta di trovare in vetta alle classifiche di Steam. Eppure, nel giro di appena cinque giorni, questo sparatutto satirico a visuale dall’alto ha polverizzato ogni aspettativa, toccando il milione di copie vendute su PC e Mac. Il titolo, giocoso e autoironico fin dal nome, nasce come parodia di Escape From Tarkov; uno dei giochi più complessi e impegnativi del genere extraction shooter. Eppure, nonostante l’aspetto da scherzo, il gioco si rivela un’esperienza completa, ben strutturata e profonda.
Il gioco ha toccato picchi di oltre 220.000 giocatori simultanei, superando momentaneamente mostri sacri come Battlefield 6 e persino l’originale Escape From Tarkov. Ma non è solo una questione di meme: dietro le piume e le battute si nasconde un titolo sorprendentemente strutturato e godibile.


Oltre alle vendite lampo e alla crescita dei giocatori attivi, “Escape From Duckov” ha raccolto feedback estremamente positivi su Steam. Si è guadagnato l’etichetta di Estremamente positivo in meno di una settimana. Il confronto con Battlefield 6 ha fatto il giro dei social. Anche la scelta di pubblicarlo contemporaneamente su Steam, Epic Games Store e persino App Store ha aiutato a raggiungere una platea ampia e trasversale.
Escape from Duckov: più di un semplice scherzo
Sviluppato da Team Soda e pubblicato da BiliBili, Escape From Duckov trasforma il concetto di guerra urbana in una farsa armata a piume. Impersoni un’anatra antropomorfa personalizzabile determinata a sopravvivere in una città devastata. L’idea potrebbe sembrare folle, ma funziona. Il gioco riesce a bilanciare l’umorismo con una meccanica che funziona.
Le armi sono sostituite da beccate, lanci di uova e zampate; i nemici sono altri volatili armati fino ai bargigli. Le missioni di estrazione, invece, diventano fughe disperate verso stagni sicuri. Nonostante l’estetica cartoon e i suoni da cartone animato, il gameplay mantiene la tensione tipica degli extraction shooter; con tutta la gestione delle risorse, del carico e della visibilità che richiede attenzione e strategia.
Ogni missione richiede pianificazione; scegliere tra un fucile a pallini caricato con semi di girasole o un lanciarazzi a forma di pannocchia è soprattutto una scelta tattica. Il sistema di danno tiene conto della posizione del bersaglio, della copertura e persino del livello di stress del volatile protagonista; che può andare in panico se circondato. Anche l’ambiente è ricco di dettagli. Cartelli stradali con nomi di uccelli, negozi di mangime trasformati in arsenali; persino un sistema meteo che influenza la visibilità e il comportamento dei nemici.
La colonna sonora alterna motivetti da circo a tesi brani orchestrali, un contrasto comico ma mai fastidioso. Inoltre, il supporto post-lancio è molto attivo; gli sviluppatori hanno già annunciato nuove mappe, modalità cooperative e un sistema di progressione più profondo. La curva di apprendimento non è difficile. Chi viene dai looter shooter troverà un terreno familiare. Mentre se sei un neofita sarai guidato da un tutorial efficace e da un ritmo di gioco che non soffoca.
Un esordio da record per un gioco da ridere (ma fino a un certo punto)
Al di là dei numeri e delle classifiche, ciò che colpisce nel Escape from Duckov è la sua capacità di offrire un’esperienza completa, nonostante l’ironia di fondo. Il gioco non si limita a sostituire i soldati con anatre; costruisce un intero ecosistema coerente, con meccaniche pensate per valorizzare il tema senza compromettere la giocabilità. Usa il registro della parodia senza mai diventare superficiale. I riferimenti a titoli come Escape from Tarkov sono espliciti. Tuttavia, non si limitano allo sberleffo. Al contrario, diventano una lente deformante per rimettere in discussione certe rigidità del genere.
Le scelte stilistiche sono tutto tranne che casuali; il mondo a forma d’uovo, i nemici che sembrano usciti da un cartone animato disturbante, le musiche volutamente enfatiche. Tutto è costruito per creare un contrasto netto con la durezza dei temi trattati nei titoli più seriosi. La narrazione emerge per frammenti, nascosta tra dialoghi assurdi e documenti recuperabili.
Tutto questo dimostra che Escape From Duckov non è un prodotto gettato lì per cavalcare un trend, ma un progetto curato, pensato per durare. La sua forza sta nella capacità di far ridere senza mai deridere il giocatore; anzi, lo invita a immergersi in un mondo assurdo, dove ogni decisione conta e ogni vittoria sa di becco alzato con orgoglio.


Il gioco è scontato del 12%, ad un prezzo di 15,83€ e al momento non è disponibile in lingua italiana.










