Elon Musk, l’imprenditore a capo di molteplici aziende tecnologiche come Tesla, SpaceX, Neuralink, The Boring Company, 𝕏 e la startup di intelligenza artificiale xAI, da qualche ora si trova al centro di una controversia riguardante l’allocazione di preziose risorse per l’IA. Secondo recenti rapporti (e-mail circolate all’interno di Nvidia e ottenute dalla CNBC), Musk avrebbe ordinato a Nvidia, leader nella produzione di chip per l’intelligenza artificiale, di dirottare migliaia di GPU inizialmente destinate a Tesla verso le sue altre società, 𝕏 e xAI. Questa decisione solleva interrogativi sulle priorità di Musk soprattutto tra gli azionisti Tesla.
I dettagli del dirottamento dei chip AI
Stando alle email interne di Nvidia ottenute da CNBC, Elon Musk avrebbe chiesto al produttore di chip di dare la precedenza nelle spedizioni di processori alle sue aziende 𝕏 e xAI rispetto a Tesla. In particolare, un memo di dicembre afferma: “Elon dà priorità all’implementazione del cluster GPU H100 di 𝕏 rispetto a Tesla, reindirizzando 12k GPU H100 originariamente destinate a Tesla verso X“. Questo avrebbe ritardato di mesi la ricezione da parte di Tesla di oltre 500 milioni di dollari di processori.
Musk aveva precedentemente dichiarato su 𝕏 che Tesla avrebbe aumentato drasticamente il numero di chip H100 di Nvidia utilizzati, passando da 35.000 a 85.000 entro fine anno, e che avrebbe speso 10 miliardi di dollari nel 2024 in “AI combinata di training e inferenza“. Tuttavia, le email interne di Nvidia suggeriscono che queste affermazioni fossero esagerate e in conflitto con gli ordini effettivi e le previsioni finanziarie.
Le implicazioni per Tesla e gli azionisti
La decisione di Musk di favorire 𝕏 e xAI nell’allocazione dei chip AI a scapito di Tesla solleva preoccupazioni tra gli azionisti dell’azienda di auto elettriche. Ci si interroga se il CEO stia adempiendo pienamente ai suoi obblighi verso Tesla, considerando il suo coinvolgimento in molteplici altre società che richiedono attenzione, risorse e ingenti capitali.
Tesla fa grande affidamento su progetti basati sull’IA per rassicurare gli investitori, come il supercomputer “Dojo“, il software di guida autonoma Full Self-Driving e il robot umanoide Optimus.
Questo solleva preoccupazioni sul fatto che Musk possa favorire le sue iniziative private a scapito di Tesla, una società quotata in borsa di cui è amministratore fiduciario. Reindirizzando risorse importanti come i chip IA da Tesla verso 𝕏 e xAI, Musk potrebbe rallentare gli sforzi di Tesla nell’intelligenza artificiale.
I legami tra 𝕏, xAI e l’ambizione di Musk nell’IA
𝕏 e la startup di intelligenza artificiale xAI di Musk sono strettamente interconnesse. Musk ha dichiarato che X Corp detiene il 25% di xAI e quest’ultima utilizza parte della capacità dei data center di X per l’addestramento e l’inferenza dei suoi modelli di linguaggio alla base del chatbot Grok, posizionato come un potenziale concorrente di ChatGPT di OpenAI.
xAI ha recentemente raccolto 6 miliardi di dollari in finanziamenti e sta rapidamente espandendo le sue ambizioni nel campo dell’intelligenza artificiale. Musk mira a costruire “il più grande cluster GPU del mondo” per xAI, con una “direttiva” di rendere disponibili 100.000 chip entro la fine del 2024. Questa spinta aggressiva nell’IA attraverso xAI potrebbe spiegare la priorità data all’azienda nell’allocazione dei chip Nvidia.
Obiettivi di xAI
xAI, l’azienda di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk, sembra avere diversi obiettivi e ambiti di interesse principali. In primo luogo, mira a competere con OpenAI e altre società nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, avendo sviluppato un chatbot chiamato Grok posizionato come potenziale concorrente di ChatGPT. Elon Musk sembra aver preso molto a cuore il progetto Grok anche in seguito alle controversie con OpenAI .
Musk ha sempre sostenuto che OpenAI ha violato il suo “accordo fondativo” di sviluppare l’intelligenza artificiale in modo aperto e a beneficio dell’umanità. Secondo Musk, OpenAI si sarebbe invece trasformata in un’azienda a scopo di lucro focalizzata sui profitti, soprattutto dopo la partnership con Microsoft.
Musk in seguito a queste affermazioni ha reso parte del codice di Grok open source e tramite xAI ha iniziato a lavorare molto seriamente e con investimenti miliardari sul progetto Grok.
Inoltre, xAI si propone di accelerare le scoperte scientifiche umane attraverso le tecnologie di AI. C’è anche il potenziale per integrare le tecnologie di xAI con altre iniziative di Musk come Neuralink, combinando l’IA con l’interfaccia cervello-computer per applicazioni sanitarie e di altro tipo.
Un’altra area di interesse è il campo della robotica, dove l’IA di xAI potrebbe essere integrata nel robot umanoide Optimus di Tesla per creare un compagno utile in contesti di assistenza domiciliare o ospedaliera.
xAI sembra coinvolta anche in servizi di intelligenza artificiale per l’automazione delle attività nella sanità, il miglioramento dei flussi di lavoro clinici e l’ottimizzazione della produttività dei medici.
La risposta di Elon Musk a CNBC
Dopo la pubblicazione dell’articolo della CNBC, Musk ha cercato di mettere tutti a tacere affermando che “Tesla non aveva un posto dove inviare i chip Nvidia per metterli in funzione, quindi sarebbero rimasti in un magazzino. L’estensione sud di Giga Texas è quasi completata. Qui verranno ospitati 50.000 H100 per l’addestramento della guida autonoma.“
Queste affermazioni suggeriscono che il reindirizzamento dei chip AI verso X e xAI potrebbe essere stato una mossa temporanea, dettata da vincoli logistici e di capacità presso le strutture di Tesla. Tuttavia, rimangono dubbi sulla tempistica e sulla trasparenza di tali decisioni, soprattutto considerando le precedenti dichiarazioni di Musk sull’aumento massiccio dell’utilizzo di chip AI da parte di Tesla rilasciate ad Aprile.
Conclusioni
Anche se poche ore fa Musk ha cercato di placare le polemiche affermando che Tesla non aveva inizialmente uno spazio adeguato per accogliere e attivare i chip Nvidia, la mancata trasparenza riguardante la decisione di Elon Musk di dirottare i chip AI di Nvidia da Tesla verso 𝕏 e xAI ha sollevato qualche interrogativo sulle sue reali priorità derivanti dal suo coinvolgimento in molteplici iniziative tecnologiche.
Ieri il titolo Tesla (NASDAQ) ha chiuso con una leggera perdita di -0.80%, una perdita non particolarmente significativa per un’azione volatile come Tesla; potrebbe essere un segnale di tranquillità per gli investitori a lungo termine dell’azienda.