Installare uno store di terze parti su un dispositivo iOS era una sorta di percorso a ostacoli. Chiunque volesse scaricare la Epic Games Store doveva affrontare un labirinto composto da 15 passaggi; molti disseminati di avvisi che suggerivano un potenziale rischio. La maggior parte delle persone non arrivava alla fine.


La situazione è cambiata con l’introduzione di iOS 18.6, la versione del sistema operativo che modifica la procedura per l’installazione di store alternativi; almeno per chi si trova all’interno dell’Unione Europea. Da 15 passaggi si è scesi a 6, eliminando le schermate più allarmanti e rimuovendo l’interruzione che obbligava a passare manualmente per le Impostazioni.
Ma il cambiamento non è frutto di un’improvvisa apertura da parte di Apple, ma di una pressione normativa; il Digital Markets Act europeo ha imposto condizioni più trasparenti e competitive. Per Epic Games, la modifica ha avuto un effetto immediato. L’abbandono durante l’installazione dello store è calato del 60%; si passa da un tasso di drop-off del 65% a uno del 25%. Una variazione che migliora l’accesso alla piattaforma e avvicina l’esperienza mobile a quella che finora era riservata a Windows e macOS.
Epic Games Store e l’installazione “semplificata”
Nonostante il miglioramento, Epic Games mantiene una posizione critica. Se è vero che ora il flusso si compone di 6 passaggi, la natura di questi passaggi solleva ancora interrogativi. Ogni schermata include messaggi che mettono in guardia su rischi legati alla privacy e alla sicurezza. Le cosiddette “scare screens” non sono sparite del tutto, ma solo riformulate. L’installazione continua ad avvenire sotto una nuvola di sospetto. Apple difende le schermate come necessarie per garantire la consapevolezza. Ma per Epic rappresentano solo una strategia difensiva mascherata da tutela.




In parallelo, permangono barriere indirette; approvazioni obbligatorie come la discussa Core Technology Fee. Secondo Epic, queste condizioni costituiscono un ostacolo progettato per limitare la libertà dei distributori alternativi. Anche dopo il cambio nella procedura, Apple esercita un controllo stretto; sia con vincoli tecnici che con l’imposizione di costi e processi. La discrepanza con il mondo Mac è palese: su macOS, lo stesso tipo di vincoli non esiste.
Epic Games denuncia violazioni del DMA su Android
Mentre Apple ha fatto alcuni progressi nel migliorare il processo di installazione su iOS, Google continua ad essere nel mirino di Epic Games per le sue pratiche su Android. Epic Games afferma che Google viola apertamente il DMA con un processo di installazione che richiede ancora 12 fasi; insieme a schermate di avviso che suggeriscono che software di concorrenti affidabili “potrebbero essere dannosi”.
Queste avvertenze, secondo Epic, sabotano intenzionalmente i tentativi di installazione di store alternativi su Android; con un tasso di fallimento superiore al 50% a livello globale. Epic Games sta anche portando avanti una causa negli Stati Uniti per contestare queste pratiche.
Tuttavia, le pratiche di Google continuano a essere oggetto di scrutinio, non solo in Europa ma anche a livello internazionale. Epic Games sostiene che queste azioni anticoncorrenziali danneggiano non solo gli sviluppatori, ma anche le persone, limitando le loro scelte e imponendo barriere artificiali all’accesso a contenuti e servizi alternativi.
L’analogia tra i due sistemi è chiara. Entrambi operano all’interno di un ecosistema chiuso, dove il potere decisionale è concentrato e le scelte progettuali hanno implicazioni economiche. La differenza sta nella risposta alle pressioni normative. Apple ha reagito, seppur in modo parziale. Google, invece, sembra ancora legata a un approccio più rigido, almeno per ora.


Conclusione
L’introduzione del nuovo flusso di installazione in iOS 18.6 è senza dubbio un cambiamento positivo. Ridurre i passaggi e rendere meno allarmanti le schermate ha portato a una maggiore diffusione della Epic Games Store. Tuttavia, non basta, perché la forma è cambiata, ma la sostanza continua a essere oggetto di critica.
Epic Games, con le sue denunce e le sue analisi, ha giocato un ruolo cruciale nel smascherare pratiche che limitano la concorrenza e la libertà di scelta. Il calo del 60% negli abbandoni durante l’installazione di Epic Games Store su iOS dopo l’aggiornamento a iOS 18.6 dimostra che piccole modifiche nella progettazione dei processi possono avere un impatto sensibile sull’esperienza delle persone. Tuttavia, come sottolineato da Epic, questi progressi sono solo il primo passo verso un mercato veramente aperto e competitivo.










